“Per aumentare la durata della vita in salute e ridurre i crescenti costi sanitari è essenziale che la ricerca biomedica si focalizzi su quegli interventi che rallentando i processi d’invecchiamento posticipano o prevengono tutte le malattie croniche” afferma Luigi Fontana, professore ordinario di medicina e nutrizione presso l’Università degli Studi di Brescia e la Washington University in St. Louis, Missouri (USA).

L’invecchiamento, insieme alle patologie che ad esso si associano, stanno diventando una delle sfide cruciali che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. Il numero degli anziani è quasi triplicato negli ultimi 100 anni, così come il numero di ultrasessantacinquenni affetti da multiple patologie croniche. Circa il 90% degli anziani è affetto da almeno una malattia cronica e il 70% ne ha due o più, principalmente patologie cardiovascolari, tumorali e metaboliche, responsabili di circa il 70% delle cause di morte in Italia.

Bayer HealthCare ha annunciato che EYLEA® (soluzione aflibercept per iniezione oculare) è stato approvato dalla Commissione Europea per il trattamento della diminuzione visiva causata da edema maculare diabetico (DME).
La nuova indicazione si affianca all’utilizzo, già approvato, nella degenerazione maculare correlata all’età (AMD) e nell’edema maculare conseguente a occlusione venosa retinica.

Gilead Sciences ha annunciato un nuovo contratto con la fondazione Medicines Patent Pool (MPP) per ampliare l'accesso al farmaco sperimentale tenofovir alafenamide (TAF) sviluppato per il trattamento dell'infezione da HIV e dell'epatite B, previa l'approvazione del farmaco da parte dell'ente normativo statunitense competente. La notizia è stata divulgata in occasione della 20ma edizione della Conferenza Internazionale sull'AIDS tenuta a Melbourne, Australia.

Una recente ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of Pediatric Gastroenterology & Nutrition, ha indagato l’aumento della patologia cronica, con particolare attenzione alla distribuzione geografica. La ricerca è stata realizzata grazie a una collaborazione tra il Dipartimento di Pediatria dell’ Università Politecnica delle Marche e il Centro per la Ricerca in Celiachia del Massachustetts General Hospital (USA).

L'aumento della prevalenza della malattia celiaca (Mc) può essere in parte attribuita al miglioramento delle tecniche diagnostiche e alla consapevolezza dell’esistenza della malattia. L’aumento dell’incidenza è più difficilmente spiegabile. La nuova epidemiologia della Mc è caratterizzata da un aumento di nuovi casi nei Paesi dove è storicamente presente (Europa del Nord e gli Stati Uniti) ma, più interessante, anche in nuove regioni (paesi asiatici).

Roma, 23 luglio 2014 – Il crescente aumento del numero di anziani e delle patologie croniche rendono necessaria da parte delle aziende sanitarie una modifica strutturale ed organizzativa della rete dei servizi nell’ottica di rafforzare l’assistenza territoriale e domiciliare ai pazienti. In tale contesto, l’ASL RM/G ha deciso di aderire al Progetto Leonardo di Baxter, potenziando l’assistenza domiciliare per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
Il  Progetto Leonardo è un programma  di assistenza domiciliare nato per supportare e soddisfare le esigenze dei pazienti fragili in dialisi peritoneale; prevede a domicilio un training specifico sulla metodica e una serie di visite di monitoraggio, effettuate nell’arco di un anno da parte del team infermieristico messo a disposizione dall’azienda Baxter. Lo scopo del servizio è quello di promuovere la qualità della vita, la salute e l’autonomia del paziente.

La sospensione può mettere a rischio lo sviluppo del sistema nervoso del nascituro

L’ipotiroidismo è la condizione per cui la tiroide non è in grado di produrre una normale quantità di ormone, adeguata a soddisfare le fisiologiche richieste dell’organismo. Si tratta di una condizione estremamente comune, che colpisce addirittura il 5% della nostra popolazione: un italiano su venti ne è affetto. Nella maggior parte dei casi si tratta di forme lievi, dette ‘sublciniche’, che possono essere tenute sotto controllo con una semplice terapia orale e con periodiche valutazioni della concentrazione di TSH, FT4 ed anticorpi anti TPO.

E' stata recentemente realizzata una meta-analisi nel tentativo di rispondere ad un quesito che riguarda i pazienti con malattia di Crohn che si stanno sottoponendo a trattamento con farmaci immunomodulatori e che sta facendo discutere gli esperti di malattie infiammatorie intestinali. La domanda è: tali pazienti devono continuare la terapia, precedentemente avviata, con gli immunomodulatori dopo l’avvio della somministrazione di un farmaco anti-TNF?

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