Coronavirus

Salto in borsa per le azioni di Gilead Sciences, casa produttrice del farmaco

Dopo che un alto funzionario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Bruce Aylward, ha dichiarato che il farmaco sperimentale remdesivir di Gilead Sciences potrebbe essere la soluzione migliore come trattamento per l’infezione da Coronavirus, le azioni della casa farmaceutica hanno fatto un balzo in borsa di oltre il 5%.

Tumore al polmone

La molecola ha dimostrato un’efficacia sistemica e intracranica superiore rispetto a crizotinib

Roma – Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha espresso parere favorevole raccomandando l’approvazione di brigatinib in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), avanzato e ALK-positivo, non trattati precedentemente con inibitori di ALK. Brigatinib è un inibitore della tirosin-chinasi di nuova generazione, studiato per colpire selettivamente e inibire le alterazioni genetiche ALK.

Intesa UILDM-AVIS

L’accordo vuole contribuire a diffondere la cultura del dono e favorire la realizzazione di progetti a favore di persone con disabilità neuromuscolare

Padova - Un accordo per contribuire a diffondere la cultura del dono e la realizzazione di progetti a favore di persone con disabilità neuromuscolare. È l’obiettivo con cui AVIS Nazionale e UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) hanno firmato un protocollo d’intesa che impegna entrambe le associazioni a promuovere le rispettive attività. La sottoscrizione, da parte dei due presidenti, Gianpietro Briola e Marco Rasconi, è avvenuta a Padova lo scorso 8 febbraio a margine del convegno “Senza confini. Il dono tra etica, inclusione e accoglienza”, organizzato da AVIS nell’ambito delle iniziative in programma per l’intero 2020, anno in cui si celebra la città veneta come Capitale europea del volontariato.

Linee guida

Le associazioni si appellano alle istituzioni affinché siano disposte linee guida urgenti per fronteggiare l’emergenza

Milano – Più di 2.200 persone colpite, 160 guarite, 79 decedute: sono i numeri aggiornati del contagio da COVID-19 in Italia, un’emergenza sanitaria che desta preoccupazione nella popolazione generale, ma che rappresenta un problema importante e concreto soprattutto per le persone ‘fragili’, come gli anziani, i pazienti con malattie croniche o affetti da più patologie e le persone immunocompromesse, categorie più esposte alle complicanze dell’infezione da Coronavirus Sars-CoV-2. Tra queste categorie, rientrano anche i pazienti colpiti da patologie oncologiche e oncoematologiche.

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Ad intervenire sul tema è la prof.ssa Susanna Esposito (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)

In un video-messaggio, la prof.ssa Susanna Esposito, pediatra e infettivologa, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma, fornisce ai pazienti con malattie rare alcune indicazioni su come affrontare l’emergenza legata al Coronavirus SARS-CoV-2.

Neonato

Per i neonatologi è prioritario migliorare la diagnosi per garantire a tutti assistenza e cure adeguate

“L’approvazione dell’emendamento Noja al Decreto Milleproroghe che stabilisce un termine certo per l'aggiornamento dello screening neonatale e l’aumento dei finanziamenti (2 milioni in più per il 2020 e 4 per il 2021), rappresenta un passo avanti fondamentale nella diagnosi e cura delle malattie rare, ma il vero problema è la differenza nei livelli di assistenza tra Nord e Sud e tra le diverse patologie, sin dalla nascita. Occorre mettere in atto misure diagnostiche e terapeutiche in linea con i più recenti progressi scientifici, con lo screening metabolico esteso a tutti i nati del nostro Paese, per rendere la vita e la salute di tutti i bambini affetti da malattia rara sempre più vicine a quelle dei loro coetanei e dare alle loro famiglie livelli di sicurezza sociale sempre maggiori”. Lo ha dichiarato il Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), Fabio Mosca, in occasione della Giornata delle Malattie Rare che si è celebrata il 29 febbraio.

Sistema nervoso

All’interno della ERN Rare Neurologic Diseases si sta realizzando un importante progetto sulle patologie senza diagnosi

La Società Italiana di Neurologia (SIN) è stata in prima linea in occasione della Giornata delle Malattie Rare, che si è celebrata il 29 febbraio. Ben oltre il 50% di queste patologie, infatti, ha una componente neurologica e coinvolge, nella sintomatologia, il sistema nervoso centrale e periferico e il muscolo. Sono oltre 6000 le malattie rare, definite anche “orfane” poiché spesso prive di terapie e di un’adeguata organizzazione assistenziale. “Il Gruppo di Studio SIN di Neurogenetica Clinica e Malattie Rare ha recentemente pubblicato su Neurological Science un articolo su un sondaggio relativo alla conoscenza dei neurologi italiani nell’ambito delle malattie rare, con il risultato che ancora molto lavoro è necessario per rendere tali malattie meno orfane”, afferma il Prof. Antonio Federico, già Direttore della Clinica Neurologica di Siena e professore emerito presso di questa Università.

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