Solo in 15 casi il sangue così conservato è stato usato, mai nessun cordone conservato privatamente è rientrato in Italia

Attesa e inevitabile è arrivata la presa di posizione di Adoces  - Associazioni donatori cellule  staminali emopoietiche, sul caso della bimba italiana che negli Usa ha ricevuto un trapianto con staminali cordonali conservate privatamente (leggi qui). La posizione, oggi ribadita dalla vicepresidente Alice Vendramin Bandiera all’AGI è quella tante volte espressa in passato dal Presidente Prof. Licino Contu (Vedi): la conservazione autologa – afferma l’associazione – è inutile per i pazienti e utile solo all’interesse economico di chi conserva privatamente i campioni.

Pochi giorni fa il trapianto su una bimba italiana, la prima ad accedere alla sperimentazione

Una mancanza di ossigeno al momento della nascita, poco più di tre anni fa, le aveva provocato una paralisi cerebrale: la sua capacità di muoversi e parlare normalmente sembrava essere definitivamente compromessa. Per questa bimba però oggi si accende una speranza: quella di un miglioramento grazie al trapianto di cellule staminali ematopoietiche estratte dal suo stesso cordone ombelicale.  Pochi giorni fa, infatti, negli Usa,  dove è in corso una sperimentazione sotto il controllo della FDA in base ad un protocollo coordinato dalla pediatra Joanne Kurtzberg, la piccola ha ricevuto il trapianto che secondo i medici è andato bene.

"Nati per Donare" promuove la conoscenza delle cellule staminali cordonali

Dopo la presentazione ufficiale avvenuta con una conferenza a Roma, l’11 maggio scorso, presso Palazzo Marini, i materiali realizzati per la campagna di comunicazione sulle cellule staminali cordonali sono stati inviati e sono ora disponibili in oltre 800 biblioteche italiane.
“Nati per Donare” , realizzata con il Patrocinio del Ministero della Salute e la collaborazione di AIB – Associazione Italiana Biblioteche - delle Società Scientifiche GITMO, SIMTI e di FNCO e di numerose altre Associazioni, è stata studiata per promuovere sia in forma cartacea, sia in web, la conoscenza delle cellule staminali e, in particolare, la donazione, la raccolta e la conservazione del sangue cordonale, per informare sulle sue reali possibilità di impiego , secondo le evidenze scientifiche e le normative italiane ed europee.

La biobanca sammarinese promuove l'alleanza tra pubblico e privato

L’indicazione dell’Antitrust italiana, che ha riordinato e regolamentato l’informazione da fornire ai genitori che intendono avvalersi del servizio di conservazione (da non confondere con la donazione) delle cellule staminali cordonali, non ha colto di sorpresa la biobanca sammarinese InScientiaFides, che sin dal primo giorno ha messo a disposizione dell’autorità tutti i materiali informativi affinché fossero analizzati e verificati nella loro correttezza.

Lo rivela un’indagine effettuata da Luiss e InScientiaFides tra Presidenti, Assessori e Direzioni Sanità delle Regioni italiane

Regolamentazione, controlli, sicurezza, certificazioni, sensibilizzazione. Sono questi gli elementi di base per costruire una possibile cooperazione tra biobanche autologhe e strutture pubbliche sulla conservazione di sangue cordonale, in un contesto in cui il ruolo della Pubblica Amministrazione sia di controllo e di garante.
E’ in sintesi quanto è emerso da un’indagine qualitativa svolta da LUISS Guido Carli e InScientiaFides tra Presidenti, Assessori e Direttori alla Sanità delle Regioni italiane.


E' possibile donare il cordone ombelicale presso l'Ospedale Beauregard di Aosta


Negli ultimi sei mesi presso l'ospedale Beauregard di Aosta sono state ricevute ben 117 donazioni di sangue da cordone ombelicale. La possibilità di donare le staminali cordonali in Val d'Aosta esiste da aprile 2011, in seguito all'accreditamento dell'ospedale Beauregard e la formazione del personale coinvolto. Le donazioni racconte in Val d d'Aosta sono inviate alla Banca di Raccolta di Torino, presso il presidio Ospedaliero Sant'Anna, diretto dalla Dottoressa Fazio.

La denuncia dell'Antitrust: spingerebbero verso la costosa conservazione autologa promettendo falsi benefici

Genitori ingannati sulle reali potenzialità di cura legate all'utilizzo dei cordoni ombelicali conservati all'estero. Lo denuncia l'Antitrust che punta il dito contro sei società indagate per possibili pratiche commerciali scorrette. Le aziende nel mirino sono Future Health Italia, Sorgente, Crylogit Regener, Futura Stem Cells, Cryo Save Italia e Smart Bank. Tutte hanno sede a fini propagandistici in Italia, ma operano all’estero. Negli spot e nei depliant commissionati dalle sei società il ricorso alla conservazione “autologa” (per uso personale, non donato alla comunità) di cellule staminali è presentato con enfasi scorretta. I messaggi  dovranno essere modificati, in base agli impegni presi dalle società e riepilogati nei sei provvedimenti firmati da Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nota anche come Antitrust. Tra i messaggi «potenzialmente ingannevoli», c’è la mancanza di chiarezza sui tempi di conservazione delle cellule cordonali, congelate per uso privato. Vengono indicati 20-25 anni di vitalità cellulare, invece dei 15-16 che risultano dalla letteratura scientifica.

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