Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Ictus

ALICe Italia Odv: “Necessari percorsi ad hoc per questi pazienti”

Molte recenti casistiche, sia nazionali che internazionali, hanno acceso i riflettori sul rapporto tra pandemia di COVID-19 e ictus cerebrale (patologia che nel nostro Paese rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, colpendo quasi 150.000 italiani all’anno). L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e le conseguenti problematiche organizzative hanno determinato grandi difficoltà nella cura dei pazienti con ictus acuto, senza considerare che molte persone, spaventate dal possibile rischio di contagio in Pronto Soccorso o nei reparti, hanno proprio evitato di rivolgersi ai servizi di emergenza anche in presenza di chiari e riconoscibili sintomi di ictus.

Farmaci

Si tratta del primo JAK-inibitore orale indicato per la malattia in forma attiva da moderata a grave

Roma – Numerosi studi dimostrano l’impatto negativo della colite ulcerosa sulla qualità di vita di chi ne soffre. Questa patologia condiziona in prospettiva tutta l’esistenza di un individuo. Un percorso a ostacoli, tra diagnosi, riacutizzazioni, ricoveri e problemi lavorativi, che mette a dura prova la persona, al quale si aggiunge la limitatezza delle terapie disponibili. Oggi, anche per i pazienti italiani è disponibile un nuovo trattamento: si tratta di tofacitinib citrato, primo e unico farmaco orale della classe JAK-inibitori per la colite ulcerosa attiva da moderata a grave.

Vaccino

La SINdem, la SIMG e la SIN affermano la necessità di espressione del consenso da parte dei pazienti stessi

In un momento in cui l’iter da seguire per la vaccinazione contro il COVID-19 delle persone affette da demenza non riguarderà solo i pazienti ospiti delle RSA ma anche coloro che vivono a domicilio, la SINdem (Associazione autonoma aderente alla Società Italiana di Neurologia per le demenze), la SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) e la SIN (Società Italiana di Neurologia) intendono affermare la necessità di espressione del consenso da parte dei pazienti stessi e ribadire il ruolo del medico che ha in carico la persona con demenza e dei suoi familiari.

Non complicarti il diabete!

Online i primi episodi della campagna “Non complicarti il diabete!”, che con toni ironici racconta di un padre e una figlia alle prese con ansie e preoccupazioni

Roma – Antonello e Francesca, padre e figlia, sono alle prese con i problemi grandi e piccoli della vita quotidiana. Lei: 30 anni, eccentrica, distratta e sempre in movimento. Lui: 61 anni, riflessivo, pacato e sereno. Francesca tende spesso a complicarsi la vita ma per fortuna il padre non perde mai la calma e riesce ogni volta a indicarle dove trovare le soluzioni migliori: proprio sotto al suo naso. Le loro piccole scaramucce, seguite dall’immancabile lieto fine, sono il fil rouge della webserie, in 5 puntate, della campagna di sensibilizzazione “Non complicarti il Diabete!”, che da oggi è online con i primi episodi. 

Approvazione

Il farmaco è un inibitore orale selettivo e reversibile delle chinasi JAK

Roma – La Commissione Europea (CE) ha approvato upadacitinib, 15 mg (rinvoq), un inibitore orale di JAK che può essere assunto una volta al giorno per il trattamento di pazienti adulti con artrite psoriasica e spondilite anchilosante attive. L’approvazione della CE è supportata dai risultati dei 3 studi clinici registrativi SELECT-PsA 1, SELECT-PsA 2 e SELECT-AXIS 1, che hanno dimostrato l’efficacia di upadacitinib su diversi parametri della malattia.

Manfredi Tesauro

I trial sugli antagonisti di SGLT2 hanno dimostrato che l’efficacia di queste molecole va oltre il controllo metabolico

I nuovi farmaci per il trattamento del diabete di tipo 2, gli antagonisti del cotrasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2), agiscono a livello del tubulo renale riducendo il riassorbimento di glucosio e sodio con conseguente aumentata escrezione di zucchero con le urine. Già dopo i primi trials clinici ci si è accorti che l’efficacia andava oltre il controllo metabolico, verosimilmente grazie ad un effetto diretto a livello cardiovascolare.

Staminali ematopoietiche

Uno studio italiano dimostra che oltre il 60% dei pazienti non ha un aggravamento della disabilità dopo 10 anni dal trapianto cellulare

Genova – Lo studio del Prof. Gianluigi Mancardi e del Dott. Giacomo Boffa, dell'Università di Genova e dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, ha dimostrato per la prima volta l’efficacia a lungo termine del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche su persone con sclerosi multipla (SM) aggressiva, che porterebbe ad una remissione di malattia duratura nel tempo.

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