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  • OMaR Incontra il Senatore Ignazio Zullo

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    Le terapie digitali e i benefici del Progetto di vita personalizzato

    In occasione del quinto appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale saranno intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, Osservatorio Malattie Rare ha intervistato il Sen. Ignazio Zullo, membro della Commissione X “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” del Senato della Repubblica (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare l’intervista-video). Il Sen. Zullo ha espresso il proprio punto di vista su due tematiche che in futuro potranno avere un’importante influenza sul mondo delle malattie rare: l’impiego delle terapie digitali e i benefici della redazione di un Progetto di vita individuale personalizzato per le persone con disabilità.

  • ERN ReCONNET: “Soddisfatti del lavoro svolto e pronti per altri cinque anni di attività”

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    La prof.ssa Marta Mosca illustra gli obiettivi della rete di riferimento per le malattie muscolo-scheletriche e del tessuto connettivo: migliorare i percorsi per i pazienti e potenziare i registri

    Pisa – L'ERN ReCONNET è pronta per altri cinque anni di lavoro: il progetto delle reti di riferimento ERN (European Reference Networks) è stato infatti riapprovato dalla Commissione Europea e finanziato con un nuovo grant. È dunque tempo di bilanci per la prof.ssa Marta Mosca, Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e coordinatrice del network che si occupa delle malattie muscolo-scheletriche e del tessuto connettivo.

  • OMaR Incontra l’Onorevole Simona Loizzo

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    La tutela dei lavoratori fragili e degli alunni con disabilità

    In occasione del quarto appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale vengono intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, Osservatorio Malattie Rare ha intervistato l’On. Simona Loizzo, membro della XII Commissione “Affari sociali” della Camera dei Deputati (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare la video-intervista). Le tematiche principali affrontate dall’Onorevole nel corso dell’intervista sono due: lo smart working per i lavoratori fragili e la tutela degli alunni con disabilità.

  • OMaR Incontra l’Onorevole Ilenia Malavasi

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    Screening neonatale: l’importanza di aggiornare il panel nazionale

    In occasione del terzo appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale vengono intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, abbiamo intervistato l’On. Ilenia Malavasi, membro della XII Commissione “Affari sociali” della Camera dei Deputati. (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare l’intervista-video). Durante l’intervista ci siamo concentrati su due tematiche di grande attualità: lo screening neonatale e il Piano nazionale malattie rare.

  • Terapie avanzate: a Roma oltre 40 tra i massimi esperti riuniti per il “retreAT”

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    L’ambizioso progetto di policy shaping è stato ideato e organizzato da OTA. L’obiettivo: indicare politiche mirate a sviluppare e rendere equamente disponibili le terapie avanzate in Italia

    Roma – Due giorni di lavoro in presenza, a Roma, interamente focalizzati sulle terapie avanzate, cinque tavoli - dedicati ciascuno a uno specifico tema - che hanno lavorato per 18 mesi con la partecipazione di oltre 40 tra i massimi esperti del settore: ricercatori, clinici, associazioni di pazienti, aziende e rappresentanti delle istituzioni. Sono questi alcuni dei numeri del “retreAT 2023: verso un nuovo modello di sostenibilità delle terapie avanzate”, l’evento organizzato e promosso da OTA - Osservatorio Terapie Avanzate, tenutosi il 22 e 23 giugno scorsi, presso la Sala Marinetti del White Space by Ripa a Roma, i cui momenti salienti sono stati raccontati in un video (clicca qui o sull'immagine dell'articolo per guardare il filmato).

  • La storia a lieto fine di Simone: un esempio di collaborazione tra persone, scienza e istituzioni

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    Il bimbo, affetto da una malattia rarissima nota come deficit di AADC, ha ricevuto con successo la terapia genica al Policlinico Umberto I di Roma

    Roma – A marzo la storia di Simone, un bimbo siciliano affetto da una malattia rarissima, il deficit di AADC, era balzata alle cronache dopo che i genitori, Sabrina e Sebastiano, avevano scritto un'accorata lettera al Governo, e in particolare al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Sottosegretario di Stato con Delega alle Malattie Rare On. Marcello Gemmato, chiedendo aiuto affinché il figlio potesse ricevere la terapia di cui aveva urgente bisogno e che già altri bimbi avevano ricevuto in Francia e Germania, come ha raccontato anche Osservatorio Malattie Rare.

  • ‘Espressioni rare: quante ne sai?’: arriva l’esperimento sociale di OMaR e Fanpage.it sulla miastenia grave

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    Protagonista la giovane Chiara che, tra volti e modi di dire che si susseguono con leggerezza, usa la metafora del ‘piombo’ per descrivere la sua patologia

    Roma – “Darsela a gambe”, “L’ozio è il padre dei vizi”, “Non sto nella pelle”: sono tutti modi di dire della lingua italiana noti a grandi e piccoli. E se l’espressione fosse “Mi sento il piombo”? A coniarla è stata Chiara Castellini, ragazza di 25 anni con una malattia rara, la miastenia grave, caratterizzata principalmente da una stanchezza patologica che può rendere estremamente difficili le semplici attività quotidiane. Chiara è la protagonista del video “Espressioni rare: quante ne sai?, l’esperimento sociale realizzato da OMaR-Osservatorio Malattie Rare in partnership con Ciaopeople e Fanpage.it, partner editoriale, e con il contributo non condizionante di Alexion AstraZeneca Rare Disease. Si tratta del primo tassello di una campagna di comunicazione sulla miastenia grave volta a sensibilizzare le persone su questa patologia troppo spesso “invisibile”.

  • OMaR Incontra l’Onorevole Ylenja Lucaselli

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    La tutela delle persone con disabilità

    In occasione del secondo appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale vengono intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, l’Osservatorio Malattie Rare (OMaR) ha intervistato l’On. Ylenja Lucaselli, membro della Commissione V “Bilancio, Tesoro e Programmazione” della Camera dei Deputati (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare l’intervista-video). Le tematiche portanti sono due, strettamente correlate: il riconoscimento del valore sociale ed economico del caregiver e l’istituzione del Garante nazionale delle disabilità.

  • OMaR Incontra l’Onorevole Paolo Ciani

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    L’importanza di riconoscere la figura del caregiver familiare

    In occasione del primo appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale saranno intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, abbiamo intervistato l’On. Paolo Ciani, Segretario della Commissione XII “Affari Sociali” della Camera dei Deputati, concentrandoci sul riconoscimento giuridico del caregiver familiare (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare l’intervista-video).

  • Malattie rare, gli highlights del IX Premio OMaR

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    Online il video che ripercorre i momenti salienti della cerimonia di premiazione

    Lo scorso 15 dicembre si è svolta a Roma la cerimonia della nona edizione del Premio OMaR per la Comunicazione sulle Malattie e i Tumori Rari, istituito da Osservatorio Malattie Rare (OMaR) e organizzato in collaborazione con Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità-ISS, Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici di Cittadinanzattiva-CNAMC, Fondazione Telethon, Orphanet Italia e Società Italiana di Medicina Narrativa-SIMeN. Nel corso della serata, che ha visto la partecipazione di associazioni di pazienti, istituzioni, clinici e rappresentanti istituzionali, sono stati assegnati 6 diversi premi a 7 vincitori (Clicca QUI o sull’immagine per guardare il video con gli highlights della cerimonia).

  • #TheRAREside 2023 - “Il mio tempo”: la storia di Samuele

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    Per tante malattie rare la terapia è impegnativa da seguire, specie per un bambino, ma la possibilità di farla a casa cambia la vita in meglio. A spiegarlo è un tredicenne dalle idee molto chiare

    In occasione del Rare Disease Day 2023, OMaR ha lanciato la terza edizione di “#TheRAREside - Storie ai confini della rarità”, una speciale campagna di comunicazione che, attraverso cinque emozionanti video-storie, si propone di sensibilizzare il pubblico su alcuni dei più importanti aspetti che riguardano la vita quotidiana con una malattia rara, facendoli raccontare direttamente dalla voce di pazienti e caregiver.

  • #TheRAREside 2023 - “Diritti al lavoro”: la storia di Mattia

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    La testimonianza di un giovane che non ha mai rinunciato a mettersi in gioco nonostante la sedia a rotelle: “Una professione è una motivazione in più per andare avanti”

    “Diritti al lavoro: la storia di Mattia” è il titolo del terzo video-documentario girato da Osservatorio Malattie Rare (OMaR) nell’ambito della terza edizione della campagna #TheRAREside – Storie ai confini della rarità, realizzata allo scopo di celebrare la Giornata Mondiale delle Malattie Rare attraverso le testimonianze di pazienti e caregiver. Protagonista del video (clicca QUI o sull’immagine per guardare il filmato) è Mattia Abbate, un ragazzo affetto da distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una malattia rara che è caratterizzata da una progressiva degenerazione muscolare e che lo ha portato, intorno agli undici anni, a dover utilizzare la sedia a rotelle per tutti i suoi spostamenti.

  • Amiloidosi AL: tutte le sperimentazioni in corso

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    Il prof. Giovanni Palladini (Pavia): “Abbiamo tante ‘armi’ in sviluppo contro la patologia, che stiamo valutando e che ci fanno ben sperare”

    Il Centro per l’Amiloidosi del Policlinico San Matteo di Pavia è stato fondato nel 1986 dal prof. Giampaolo Merlini, e dal 2016 a dirigerlo è il prof. Giovanni Palladini (clicca QUI o sull’immagine per guardare la video-intervista). Il Centro ha due peculiarità: la prima è di essere esclusivamente dedicato all'amiloidosi, con una squadra multidisciplinare composta da internisti, medici di laboratorio, cardiologi, neurologi ed ematologi.

  • Ilaria Ciancaleoni Bartoli nominata Cavaliere dell'Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”

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    Il direttore di OMaR: “Un riconoscimento che condivido con tutto il mondo delle malattie rare”

    Il 28 febbraio 2023, proprio nel corso della Giornata Mondiale della Malattie Rare, Ilaria Ciancaleoni Bartoli ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l'importante onorificenza di Cavaliere dell'Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Un riconoscimento che il direttore di OMaR ha voluto condividere con tutto il mondo delle malattie rare (Clicca QUI o sull'immagine per guardare il video-messaggio di Ilaria Ciancaleoni Bartoli).

  • #TheRAREside 2023 - “Libertà fa rima con accessibilità”: un giorno con Valentina

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    Da una malattia rara che limita il movimento a un’associazione che si occupa di turismo accessibile: una vicenda che insegna a non arrendersi di fronte a qualsiasi tipo di ‘barriera’

    La disabilità è il risultato dell’interazione tra un individuo con una determinata condizione di salute e fattori personali ed ambientali che ne determinano il livello di partecipazione nella società (World Health Organization). La testimonianza di Valentina Tomirotti, giornalista e attivista di Mantova affetta da displasia diastrofica, una rara malattia caratterizzata da bassa statura e malformazioni articolari, mette in luce come un ambiente inaccessibile limiti il livello di partecipazione di una persona con disabilità alla vita sociale e culturale, influenzando, di conseguenza, il suo livello di benessere.

  • #TheRAREside 2023 - “Futuro dal primo giorno”: la storia di Clara

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    Una diagnosi di SMA1 alla nascita, la terapia a meno di una settimana di vita e l’autonomia conquistata pian piano. Un racconto di successo dello screening neonatale

    Quella di Clara e dei suoi genitori, Gloria e Fabio, è la prima di cinque storie, raccontate in altrettanti brevi documentari, che sono protagoniste della campagna #TheRAREside 2023.

  • Amiloidosi AL: le stime parlano di circa 600 nuovi pazienti ogni anno

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    Il prof. Giovanni Palladini (Pavia): “Il trattamento della patologia si basa sulla combinazione di diversi approcci, fra cui chemioterapia e immunoterapia”

    L'amiloidosi AL è una malattia grave e progressiva: è una forma di amiloidosi causata dalla deposizione nei tessuti di catene leggere libere, cioè di un frammento di anticorpi. Questi anticorpi sono prodotti da una piccola popolazione cellulare neoplastica chiamata clone di plasmacellule, ovvero cellule che normalmente sono deputate alla produzione di anticorpi. Nei pazienti affetti, queste cellule possono dare origine a un piccolo tumore che produce una catena leggera, in grado di formare dei depositi di amiloide in molti organi.

  • Amiloidosi cardiaca, un breve documentario spiega cosa significhi vivere con la patologia

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    Il video, presentato ai nuovi referenti di Governo e Parlamento, fa parte della campagna di comunicazione realizzata da OMaR con le associazioni Conacuore, fAMY e Fondazione Italiana per il Cuore

    Roma – Potrebbero sembrare pochi, e in un certo senso lo sono, ma in cinque minuti Antonio è riuscito a raccontare la sua quotidianità, caratterizzata da momenti sereni ma anche da momenti complessi, una vita comune e al tempo stesso rara. Antonio Guzzo, 75enne di Torino, padre di due figlie e nonno di sei nipoti, è affetto da amiloidosi cardiaca, una malattia rara, spesso sottodiagnosticata e che può essere fatale. Le necessità, mediche e non, di chi vive con questa patologia vengono così raccontate dal protagonista nello short documentary “Antonio – Chi vive l'amiloidosi cardiaca ha qualcosa da dirti”, presentato oggi nel corso di un evento digital e il cui trailer era stato diffuso lo scorso 29 settembre, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore.

  • Neuropatia ottica ereditaria di Leber: nuove prospettive grazie alla terapia genica

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    Il Prof. Valerio Carelli (Bologna): “Per la prima volta possiamo puntare a colpire direttamente la causa della patologia”

    In una video-intervista realizzata da OMaR, il Prof. Valerio Carelli, dell’Università di Bologna, Direttore del Programma di Neurogenetica presso l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche all’Ospedale Bellaria di Bologna ed esperto di neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON), ha spiegato le cause e le caratteristiche di questa patologia e illustrato le nuove prospettive terapeutiche all’orizzonte.

  • Neuropatia ottica ereditaria di Leber: risultati positivi dagli studi di Fase III sulla terapia genica

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    Il Dr. Piero Barboni: “Confidiamo che già dal prossimo anno potremo utilizzare il farmaco per trattare i pazienti nella pratica clinica quotidiana”

    Come si è svolta la sperimentazione clinica della terapia genica per la neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) e quale ruolo ha avuto l’Italia? Quali sono le prospettive per questo nuovo trattamento? A queste domande ha risposto il Dr. Piero Barboni, Consulente Neuroftalmologo dell’Ospedale San Raffaele di Milano, in una video-intervista realizzata da OMaR.

  • Miastenia gravis, si può tornare al lavoro dopo la diagnosi?

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    La difficoltà di gestire la paura, oltre alle difficoltà legate alle assenze. L’intervista all’associazione di pazienti

    Tornare alla lavoro dopo la diagnosi di una malattia rara autoimmune come la miastenia gravis si può eccome. Non sempre però è facile come sembra.
    La miastenia gravis è una patologia dalla sintomatologia fluttuante, che prevalentemente si manifesta come una grave debolezza. Una sorta di stanchezza dalla quale non ci si riprende, che non permette di fare tutto quello che si faceva prima. Se correttamente trattata può certamente essere tenuta sotto controllo, ma tornare al lavoro dopo la diagnosi di MG può essere davvero difficile.
    Ne abbiamo parlato con Mariangela Pino,  Segretaria della neonata sede Lazio dell’associazione nazionale AIM

  • Miastenia gravis, l’importanza del rapporto con il medico nella gestione della vita con la malattia

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    Intervista a Mariangela Pino, Segretaria dell’Associazione AIM – Lazio

    La miastenia gravis è una patologia rara del sistema immunitario, che colpisce generalmente le persone in età adulta, sia donne che uomini. È caratterizzata da un’anomala reattività nei confronti della giunzione neuro-muscolare, la struttura che realizza il passaggio dell’impulso nervoso dal nervo al muscolo. Il sistema immunitario delle persone con miastenia gravis produce anticorpi diretti contro alcuni componenti di questa struttura, che di conseguenza non funziona più correttamente, dando luogo a una debolezza muscolare che può interessare diversi distretti muscolari. Una delle caratteristiche principali della malattia sono i sintomi fluttuanti, che possono talvolta esitare in crisi acute. La miastenia gravis, se correttamente diagnosticata e adeguatamente trattata, può essere tenuta sotto controllo e permettere una vita attiva. La terapia però,nella maggior parte dei casi, va seguita per tutta la vita, dunque è necessario che i pazienti possano contare su un rapporto costante con il proprio medico curante, sia esso il medico di famiglia che - soprattutto - il medico del centro di riferimento.

  • Miastenia Gravis, esenzioni e diritti esigibili, quali le difficoltà principali?

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    Intervista ad Antonia Occhilupo, Presidente dell'Associazione Miastenia Gravis APS di Lecce

     La miastenia gravis, patologia rara e cronica autoimmune, è inserita nell’elenco ministeriale in vigore dal 15 settembre 2017 che ha definito gli attuali LEA, Livelli Essenziali di Assistenza. L’esenzione del ticket è dunque garantita per tutte le prestazioni appropriate ed efficaci per il trattamento e il monitoraggio della malattia rara accertata e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. In assenza di un PDTA ufficiale è lo specialista a decidere, nei singoli casi, quali prestazioni sono esenti e quali a carico del paziente. Per ottenere il codice di esenzione proprio della miastenia, RFG101, è sufficiente ottenere un certificato di malattia rara da parte di un Presidio di Rete, anche fuori dalla regione di residenza.

  • Miastenia gravis, l’importanza del registro pazienti nazionale

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    In Italia non c'è ancora, ma è strumento necessario. L’intervista al Dr. Renato Mantegazza (Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano)

    Il Registro di Pazienti è un insieme di dati anagrafici, genetici e clinici di pazienti affetti da una determinata patologia. È utile sia per fini statistici sia per una migliore conoscenza della malattia. Può risultare utile anche per accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti, per una migliore gestione delle risorse da dedicare ai centri di riferimento, ai Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali e molto altro ancora. Non esiste ad oggi però in Italia un registro nazionale dedicato ai pazienti con miastenia gravis, rara patologia autoimmune che in Italia colpisce migliaia di pazienti. Quanti? Secondo le stime più attendibili circa 10.000, ma solo un registro pazienti nazionale potrebbe darci una risposta certa.
    Di questo abbiamo parlato con il Dr. Renato Mantegazza, Direttore U.O.C. Neurologia 4- Neuroimmunologia e Malattie Neuromuscolari della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, presidente dell’associazione AIM Associazione Italiana Miastenia. (Clicca sull'immagine per vedere l'intervista video)

  • Miastenia grave: un libro bianco per migliorare la gestione a tutto tondo della patologia

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    Il documento è stato presentato nel corso di un evento online dal dottor Renato Mantegazza, dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

    Durante il recente incontro online sulla miastenia grave organizzato da Osservatorio Malattie Rare, in collaborazione con l’Associazione Italiana Miastenia e Malattie Immunodegenerative Amici del Besta (AIM OdV) e con il contributo non condizionato di argenx, è stato intervistato il dott. Renato Mantegazza che, in qualità di presidente AIM e di direttore dell’UOC Neurologia 4-Neuroimmunologia e Malattie Neuromuscolari della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, ha presentato il libro bianco “L'impatto della miastenia grave su pazienti e caregiver: le evidenze a supporto”.

  • Miastenia grave: pazienti e caregiver chiedono più informazioni e supporto

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    L’intervento-video di Romina Gibertoni, rappresentante dell’Associazione Italiana Miastenia e Malattie Immunodegenerative Amici del Besta OdV

    Tra gli ospiti dell’evento online sulla miastenia grave recentemente organizzato da OMaR, in collaborazione con AIM (Associazione Italiana Miastenia e Malattie Immunodegenerative Amici del Besta OdV) e con il contributo non condizionato di argenx, c’è Romina Gibertoni, rappresentante della stessa AIM, il cui intervento ha permesso di dare voce alle dirette testimonianze delle persone affette da questa patologia e dei loro caregiver.

  • Miastenia grave: l’impatto della patologia sulla qualità di vita dei caregiver

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    L’intervento-video della dottoressa Fiammetta Vanoli, della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

    A giugno si è svolto un evento online dedicato alla miastenia grave, organizzato da Osservatorio Malattie Rare (OMaR) in collaborazione con AIM (Associazione Italiana Miastenia e Malattie Immunodegenerative Amici del Besta ODV) e con il contributo non condizionato di argenx. Durante l’incontro, la dottoressa Fiammetta Vanoli, dell’UOC Neurologia 4 - Neuroimmunologia e Malattie Neuromuscolari della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, è intervenuta sulla tematica dell’impatto di questa rara malattia autoimmune sulla vita dei caregiver che si prendono cura dei pazienti.

  • Giornata Mondiale del Cuore: OMaR presenta l’anteprima di un documentario sull’amiloidosi cardiaca

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    Protagonista del filmato è Antonio Guzzo, 74enne di Moncalieri: “Oggi c'è speranza, perché abbiamo delle strategie per contrastare la malattia”

    Moncalieri (Torino) – Oggi l'amiloidosi cardiaca non è più una malattia rara sconosciuta e dimenticata. Negli ultimi tre anni è stato fatto molto per informare i clinici e per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica: OMaR-Osservatorio Malattie Rare, in collaborazione con le associazioni dei pazienti, ha portato alla luce le necessità di chi è affetto da questa patologia e dei suoi familiari.

  • Deficit di adenilsuccinato liasi: la battaglia di Carola per riuscire a comunicare con gli altri

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    Il racconto di mamma Benedetta a “TheRARESide”: “Mia figlia non è in grado di parlare: per anni ha utilizzato un quaderno con immagini, oggi sta imparando la lingua dei segni italiana”

    L’ultimo ospite della seconda edizione di “TheRARESide”, il social talk di OMaR sulle malattie rare, si chiama Benedetta Contardi ed è la mamma di Carola, una sedicenne affetta da una patologia ultra rara e seguita all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Fino a 9 anni – spiega mamma Benedetta – Carola non ha avuto una diagnosi, anche perché la sua malattia, il deficit di adenilsuccinato liasi, in lei ha provocato dei sintomi più lievi da quelli che si hanno di solito: i bambini affetti da questo deficit, normalmente, non camminano, non parlano e soffrono di epilessia farmaco-resistente. Al Bambino Gesù le hanno fatto l’analisi dell’esoma e hanno scoperto questa patologia genetica ultra rara”.

  • “TheRARESide”: la storia di Anna e Carlo, che pedalano assieme alle loro figlie affette da malattia rara

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    La bicicletta alleggerisce la vita quotidiana della famiglia, scandita da visite in ospedale e controlli medici

    Tra i protagonisti della seconda edizione di TheRARESide, il social talk di OMaR dedicato alle malattie rare, ci sono Anna e Carlo, giovani genitori di tre bellissime bambine, di cui due gemelle, che sono affette da una rara patologia genetica e che sono in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. “Siamo approdati al Bambino Gesù – spiega Carlo – su suggerimento di mio padre, che è medico, dove siamo stati accolti sia come pazienti, sia come famiglia”.

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