Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

La società biofarmaceutica Xencor ha annunciato di aver riacquistato tutti i diritti commerciali e di sviluppo per XmAb5871, cercando e ottenendo una cessazione dell’opzione precedente, un accordo di collaborazione e l’esecuzione di un nuovo accordo con diritto di prima negoziazione con Amgen. XmAb5871 è un anticorpo monoclonale capostipite, contenente XmAb Fc, un inibitore immunitario di proprietà di Xencor che colpisce Fc?RIIb per inibire la funzione delle cellule B.

Genzyme, società del gruppo Sanofi, ha recentemente annunciato l'iscrizione dei primi partecipanti allo studio clinico multicentrico di fase II sul farmaco vatelizumab di sua produzione. Vatelizumab appartiene al gruppo di farmaci, somministrabili per via endovenosa, per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS). Questo nuovo farmaco è costituito da anticorpi monoclonali umanizzati che si rivolgono ad uno specifico target, causando la distruzione di cellule immunitarie, impedendo così il legame con il collagene durante gli stati di infiammazione nella sclerosi multipla ed è in grado di ridurre la gravità dei sintomi e la progressione della malattia.

 

I familiari dei malati di Alzheimer potranno ricevere consulenze su specifiche pratiche in tema di pagamenti, tributi e contributi. Federazione Alzheimer ed Equitalia: al via un accordo per un’informazione corretta in un ambiente protetto e familiare

Come comportarsi di fronte alla ricezione di una cartella di pagamento di Equitalia a nome del proprio coniuge malato di Alzheimer? Che cosa fare e a chi rivolgersi per ottenere informazioni chiare e per comprendere il corretto iter da seguire per portare a termine la procedura? Cosa fare nel caso di particolari esigenze, difficoltà e problemi?
Federazione Alzheimer Italia ed Equitalia hanno siglato, nel mese di ottobre, una collaborazione a titolo gratuito per affrontare la situazione di disagio e disorientamento in cui si ritrovano inevitabilmente molti cittadini familiari di persone malate di Alzheimer.

L’agenzia americana del farmaco ha rilasciato la sua approvazione per l’uso del farmaco saxagliptin nel trattamento del diabete di tipo 2.
Il farmaco saxagliptin è un antidiabetico orale, messo a punto dalla collaborazione di Bristol-Myers Squibb e AstraZeneca, che prevede una somministrazione giornaliera e che a breve sarà messo in commercio con il marchio Onlgyza. Il farmaco potrà essere utilizzato in combinazione con altri antidiabetici orali, come metformina, sulfaniluree, tiazolidinedioni, o in monoterapia. La dose approvata è di 2,5 mg o 5 mg, da somministrare una volta al giorno.

Secondo i risultati dello studio AVERT (Assessing Very Early Rheumatoid Arthritis Treatment), pubblicati su Annals of the Rheumatic Diseases, i pazienti affetti da artrite reumatoide in fase iniziale che hanno raggiunto la remissione della malattia dopo un anno di trattamento con la combinazione abatacept- metotressato (MTX),  mostrerebbero una percentuale di remissione per altri 6 mesi dopo la sospensione di tutti i farmaci.  
Leggi la notizia completa su Pharmastar.

Secondo i risultati di uno studio multicentrico di fase IV, pubblicati su New England Journal of Medicine, gli individui affetti da artrite reumatoide (in fase iniziale) trattati con la combinazione etanercept-metotressato, combinazione che manda in remissione la patologia, devono continuare ad assumere questi farmaci.

Infatti, anche se somministrati in dosaggio minore tale combinazione farmacologica permette di controllare al meglio la malattia.

Elevati tassi di guarigione in quasi 800 pazienti con virus dell’epatite C (pazienti HCV con malattia epatica avanzata)

Gilead Sciences Inc. (Nasdaq: GILD) ha annunciato i risultati di diversi studi di Fase II e Fase III che hanno valutato gli utilizzi sperimentali di Harvoni® (ledipasvir 90 mg/sofosbuvir 400 mg) per il trattamento dell’infezione da virus dell’epatite cronica C (HCV) nei pazienti con opzioni terapeutiche limitate (o senza alcuna opzione), ivi inclusi i pazienti con cirrosi scompensata, i pazienti con HCV recidivante in seguito a un trapianto di fegato e i pazienti che hanno fallito un trattamento precedente con altri farmaci antivirali ad azione diretta. Tali dati saranno presentati questa settimana durante il 65° Congresso Annuale dell’American Association for the Study of Liver Diseases - Associazione Americana per lo Studio delle Malattie Epatiche - (The Liver Meeting 2014), che si tiene a Boston.

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