Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

In occasione della Giornata Mondiale Alzheimer celebrata il 21 settembre, la Federazione Alzheimer Italia, rappresentante per il nostro Paese di ADI - Alzheimer’s Disease International, ha presentato in Italia il Rapporto Mondiale Alzheimer 2016 intitolato “Migliorare l’assistenza sanitaria ai soggetti con demenza”.

L’Italia tra i vincitori del bando internazionale

Londra, Regno Unito - L'International Progressive MS Alliance (PMSA) - la collaborazione a livello mondiale focalizzata sulla ricerca per le forme progressive tra cui la Fondazione dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla è tra i fondatori e i principali finanziatori - ha assegnato il suo terzo Bando di ricerca, il 'Collaborative Network Award’ per un investimento complessivo di € 12.600.000: 4,2 milioni di euro a ciascun vincitore.

Il 21 settembre ricorre la Giornata Mondiale della malattia

ROMA – Sono 25 milioni le persone al mondo colpite dalla malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza, che conta 1 milione di casi solo nel nostro Paese. La Società Italiana di Neurologia (SIN), in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer che si celebra mercoledì 21 settembre, fa il punto sulle strategie preventive in fase di sperimentazione per questa patologia.

L’Alzheimer è una patologia nota da tantissimi anni, la ricerca scientifica ne ha individuati i meccanismi ma fino ad oggi una terapia veramente efficace non era stata trovata. Ora la situazione sembra cambiare in meglio. Uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Nature ha mostrato l’efficacia sull’uomo di un farmaco, aducanumab un anticorpo monoclonale di Biogen, capace di agire sulle placche amiloidi, gli accumuli di proteine nel cervello che si ritiene siano la causa della malattia. In sostanza in farmaco insegnerebbe al sistema immunitario a riconoscere le placche e ad attaccarle. La sperimentazione per ora è stata condotto solo su 165 persone, metà delle quali ha ricevuto una infusione settimanale, mentre gli altri hanno avuto un placebo. Si tratta dunque ancora di numeri piccoli che dovranno essere confermati da studi di fase III: Biogen ne ha già annunciati due che sono in fase di arruolamento.

Novartis ha reso noto attraverso un comunicato stampa che il modulatore selettivo del recettore della sfingosina-1-fosfato (S1P) da somministrarsi una volta al giorno per via orale, siponimod, ha raggiunto l’endpoint principale dello studio di fase III EXPANDED riducendo il rischio di progressione della disabilità rispetto al placebo in pazienti con sclerosi multipla secondariamente progressiva. I risultati preliminari dello studio, riguardanti l’endpoint primario e gli endpoint secondari, verranno presentati il prossimo settembre a Londra in occasione del Congresso ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis).

Roma –  Presentati al Congresso ESC (Società Europea di Cardiologia) in corso a Roma, i nuovi dati di una sotto analisi del Registro PREFER in AF (PREvention oF thromboembolic events—European Registry in Atrial Fibrillation), il registro pazienti europeo di Daiichi Sankyo, che analizza i gruppi di pazienti a rischio, i gap degli attuali trattamenti nella gestione della fibrillazione atriale nel contesto clinico del mondo reale, e i trend associati a pazienti con caratteristiche specifiche, inclusa la presenza di alcune comorbidità che predispongono maggiormente a eventi trombotici.

Una task force dell’American College of Cardiology ha appena pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology un documento di consenso sul ruolo delle terapie in add-on alle statine per la riduzione del colesterolo LDL nella gestione del rischio della malattia cardiovascolare, allo scopo di fornire consigli sull’uso di farmaci diversi dalle statine che sono stati recentemente oggetto di nuovi studi clinici.

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