Distanti ma vicini

La raccolta fondi andrà a sostenere i Centri Clinici NeMO, gli ospedali specializzati nelle malattie neuromuscolari

Milano – In Italia le 40.000 persone colpite da SLA (sclerosi laterale amiotrofica), SMA (atrofia muscolare spinale) e distrofie muscolari possono contare su 4 centri multidisciplinari specializzati nella loro assistenza, i Centri Clinici NeMo di Milano, Roma, Arenzano e Messina. In questi giorni i reparti devono sostenere uno sforzo straordinario per proteggere le persone con malattia neuromuscolare dal pericolo del Coronavirus che, oggi più che mai, vivono una situazione di fragilità perché affetti da patologie multifattoriali e per le quali è richiesta un’alta complessità assistenziale.

Pasto

L’allarme della SINuC: “l’insufficiente alimentazione aumenta durata dei ricoveri e peggiora gli esiti”

Sappiamo da numerosi studi che in media il 45% pazienti ricoverati è malnutrito con una perdita variabile di massa muscolare che aumenta il livello di debolezza e fragilità. E sappiamo che la malnutrizione determina un ritardo nei tempi di guarigione. Ecco quindi come anche i pazienti ricoverati per l’infezione da Coronavirus beneficerebbero con un evidente vantaggio di un precoce e adeguato approccio nutrizionale, prescritto da uno specialista esperto in Nutrizione Clinica con competenze in Nutrizione Artificiale che agisca al letto del paziente e al fianco dei team dedicati all’emergenza.

Farmaci

A lanciare l’appello sono FederAsma e ANDeA, le associazioni dei pazienti con asma e dermatite atopica

Roma – Una proroga di 90 giorni anche per i piani terapeutici dei farmaci innovativi: è la richiesta di Laura Mastrorillo, presidente FederAsma e Allergie, e di Mario Picozza, presidente ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica Onlus), contenuta in una lettera inviata il 19 marzo scorso al direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Nicola Magrini, e per conoscenza al Ministro della Salute Roberto Speranza.

Artroprotesi

L’ISS suggerisce di applicare ghiaccio, fare stretching a basso impatto ed evitare di ingrassare

Durante questo periodo della pandemia di Coronavirus molti interventi chirurgici non urgenti, come le protesi d'anca e di ginocchio, sono stati rinviati. In attesa dell’intervento è necessario seguire alcune indicazioni per migliorare lo stato di salute delle articolazioni anche a casa, da soli.

Supporto

Si tratta di un incontro formativo a distanza dedicato a malati rari, familiari e caregiver

Roma - Sarà incentrato sul tema della fisioterapia lo SPAZIO RARO di sabato 28 marzo, alle ore 16:00, il primo della serie di appuntamenti mensili a distanza organizzati dall’associazione Mitocon Onlus all’interno del più ampio progetto IntegRARE, per fornire consigli e suggerimenti sulla gestione quotidiana delle malattie rare.

Antinfiammatori

La conferma arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Agenzia Europea per i Medicinali Farmaco e dall’AIFA

Milano - Reckitt Benckiser Healthcare, azienda produttrice del farmaco Nurofen (ibuprofene), è a conoscenza della recente diffusione di informazioni, principalmente attraverso i canali dei social media, riguardanti l'uso di farmaci antinfiammatori steroidei e non steroidei (FANS), compreso l'ibuprofene, in pazienti con COVID-19. Sulla base di tutte le informazioni disponibili, non vi è alcuna evidenza scientifica che stabilisca una correlazione tra somministrazione di ibuprofene e peggioramento del decorso della malattia COVID-19.

Arbidol

Il medicinale è stato testato in vitro anche per COVID-19, ma i dati sono insufficienti. Anzi, sembra che non sia efficace nemmeno contro la comune influenza

Cosa c'è di più contagioso del Coronavirus? Le bufale che lo riguardano. Non sono letali, certo, ma la disinformazione può creare ugualmente gravi danni. E se la produzione di bufale è sempre stata fiorente, da due mesi è diventata una vera e propria infodemia. Il termine è stato portato alla ribalta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: deriva dall'inglese infodemic, a sua volta composto da information ed epidemic. La Treccani, che lo registra fra i neologismi del 2020, lo definisce come “la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili”.

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