Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Tra i firmatari anche il Prof. Montecucco dell’Università di Pavia

La rivista Rheumatology ha pubblicato le raccomandazioni per la gestione del dolore con la terapia farmacologica dei pazienti con artrite infiammatoria, corredate da un nuovo algoritmo di trattamento di uso clinico.
A redigerle un gruppo internazionale di reumatologi tra i quali anche Carlomaurizio Montecucco, professore di reumatologia all'Università di Pavia ed ex presidente della SIR, Società Italiana di Reumatologia.

La Fda attende di stabilire l’esatta causa della morte del paziente che partecipava alla sperimentazione, che in totale ha coinvolto 1.800 persone

E’ stata la stessa Novartis, produttrice del farmaco alisporivir, a rendere noto che la Food and Drug Administration, agenzia americana del farmaco, ne ha immediatamente bloccato lo sviluppo. La decisione è dipesa dal decesso di un paziente arruolato in uno studio clinico e dal fatto che si ritiene possibile che la morte sia da mettere in relazione proprio con l’assunzione del farmaco. Si tratta del primo caso per uno studio che ha coinvolto in totale 1.800 pazienti.

Si tratta del modulatore della sfingosina ONO-4642, prodotto da Ono Pharmaceutical

Il farmaco sperimentale ONO-4641, un modulatore della sfingosina, sembra aver ridotto significativamente il numero delle lesioni cerebrali in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Lo studio di fase II è stato presentato all’American Academy of Neurology ha coinvolto 407 pazienti tra i 18 e i 55 anni, ai quali sono stati somministrati 0,15 mg del farmaco al giorno, 0.15 mg/die oppure 0,15 mg/die per 26 settimane.

I risultati dettagliati dello studio CONFIRM presentati al meeting annuale 2012 dell’American Academy of Neurology

I risultati positivi dello studio CONFIRM – il secondo trial clinico di fase 3 teso a valutare il BG-12 (dimetilfumarato), somministrato per via orale, in soggetti affetti da Sclerosi Multipla Recidivante Remittente (SMRR) – sono stati divulgati in dettaglio in tre presentazioni durante il 64° meeting annuale dell’American Academy of Neurology (AAN) appena conclusosi a New Orleans.

Il Prof. Massimo Triggiani Presidente degli Allergologi Italiani spiega lo strano fenomeno nel cielo russo

Due giorni fa la comparsa di una vasta nube di polvere verde sui cieli di Mosca ha scatenato il panico nella capitale russa. Si è pensato all’attacco chimico, all’esplosione di una fabbrica con seguente nube tossica, alla fine del mondo. I moscoviti le hanno pensare tutte. Tutte tranne che l'inusuale fenomeno fosse dovuto ai pollini delle betulle in fiore. La giornata era iniziata con gli abitanti della zona sudoccidentale della capitale russa che hanno tempestato di telefonate la protezione civile denunciando l'avvistamento nella notte di elicotteri che lanciavano una sostanza sospetta. La notizia si è presto diffusa su twitter e social network causando l'allarme generale con il sito della Komsomolskaya Pravda che si domandava "l'apocalisse è su di noi?". I blogger hanno fatto il resto invadendo la rete con foto della insolita nube.

I pazienti trattati con alemtuzumab hanno mostrato il doppio della probabilità di ridurre la loro disabilità rispetto ai pazienti trattati con interferone beta 1-a

Secondo i dati presentati al convegno annuale dell’American Academy of Neurology's, l ’accumulo di disabilità è significativamente rallentato nei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) trattati con alemtuzumab rispetto a quelli trattati con interferone beta-1a (interferone beta 1-a ad alto dosaggio per somministrazione sottocutanea).

La somministrazione continua del farmaco permette la diminuzione della difficoltà di movimento e della discinesia

La somministrazione intestinale continua di gel a base di levodopa e carbidopa sembra essere significativamente vantaggiosa rispetto alla somministrazione per via orale dello stesso farmaco. Lo avrebbe dimostrato uno studio di fase III, supportato da Abbott, presentato in occasione del Congresso dell’American Academy of Neurology.
Il gel, composto di levodopa e carbidopa , è stato somministrato con una pompa portatile direttamente nel duodeno o nel primo tratto del digiuno tramite un sondino permanente attraverso gastrostomia endoscopica percutanea, con un sondino trans addominale esterno e un sondino intestinale interno.

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