Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Durante il “The Liver Meeting 2014” di Boston sono stati presentati i risultati dello studio clinico ALLY che ha indagato l’uso di daclatasvir (DCV) in combinazione con sofosbuvir (SOF) senza ribavirina in pazienti con epatite C (HCV) genotipo 3, che risultano fra i più difficili da trattare.  I risultati ottenuti hanno mostrato una risposta virologica sostenuta a 12 settimane dalla fine del trattamento (SVR12) nel 90% dei pazienti naïve e nell'86% di quelli che avevano fallito una precedente terapia. Leggi la notizia completa su Pharmastar.

Durante un incontro con la stampa svoltosi a Milano, è stato presentato alogliptin - un nuovo farmaco rivolto al trattamento del diabete i tipo 2, inibitore della dipeptidil-peptidasi (DPP-4) – disponibile da oggi anche nel nostro Paese, da solo o in combinazione a dosaggio fisso con metformina o pioglitazone. Alogliptin è il primo ed unico farmaco della classe dei DPP-4 inibitori per il quale è stata documentata la sicurezza cardiovascolare (CV) in pazienti con diabete di tipo 2 con sindrome coronarica acuta (SCA) recente, assicura un controllo glicemico costante e, grazie alle tre diverse formulazioni e ai diversi dosaggi disponibili, permette la personalizzazione del trattamento.

Secondo i risultati di uno studio prospettico, resi noti durante il congresso Chest 2014, gli individui affetti da Broncopneumopatia Cronica ostruttiva (Bpco) trattati con un sistema di ventilazione non invasivo (Niov) mostrano un miglioramento di oltre il 50% nel punteggio relativo alla valutazione della patologia. Nello specifico, il punteggio medio relativo alla valutazione della dispnea, mediante il modified British Medical Research Council (mMrc), diminuiva del 58% mentre il test di valutazione della Bpco (Cat = Copd Assessment Test) diminuiva del 54%.

Secondo il recente annuncio dato da Amgen e AstraZeneca, il farmaco Brodalumab a cui collaborano si è dimostrato superiore a ustekinumab e al placebo, raggiungendo l’endpoint primario in uno studio di fase III in pazienti con psoriasi a placche da moderata a severa. Brodalumab è un anticorpo monoclonale che ha come bersaglio il recettore dell'interleuchina 17 (IL-17). Grazie a questo legame viene inibita la trasmissione del segnale infiammatorio attraverso il pathway dell’IL-17 bloccando il legame di diversi ligandi dell’IL-17 al recettore.

“Attenzione a non prendere il sole nei mesi con la R”, dicevano i nostri vecchi, ricordando come l’esposizione ai raggi solari nelle stagioni di mezzo e in inverno potesse rivelarsi “traditrice” per la salute. Oggi anche la scienza conferma come sia importante proteggersi dal sole anche nella stagione fredda: chi va in montagna o sceglie le vacanze ai tropici deve dunque fare attenzione, per evitare le “overdose” di raggi ultravioletti. Neve, ghiacciai e, in minor misura, l’acqua del mare riflettono la luce solare aumentando la quantità di raggi UV che colpiscono la pelle. Inoltre il sole non è “uguale” in tutte le parti del mondo: ai tropici anche chi ha la carnagione scura necessita di un fattore di protezione molto alto. Bisogna inoltre considerare in quale area geografica ci si sta esponendo, in che periodo dell’anno e a quale altitudine per preservare la pelle dal pericolo di sviluppo del melanoma, il tumore più grave della cute.

Secondo i risultati di uno studio, pubblicati sulla pagina on line di Multiple Sclerosis Journal, le persone affette da sclerosi multipla (SM) mostrano un significativo miglioramento della qualità di vita e una riduzione della fatica correlata alla patologia, se trattati con l’alfacalcidolo, un analogo della vitamina D.
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La società farmaceutica Gilead Sciences ha recentemente annunciato di aver depositato all’Fda la domanda di registrazione per il regime sperimentale a base di tenofovir alafenamide (TAF), trattamento rivolto ai pazienti adulti con infezione da HIV-1, naïve al trattamento.
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