Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Lo studio di fase 2 MS-STAT ha mostrato che in pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva (SM), un trattamento con simvastatina ad alte dosi comporta un significativo rallentamento dell'atrofia cerebrale. Il trial (controllato e in doppio cieco), pubblicato su Lancet, ha coinvolto tre centri neuroscientifici del Regno Unito ed ha visto coinvolti ben 140 pazienti affetti da SM secondaria progressiva, di età compresa tra 18 e 65 anni.

Accordo per la licenza a Medicines Patent Pool (MPP)

ViiV Healthcare annuncia una nuova collaborazione mirata ad incrementare l’accesso al proprio farmaco anti-HIV dolutegravir a soli due mesi di distanza dall’approvazione dell’European Medicines Agency (EMA) e otto mesi dopo il via libera della Food and Drug Administration (FDA). Grazie ad un  accordo con Medicines Patent Pool (MPP), ViiV Healthcare accelererà l'accesso al farmaco dove il bisogno è più grande, cioè nei Paesi in cui vive il 99 per cento di bimbi e il 93,4 per cento di adulti con infezione da virus HIV.

Lo studio C-WORTHY, pianificato dalla società farmaceutica Merck and Co., mostra che una terapia combinata formata da MK-5172 (inibitore della proteasi del virus dell'epatite C) e MK-8742 (inibitore della NS5A), con o senza ribavirina, porta alla soppressione del virus dell’epatite C in persone co-infettate con Hiv e Hcv (che si sottopongono a trattamento virale) ed alte percentuali di cura per le persone con sola epatite C.

Uno studio condotto da ricercatori italiani dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed mostra che modello alimentare regola il numero di piastrine e leucociti, due importanti marker infiammatori


La Dieta mediterranea, ormai affermata in tutto il mondo e celebrata come una potente arma di prevenzione contro gravi patologie, da quelle cardiovascolari a quelle neurodegenerative, segna oggi un altro punto a suo favore. Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, in Molise, questo modello alimentare potrebbe infatti portare vantaggi anche per quella forma di infiammazione cronica non ancora manifesta a livello clinico, oggi ritenuta un fattore di rischio comune a numerose malattie croniche degenerative. I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista statunitense Blood, considerata la più importante a livello internazionale nel campo dell’ematologia, vengono dal progetto Moli-sani, il grande studio epidemiologico condotto in Molise su 25mila persone.

Pazienti, caregivers ed operatori sanitari uniti h24 per vivere bene con la malattia


Si chiama Parkinson Lab 360° il primo innovativo progetto educativo multidisciplinare per migliorare la qualità di vita delle persone toccate dalla malattia. Il progetto pilota che parte da Catania, alla vigilia della Giornata Mondiale del Parkinson (11 aprile), è promosso dall'associazione Azione Parkinson di Catania, con la responsabilità scientifica del Prof. Pietro Marano, Università Gabriele D'Annunzio Chieti-Pescara e Direttore Unità Operativa di Riabilitazione Casa di cura Villa dei Gerani di Catania e della Prof.ssa Maria Gabriella Ceravolo, Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, con il patrocinio dell'associazione Parkinson Italia e con il contributo incondizionato di AbbVie.

Il centro per la diagnosi e la terapia della sclerosi multipla del reparto di Neurologia della Asl 11 di Empoli è operante nel territorio ormai da 18 anni (1996) e, ad oggi, è considerato uno dei presidi più all’avanguardia presenti nel nostro Paese. Secondo quanto riportato dalla versione on line del quotidiano La Nazione, attualmente il centro rappresenta un punto di riferimento per circa 450 pazienti, di cui il 30% proveniente dalle Asl limitrofe.
Queste le parole della Dottoressa Maria Letizia Bartolozzi (responsabile della Neurologia ambulatoriale): "Quando nel 1998 sono entrata in servizio avevo 48 pazienti da gestire, oggi arriviamo a 450 a cui si aggiungono un centinaio di pazienti, che pur seguiti da altri centri, richiedono un’ulteriore consulenza per la conferma della diagnostica o per la scelta terapeutica".

Durante la 9° edizione del congresso della ECCO (European Crohn's and Colitis Organisation) sono stati presentati i risultati di diversi studi di fase III (tra cui il GEMINI 1 e 2) secondo i quali i pazienti affetti da malattia di Crohn o colite ulcerosa, non responsivi ad una terapia di 6 settimane con vedolizumab, risponderebbero al trattamento prolungato con lo stesso farmaco.
Secondo i ricercatori gli individui raggiungono la remissione clinica della malattia dopo 10, 14 o 52 settimane di trattamento con  vedolizumab.

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