Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Cambridge, Mass. 12 settembre 2014 – Genzyme, Società del Gruppo Sanofi, annuncia nuovi positivi risultati relativi al secondo anno di estensione dello studio di alemtuzumab nella sclerosi multipla. Tra i pazienti che, negli studi clinici di fase III CARE-MS I e CARE-MS II, erano stati trattati con alemtuzumab mediante due cicli annuali - il primo all’inizio dello studio e il secondo 12 mesi più tardi - i tassi di recidive e l’accumulo della disabilità rimangono bassi.
Circa il 70% dei pazienti trattati con alemtuzumab negli studi pivotal non ha ricevuto alcun ulteriore trattamento durante il secondo anno di estensione dello studio e non si sono evidenziate nuove e diverse indicazioni sulla sicurezza del farmaco.
I nuovi dati su alemtuzumab sono stati presentati ieri durante il Congresso ECTRIMS (Commissione Europea per la Ricerca e il Trattamento della Sclerosi Multipla) a Boston.

Secondo l’annuncio dato dall’Azienda farmaceutica Novartis sono ormai più di 100.000 i pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) che, nel mondo, vengono trattati con fingolimod. Fingolimod è un farmaco assunto per via orale la cui efficacia e tollerabilità sono state dimostrate in diversi trial clinici.
Queste le parole di Carlo Pozzilli, Professore Ordinario di Neurologia, Sapienza Universita' di Roma e Responsabile del Centro Sclerosi Multipla, Azienda Ospedaliera S.Andrea di Roma: “Le evidenze sulla sua efficacia e tollerabilità sono consolidate e arrivano da studi clinici registrativi che sono in fase di estensione I risultati a dieci anni dimostrano che fingolimod è in grado di rallentare la progressione della malattia. La Risonanza Magnetica ha evidenziato la riduzione di nuove lesioni e il rallentamento del processo di atrofia cerebrale".

I presidenti delle associazioni EpaC, Lega italiana per la lotta contro l'Aids , Nadir e Plus scrivono una lettera al Primo ministro Matteo Renzi

Entro il mese di settembre ci sarà un nuovo incontro tra Aifa, l'Agenzia italiana del Farmaco, e Gilead, la casa produttrice del farmaco, per la determinazione del costo delle terapie salvavita per l'Epatite C in Italia. La preoccupazione dei pazienti è alta, da tempo si trascina la contrattazione sul costo del Sovaldi (sofosbuvir), ora la richiesta, espressa con una lettera aperta, è che il presidente del Consiglio intervenga direttamente e prenda una posizione chiara, per salvare almeno 15/20.000 pazienti a rischio vita e poter curare subito altri 3/400.000 cittadini mono e co-infetti da Epatite C.

Pubblicati i dati delle ricerche AISM, 2,5 miliardi la spesa complessiva

Un preciso studio patrocinato dall'Associazione italiana sclerosi multipla ha spiegato quante risorse deve impiegare il Sistema sanitario per il contrasto della malattia. Il costo medio annuo è di 38mila euro a persona a cui si sommano 15 mila euro di costi intangibili. Il costo sociale annuo per il 2011 è stato stimato di 2,5 miliardi di euro. Numeri contenuti in un articolo pubblicato dalla rivista internazionale Neurological Science.
La ricerca è stata condotta dalla Aism e dalla sua Fondazione in collaborazione con le Università di Genova, Pavia e Siena, ed è stato finanziata dal ministero della Salute.

Dopo il parere favorevole del giugno scorso, ora il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha approvato la commercializzazione di daclatasvir, farmaco impiegato in associazione con altri medicinali nel trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite C, in tutti i 28 Stati membri della UE. Sviluppato da Bristol-Myers Squibb, il farmaco sarà messo in commercio con il marchio Daklinza e potrà essere utilizzato nei pazienti adulti con infezione di genotipo 1,2 3 e 4.

Il farmaco Velphoro (Sucroferric oxyhydroxide), prodotto di  Vifor Pharma, ha ottenuto il parere favorevole della  Commissione Europea alla commercializzazione. Velphoro è impiegato nel trattamento dell’iperfosfatemia in pazienti affetti da malattia renale cronica e trattati con emodialisi o con dialisi peritoneale.
L’approvazione alla commercializzazione è arrivata grazie ai risultati ottenuti da uno studio di fase III; risultati che hanno dimostrato la capacità di Velphoro di controllare l’iperfosfatemia con meno compresse rispetto ad un altro farmaco, il sevelamer carbonato, impiegato attualmente in questo tipo di pazienti.

Secondo una notizia riportata dal sito www.news4sanantonio.com uno dei farmaci usati per trattare il morbo di Parkinson avrebbe un insolito effetto collaterale. Si tratta del farmaco rasagilina che, in rari casi, potrebbe causare l'insorgenza di orgasmi multipli nei pazienti. Questo almeno è quanto sostenuto da un paziente che ha dichiarato di aver avuto 3-5 orgasmi in un giorno, dopo l'assunzione del farmaco.  Anche un altro paziente ha riferito lo stesso episodio, così i ricercatori hanno ipotizzato che il farmaco possa provocare un aumento della dopamina - un ormone rilasciato durante l'orgasmo. I risultati saranno pubblicati sulla rivista Parkinsonism and Related Disorders.

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