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Si tratta di video e illustrazioni online contenenti informazioni utili fornite da professionisti sanitari

Per fare fronte alla pandemia di COVID-19 in corso, e con l’obbligo del distanziamento sociale a tutela della salute collettiva, molte attività terapeutiche e assistenziali ordinarie sono state sospese, con genitori rimasti ‘soli’ nella gestione di figli portatori di bisogni particolari, pazienti che hanno dovuto interrompere il trattamento riabilitativo, future mamme preoccupate per il parto imminente e l’assenza di corsi pre-parto dal vivo. Per questo motivo, i professionisti della AUSL IRCCS di Reggio Emilia hanno pensato di mettere online, a disposizione di tutti i cittadini, dei video e del materiale illustrativo da loro realizzato contenente suggerimenti, informazioni utili per l’autogestione quotidiana e l’autocura di problemi semplici, situazioni o patologie di diversa natura.

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Con una lettera aperta rivolta ai politici, EURORDIS indica sette raccomandazioni per evitare di rendere i malati rari ancora più vulnerabili

Parigi – Non lasciare indietro nessuno e raggiungere una copertura sanitaria universale: è questo l'appello di EURORDIS, contenuto in una lettera aperta rivolta a tutti i politici. Trenta milioni di persone in Europa e trecento milioni in tutto il mondo vivono con una malattia rara, e in questa crisi provocata dal Coronavirus sono tra le popolazioni più vulnerabili: migliorare la loro vita è l'impegno di EURORDIS, un’alleanza non profit che raggruppa 905 associazioni di pazienti in 72 Paesi.

Vaccino adiuvato

Gli studi clinici dovrebbero iniziare nella seconda metà di quest’anno

Londra (REGNO UNITO) e Parigi (FRANCIA) - Sanofi e GSK hanno firmato una lettera di intenti per avviare una collaborazione per lo sviluppo di un vaccino adiuvato per COVID-19, utilizzando le tecnologie innovative di entrambe le società, per contribuire a far fronte alla pandemia in corso.

Informazione

Il monito dell’Accademia dei Pazienti Esperti EUPATI Italia

L’attuale emergenza sanitaria nazionale e internazionale provocata dal nuovo Coronavirus e dalla malattia COVID-19 ha portato alla divulgazione, tramite i mezzi di comunicazione di massa e i canali social, di una moltitudine di notizie sul trattamento dell’infezione, sullo sviluppo di un vaccino e sull’eventuale interferenza di farmaci in uso per altre patologie. Su questo tema è intervenuta l’Accademia dei Pazienti Esperti EUPATI Italia, lanciando un monito ai professionisti dell’informazione che riproponiamo di seguito.

Luc Montagnier

Sull’origine del SARS-CoV-2 ci sono teorie fantasiose e una versione ufficiale, quella dell'OMS, che ammette: “Non sappiamo ancora come è nato”

Da più di tre mesi il mondo combatte la sua battaglia contro il nuovo Coronavirus, ma conosciamo ancora pochissimo del nostro nemico: non sappiamo neppure da dove viene. In una prima fase sembrava assodato che la scintilla fosse partita dal mercato del pesce di Wuhan, poi le teorie, più o meno fantasiose, si sono moltiplicate, e al momento abbiamo una versione ufficiale e, fondamentalmente, tre ipotesi. Quale di queste teorie è quella vera? Analizziamole insieme.

Rapporto ISS Favismo

Il documento è stato elaborato dal Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19

È disponibile online, sul sito web dell'Istituto Superiore di Sanità, il Rapporto ISS COVID-19 n. 14/2020, dal titolo “Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno delle persone con enzimopenia G6PD (favismo) nell’attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2”. Il documento, elaborato dal Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19, fornisce indicazioni per un appropriato sostegno delle persone affette da favismo) nell’attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2.

Logo CEE

Il documento contiene misure gestionali ospedaliere per mantenere la continuità terapeutica e assistenziale dei malati di tumore

Milano – Rivedere e riorganizzare drasticamente la cura dei pazienti oncologici e la ricerca scientifica a causa della crisi causata dalla pandemia di COVID-19. È questo che, nel giro di poche settimane, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) e altri sei importanti centri europei per il cancro affiliati al Cancer Core Europe (CCE) sono stati costretti a fare, cercando di mantenere naturalmente inalterata la qualità dell’assistenza per i propri pazienti.

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