Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha trasmesso in Conferenza Stato-regioni il “Piano Nazionale della Cronicità”, il documento che, in attuazione del Patto per la salute 2014-2016, disciplina le modalità di assistenza e tutela del crescente numero di pazienti affetti da malattie croniche.
Come spiega il Ministero, il fenomeno della cronicità ha una significativa portata nel Sistema sanitario ed è in progressiva crescita: si stima che circa il 70-80% delle risorse sanitarie nei paesi avanzati sia oggi speso per la gestione delle malattie croniche e che nel 2020 le stesse rappresenteranno l’80% di tutte le patologie nel mondo.

Il presidente intende potenziare gli investimenti in materia attingendo ai fondi UE

Napoli - La Regione Campania è pronta a investire sulla ricerca scientifica destinata alle malattie rare e ai tumori. Lo ha dichiarazioni del presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, durante un intervento sulle frequenze di una radio napoletana. L'esponente del Partito democratico sembra avere le idee chiare e ha spiegato come intende finanziare questo tipo di intervento: “Vorremmo concentrare su questo asse i finanziamenti europei del prossimo ciclo. Nel frattempo abbiamo cominciato a nominare i direttori generali per dare vita ad una programmazione seria delle nostre strutture sanitarie. Abbiamo appena avviato il pronto soccorso ostetrico del Secondo policlinico, del Sun, nel cuore del centro storico di Napoli, e questo anche per dare una risposta seria in relazione alla dismissione di alcune attività dell'Annunziata”.

Le nuove malattie rare esenti sono 110, tra cui sarcoidosi, sclerosi sistemica, miastenia e fibrosi polmonare idiopatica. Tra le croniche endometriosi, celiachia e autismo. Aggiornato il nomenclatore e si allo screening neonatale metabolico allargato

Per quanto riguarda i nuovi Livelli Essenziali di assistenza (Lea) “abbiamo avuto il consenso informale del Mef e aspettiamo a ore la nota ufficiale. A quel punto il decreto andrà in Stato-Regioni e poi alle commissioni di Camera e Senato e così inizierà nuova stagione". Lo ha dichiarato ieri il ministro della salute Beatrice Lorenzin durante una conferenza stampa dedicata proprio agli attesissimi LEA.

Cosa prevede l’aggiornamento per i malati rari e le persone con disabilità? Come più volte spiegato il DPCM ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e di quelle croniche e invalidanti. Inoltre introduce un nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, aggiornato per l'ultima volta nel 1996. Questo nuovo nomenclatore introduce tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (pma), che fino ad oggi erano erogate solo in regime di ricovero. Viene poi profondamente rivisto l'elenco delle prestazioni di genetica e viene introdotta la consulenza genetica. Con i nuovi Lea nasce anche il nuovo nomenclatore dell'assistenza protesica, che prevede fra le altre cose gli arti artificiali a tecnologia avanzata.
Qui potete scaricare un riassunto di quanto previsto dai nuovi LEA.

Potrebbe essere ridotto anche il numero dei comitati etici. Pani (Aifa): “Puntiamo a snellire procedura”

Entro l'ottobre del 2018 entreranno in vigore le nuove norme in materia di sperimentazione clinica dei farmaci. Lo ha spiegato Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, intervenendo durante un convegno ospitato al Senato. Il medico cagliaritano ha ricordato che al momento l'intero tema è regolato dal decreto legislativo 211 del 2003: provvedimento emesso per dare attuazione a una direttiva del 2001. Entro il 2018 si dovrà invece garantire il rispetto di un regolamento comunitario del 2014.

Qui l’ultimo elenco delle malattie rare esenti. Ancora incertezze sullo screening metabolico allargato

‘Nuovi Lea dopo 15 anni, nuovo nomenclatore protesi e ausili dopo 17, piano vaccini approvato: un grande giorno per la Sanità italiana.’ Il  Ministro Lorenzin lo ha twittato ieri, ma in realtà per cantar vittoria manca ancora il si definitivo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e la conseguente intesa Stato-Regioni.
Lorenzin ha comunque reso noto che programmi vaccinali, Erogazione di presidi per persone affette da malattia diabetica o da malattie rare, cure domiciliari (anche palliative), nomenclatore tariffario, saranno tutte prestazioni garantite e inserite nei nuovi LEA. L’ultima versione del DPCM diffuso dalla stampa (Il Ministero non ha ancora divulgato il documento ufficiale) è questa.

Sui tempi dell'aggiornamento vige l'incertezza. Serviranno un'intesa in Conferenza Stato-Regioni e l'ok del ministero dell'Economia

La Conferenza delle Regioni ha approvato l'informativa sulla proposta di decreto del presidente del Consiglio dei ministri con il quale si dovrebbe procedere all'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Come vi avevamo preannunciato, governatori e assessori regionali alla Sanità hanno specificato che si rende necessario definire con maggiore precisione quelle che saranno le somme destinate al potenziamento del Servizio sanitario nazionale. Ad ogni modo, quello di oggi è solo uno dei passaggi previsti dalla legge. Solo l'intesa assunta dalla Conferenza Stato-Regioni metterà il Dpcm in dirittura d'arrivo. Sino a quel momento continuerà a vigere l'incertezza. La procedura potrebbe poi essere rallentata dalla costituzione di una “cabina di regia”, così come preannunciato dal sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo. Insomma, i malati rari e le loro famiglie dovranno ancora armarsi di pazienza per sopportare le tante differenze e lacune che oggi caratterizzano i servizi erogati a favore di questa categoria di pazienti. Qui avevamo fatto il punto sulla procedura.

I territori chiedono allo Stato una verifica del budget entro il 30 novembre. Incertezza su reale entrate in vigore

La Conferenza delle Regioni si prepara a dare un via libera “condizionato” al decreto del presidente del Consiglio con cui si procederà all'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Provvedimento atteso da anni attraverso il quale si interverrà anche sulle malattie rare e sul ritocco del nomenclatore tariffario per l'acquisto di protesi a ausili per disabili. Il semaforo verde delle Regioni – atteso per la giornata di oggi – è legato però al budget: i governatori ritengono che gli 800 milioni di euro stanziati dalle leggi dello Stato per il miglioramento delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale possano non essere sufficienti.
Questa l'ultima versione del testo trasmesso dal Ministro Lorenzin alle Regioni.

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