Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Secondo uno studio pubblicato su Journal of Proteome Research gli individui affetti da celiachia, oltre a mostrare reazioni al glutine, sembrerebbero essere reattivi anche nei confronti delle proteine del grano non-glutine.
I risultati dello studio dimostrano, infatti, che la celiachia è associata ad una risposta umorale robusta diretta a uno specifico sottoinsieme delle proteine non-glutine del frumento.

Secondo uno studio realizzato negli Stati Uniti dall'azienda Oramed Pharmaceuticals la terapia insulinica per bocca, la cui sperimentazione è già stata avviata nei confronti dei pazienti con diabete di tipo II, darebbe buoni risultati anche nei confronti degli individui con diabete di tipo 1.
Lo studio, condotto negli Stati Uniti, è un trial randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo in cui si sono valutati prospetticamente la sicurezza e l'impatto di ORMD-0801 assunto prima dei pasti sulle richieste di insulina esogena in 25 pazienti con diabete di tipo 1 conclamato.

Gilead Sciences Inc. ha annunciato che la Commissione Europea ha rilasciato l’autorizzazione all’immissione in commercio per Harvoni® (ledipasvir 90 mg/sofosbuvir 400 mg), il primo regime basato su una sola compressa da assumere una volta al giorno per trattare la maggior parte delle infezioni da virus dell’epatite C cronica di genotipo 1 e 4 nei pazienti adulti. Harvoni combina l’inibitore di NS5A  ledipasvir (LDV) con l’inibitore analogo nucleotidico della polimerasi sofosbuvir (SOF), approvato dalla Commissione europea con il nome commerciale Sovaldi® nel gennaio 2014.

Alemtuzumab ha ottenuto l’ok dalla Food and Drug Administration per trattare la sclerosi multipla recidivante remittente, la forma più comune della malattia. "L'approvazione di oggi è il culmine di oltre un decennio di lavoro svolto da Genzyme per sviluppare Lemtrada," ha detto David Meeker, presidente e chief executive officer di Genzyme.

Claudio Gasperini, Neurologo del Centro SM dell’Az. Osp. S. Camillo-Forlanini, è il resposabile scientifico del convegno "Sostenibilità e innovazione: la quadratura del cerchio è possibile? L’esempio della sclerosi multipla nella Regione Lazio” svoltosi a Roma

Roma - I pazienti che nel Lazio sono affette da sclerosi multipla (SM) avranno a loro disposizione un nuovo modello assistenziale, innovativo ma sostenibile: il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la sclerosi multipla. Questo importante traguardo è il frutto di due anni di lavoro della Regione Lazio in collaborazione con il Tavolo Tecnico Neurologico e il contributo delle associazioni dei cittadini e dei pazienti, con la consulenza del CERGAS della Bocconi per il disegno del progetto e la definizione degli indicatori di processo. La sclerosi multipla è ancora una patologia con cui convivere per tutta la vita. Oggi le terapie sono più evolute: aiutano ad avere meno riacutizzazioni, a rallentare la progressione della disabilità e a migliorare la qualità della vita delle persone affette da SM. Tuttavia siamo pur sempre di fronte a pazienti che hanno bisogno di essere seguiti costantemente, dalla fase di accertamento della diagnosi e poi per tutto il percorso della loro vita. "Nell’ambito del PDTA - spiega Gasperini - è stato fatto uno studio di farmacovigilanza che ha rilevato nel Lazio una prevalenza pari a 150 per 100.000 abitanti nelle donne e di 90 su 100.000 negli uomini.  Sono dati che collocano la nostra Regione tra quelle a più altro rischio in Italia, per dare un numero assoluto possiamo stimare circa 7.000 – 8.000 pazienti nel Lazio."

Dr. Gasperini: “Potrà essere un modello per un PDTA nazionale, costruito intorno alle esigenze dei pazienti. Grande risultato della partnership pubblico-privato”

Roma, 14 novembre 2014 - Le circa 8.000 persone che nel Lazio sono affette da Sclerosi Multipla (SM) avranno a loro disposizione un nuovo modello assistenziale, innovativo ma sostenibile, capace di garantire una presa in carico globale ed ottimale su tutto il territorio grazie anche all’integrazione e il coordinamento degli interventi necessari e a una presa in carico multidisciplinare, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la Sclerosi Multipla. Questo importante traguardo è il frutto di due anni di lavoro della Regione Lazio in collaborazione con il Tavolo Tecnico Neurologico e il contributo delle associazioni dei cittadini e dei pazienti, con la consulenza del CERGAS della Bocconi per il disegno del progetto e la definizione degli indicatori di processo.

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