Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Food and Drug Administration

La decisione finale dell’Agenzia statunitense è attesa entro il prossimo mese di maggio

Milano – La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha accettato di valutare con procedura prioritaria (priority review) la richiesta di approvazione supplementare per dupilumab come trattamento aggiuntivo di mantenimento per i bambini tra i 6 e gli 11 anni con dermatite atopica da moderata a grave non adeguatamente controllata con i farmaci topici, o quando questi non siano raccomandati. La decisione finale della FDA è attesa entro il 26 maggio 2020.

Ricerca

La sperimentazione, denominata BE SURE, ha raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari

L’azienda biofarmaceutica UCB ha annunciato i risultati positivi dello studio di Fase III BE SURE, con controllo attivo. BE SURE ha confrontato bimekizumab, un inibitore sperimentale delle IL-17A e IL-17F con adalimumab, un inibitore del TNF per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a severa in adulti. BE SURE ha raggiunto i gli endpoint co-primari alla settimana 16, dimostrando la superiorità di bimekizumab rispetto ad adalimumab nel raggiungimento di un miglioramento di almeno il 90% dello Psoriasis Area and Severity Index (PASI 90) e un punteggio di “clear” o “almost clear” per l’Investigator Global Assessment (IGA 0/1).

Farmaci

La richiesta di approvazione del farmaco agli enti regolatori globali è prevista per la metà del 2020

Brussels (BELGIO) - L’azienda biofarmaceutica UCB ha annunciato i risultati positivi dello studio BE READY, il secondo di una serie di tre studi di Fase III che fanno parte del programma di sviluppo di bimekizumab. BE READY ha valutato l’efficacia e la sicurezza di bimekizumab, un inibitore delle IL-17A e IL-17F, nel trattamento di adulti con psoriasi a placche cronica da moderata a severa. Questo studio di ‘withdrawal’ randomizzato ha raggiunto i co-primary endpoint: un miglioramento di almeno il 90 percento dello Psoriasis Area and Severity Index (PASI 90) e un punteggio di “clear” o “almost clear” per l’Investigator Global Assessment (IGA 0/1) alla settimana 16, rispetto al placebo.

Approvazione

Si tratta di un farmaco di nuova generazione, con un duplice effetto: aumenta la formazione ossea e riduce la perdita di massa ossea

Brussels (BELGIO) e Thousand Oaks (USA) – La Commissione Europea (CE) ha autorizzato l’immissione in commercio di romosozumab per il trattamento dell'osteoporosi severa nelle donne in post-menopausa ad alto rischio di frattura. Romosozumab è un innovativo farmaco capace di un duplice effetto: aumenta la formazione ossea e, in misura minore, riduce il riassorbimento osseo (o perdita di massa ossea).

Sclerosi multipla

Lo rileva uno studio, pubblicato su Multiple Sclerosis and Related Disorders e finanziato da FISM, che identifica possibili aree di intervento

L'assistenza psicologica e residenziale, la riabilitazione. E ancora il lavoro, le finanze e le barriere architettoniche. Quando si chiede alle persone con sclerosi multipla (SM) quali sono gli aspetti più complicati nella gestione della malattia, sono queste le aree più critiche. La maggior parte delle persone ha difficoltà a gestire la SM, sia sul piano sanitario che sociale. E questi bisogni insoddisfatti pesano sulla loro qualità di vita. A ribadirlo, indicando possibili linee di intervento per migliorare la gestione della malattia e così della vita quotidiana, è una ricerca guidata da Michela Ponzio, ricercatrice della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), pubblicata su Multiple Sclerosis and Related Disorders

Approvazione

Nel corso di cinque studi registrativi, il farmaco ha soddisfatto tutti gli endpoint primari e secondari

Roma – L’azienda biofarmaceutica AbbVie ha annunciato che la Commissione Europea (CE) ha approvato upadacitinib per il trattamento dell’artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo in pazienti adulti che hanno risposto in modo inadeguato o che sono risultati intolleranti a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD, disease-modifying anti-rheumatic drug). Upadacitinib è un inibitore selettivo e reversibile di JAK (Janus chinasi) che può essere assunto una volta al giorno in monoterapia o in combinazione con metotressato (MTX).

Malattia di Alzheimer e Natale

La rottura degli schemi routinari e una sovraesposizione sociale possono contribuire ad amplificare lo stato di incertezza e confusione dei pazienti

Per alcune persone il sopraggiungere di ricorrenze festive può provocare sentimenti contrastanti, come nel caso dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer (AD) e dei rispettivi familiari e caregiver, proprio in considerazione del profilo extra-ordinario che assumono le giornate. “La rottura degli schemi routinari associata ad una sovraesposizione sociale, se non attentamente modulate, possono contribuire ad amplificare lo stato di incertezza e confusione che spesso domina le fasi intermedie ed avanzate di malattia”, ha commentato il Prof. Gioacchino Tedeschi, Presidente della Società Italiana di Neurologia (SIN) e Ordinario di Neurologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.

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