Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

In Italia è emergenza epatite:  necessari dati epidemiologici, un  programma di prevenzione, screening e vaccinazioni e l’accesso diffuso alle cure, per affrontare una patologia importante, ma prevenibile

Roma - Dati precisi sull’epidemiologia, un accesso diffuso alle cure su tutto il territorio nazionale e soprattutto lo stanziamento di fondi ad hoc: sono questi i cardini principali del il Piano Nazionale per la Lotta alle Epatiti Virali (PNLEV). Se ne è  parlato la settimana scorsa a Roma  all’incontro “Epatiti virali. Screening e accesso alle cure. Un Piano nazionale per sconfiggere la malattia”, promosso da ACE (Alleanza Contro l’Epatite) per fare il punto sullo stato dell’arte del Piano in un contesto di cambiamenti politici ed istituzionali, di fronte a tutti gli attori chiave del Sistema Sanitario Nazionale.

La Società Italiana di Reumatologia denuncia: solo il 6% dei pazienti è curato in maniera adeguata

In Italia sono più di 700 mila le persone affette da malattie reumatiche croniche. Le più invalidanti sono l’artrite reumatoide, l’artrite psorisiaca e la spondilite anchilosante. Sono solo 50 mila però i pazienti ad avere accesso alle cure più innovative, rappresentate dai farmaci biologici.
Si tratta di farmaci che permetterebbero ai pazienti un netto miglioramento, con un grande risparmio per la sanità pubblica.

In occasione della Conferenza Mondiale sull’Aids in svolgimento in Malesia saranno presentate le nuove linee guida globali sulla terapia. "Le nuove linee guida per l'AIDS" spiega Stefano Vella, Direttore del Dipartimento del Farmaco dell’ISS e chairman del comitato internazionale dell'Oms - "rappresentano un gigantesco passo in avanti verso l’allineamento degli standard terapeutici tra Nord e Sud del mondo dove sono attualmente in trattamento oltre nove milioni di persone. L’abbattimento della mortalità osservato nei paesi più colpiti da questa epidemia è finalmente comparabile a quello osservato nei paesi ricchi dopo l'introduzione della triplice terapia. Le nuove Linee Guida tengono conto di tutte le novità scientifiche emerse negli ultimi anni nella ricerca sull'HIV e che le allineano allo standard of care dei Paesi più ricchi, pur tenendo presente il necessario approccio di Sanità Pubblica necessario per trattare 20 milioni di persone".

Roma - Garantire continuità assistenziale ai pazienti pediatrici affetti da malattie congenite o complesse quando diventano adulti. È lo scopo dell'accordo siglato pochi giorni fa tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico “A. Gemelli” e l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
La convenzione riguarda la “transizione” dei pazienti affetti in particolare da patologie correlate alla cardiologia, alla fibrosi cistica, all’apparato urogenitale e all’endocrinologia, e prevede la creazione di percorsi clinico-assistenziali specifici attraverso l’interazione di professionisti dell’adulto con équipe di tipo pediatrico. Ai pazienti verranno offerti accompagnamento e cura in un ambiente più appropriato alla loro età.

Il Comitato europeo ha anche espresso la raccomandazione per la designazione di Nuova Sostanza Attiva per teriflunomide, facendo seguito al parere positivo espresso nel marzo scorso

Parigi – Genzyme, società del Gruppo Sanofi, ha annunciato venerdì scorso che il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha emanato parere positivo sull’approvazione di alemtuzumab per il trattamento dei pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante remittente (RRMS) con malattia attiva definita clinicamente o attraverso le immagini di risonanza magnetica.

Progettato un gel iniettabile in grado di regolare l’insulina nel sangue per diversi giorni

Una recente pubblicazione apparsa su Medical Design Technology Magazine ha prospettato l’ipotesi della creazione di nanoparticelle iniettabili, in grado di monitorare i livelli di zucchero nel sangue e di secernere insulina quando necessario.
Si tratta di un progetto di ricerca del MIT (Massachusetts Institute of Technology), presso il quale un gruppo di ricercatori si sta concentrando proprio sulla possibilità di semplificare la vita dei pazienti diabetici. Questo nuovo approccio nanotecnologico potrebbe infatti eliminare la necessità, per i pazienti con diabete di tipo 1, di monitorare costantemente i propri livelli di zucchero del sangue e delle costanti iniezioni di insulina.

Canada – Un team di ricercatori della University of British Columbia ha sviluppato una nuova tecnica di risonanza magnetica per immagini che sembra essere in grado di fornire una diagnosi più precisa di sclerosi multipla.
Per arrivare alla scoperta i ricercatori hanno sperimentato la nuova metodica, che analizza la frequenza delle onde elettromagnetiche (anziché la loro dimensione), su un gruppo di 20 pazienti affetti da SM.

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