Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Roma – È un percorso ancora non facile quello di chi deve convivere con una Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale, come la Colite Ulcerosa e la Malattia di Crohn. Oggi, però, è possibile sperare in una nuova qualità di vita e guardare con maggiore fiducia al futuro.
A dirlo sono gli stessi pazienti, per l’occasione attori e registi di video nei quali raccontano i momenti più significativi – a volte toccanti, altre allegri e vibranti – della loro quotidianità.

Milano - Il rapporto Global Burden of Disease Study 2013, i cui risultati sono stati pubblicati recentemente da The Lancet (agosto 2015), evidenzia che in Italia si muore soprattutto di malattie croniche e che tra le prime cause di malattia ci sono, nell’ordine, pressione arteriosa alta, obesità, fumo, diabete e insufficienza renale. Solo in seguito troviamo i livelli elevati di colesterolo e l’eccesso di sale. Ipertensione, sovrappeso, diabete, fumo e stili di vita sedentari inoltre peggiorano anche la "salute" del rene. Rispetto al 1990, è più che raddoppiato il numero di coloro che si ammalano e muoiono in conseguenza di malattie renali croniche (MRC).

Genentech, una società farmaceutica di Roche, è in procinto di avviare uno studio clinico di Fase II per valutare la sicurezza e l'efficacia del farmaco crenezumab nella prevenzione dei sintomi di demenza associati a malattia di Alzheimer (AD). La sperimentazione si svolgerà in Colombia, presso il distretto di Antioquia, dove è stato reclutato un gruppo di individui sani che, a causa della mutazione E280A del gene PSEN1, sono predisposti a sviluppare una forma ereditaria di morbo di Alzeheimer ad insorgenza precoce.

È partita la campagna Facebook di sensibilizzazione per “modificare la percezione della Malattia di Parkinson che “è sbagliata e causa una sottovalutazione della gravità sociale del fenomeno” come sostiene Parkinson Italia ONLUS, la confederazione delle associazioni di volontariato che si occupano delle persone con Parkinson e delle loro famiglie.
Una campagna molto provocatoria che vede come “testimone” una bambina di pochi anni che afferma “Anche io ho il Parkinson” perché la malattia neurodegenerativa colpisce nella qualità di vita anche le famiglie, i partner e i bambini, non solamente i pazienti.

I risultati di un recente studio fanno supporre che il morbo di Alzheimer rappresenti un insieme di malattie da trattare con approcci differenziati

Allo scopo di comprendere se esista un unico fattore che sia in grado di spiegare l'anomalo processo di 'ripiegamento' di alcune proteine che sembra essere alla base di diverse tipologie di malattie neurodegenerative, un gruppo di ricercatori della Hebrew University (Gerusalemme, Israele) ha condotto uno studio che ha portato all'identificazione di un particolare meccanismo proteico che potrebbe contribuire allo sviluppo di alcuni casi morbo di Alzheimer a trasmissione familiare (fAD). I risultati dell'indagine sono stati recentemente pubblicati sulla rivista EMBO Journal.

Emozioni e desideri di genitorialità di cinque giovani coppie in attesa di un bambino sullo sfondo della diagnosi di sclerosi multipla (SM) che ha toccato uno dei due partner. Il tutto raccontato in modo coinvolgente ed emozionante attraverso le storie delle loro vite, i reportage fotografici realizzati nel loro ambiente quotidiano e i videoracconti in cui, davanti alla telecamera, parlano della loro scelta di avere un figlio. Alle storie di queste cinque coppie si aggiunge un libretto, i cui contenuti, dal linguaggio semplice e basati su evidenze scientifiche, intendono rispondere ai dubbi più frequenti di chi vuole diventare genitore pur con una diagnosi di SM.

“L’ipotiroidismo è una patologia piuttosto comune e rappresenta uno dei più frequenti motivi di visita dell’ambulatorio del medico di famiglia, spiega Gerardo Medea, responsabile area Metabolica SIMG. Come tutte le patologie croniche, è spesso fonte di ansia e di dubbi nelle persone che ne sono affette e, per questo, SIMG ha messo a punto delle raccomandazioni utili a tutti i pazienti per chiarire i principali aspetti della gestione quotidiana della malattia”.

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