Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Questo farmaco è caratterizzato da un'efficacia dimostrata su più studi clinici, associata a un profilo di sicurezza documentato su oltre 2500 pazienti-anno e ad un’agevole modalità di somministrazione orale

Genzyme, società del Gruppo Sanofi, annuncia che è da ieri, primo settembre, disponibile e prescrivibile anche in Italia teriflunomide, terapia orale per il trattamento dei pazienti adulti affetti da sclerosi multipla recidivante remittente.
Teriflunomide, già utilizzato in diversi Paesi europei fra cui Germania, Austria, Olanda e Svizzera, potrà essere prescritto da tutti i Centri Nazionali per il trattamento della Sclerosi Multipla definiti a livello regionale in base alla nota AIFA 65.

Mestre (Venezia ) - “Mi hanno messo in ginocchio, non so come faremo io e mia madre a tirare avanti. È una disperazione”- sono queste le parole di Davide Lapomarda, consigliere di Municipalità di Mestre centro.

Davide è affetto da Sclerosi multipla e bada a sua madre, anche lei affetta da SM ed invalida al 100 per cento.

Lapomarda ha raccontato la propria storia a Gazzettino.it e si è fatto portavoce di un centinaio di famiglie che dalla sera alla mattina si sono ritrovate a dover affrontare un taglio secco all’assistenza domiciliare.

“Per aumentare la durata della vita in salute e ridurre i crescenti costi sanitari è essenziale che la ricerca biomedica si focalizzi su quegli interventi che rallentando i processi d’invecchiamento posticipano o prevengono tutte le malattie croniche” afferma Luigi Fontana, professore ordinario di medicina e nutrizione presso l’Università degli Studi di Brescia e la Washington University in St. Louis, Missouri (USA).

L’invecchiamento, insieme alle patologie che ad esso si associano, stanno diventando una delle sfide cruciali che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. Il numero degli anziani è quasi triplicato negli ultimi 100 anni, così come il numero di ultrasessantacinquenni affetti da multiple patologie croniche. Circa il 90% degli anziani è affetto da almeno una malattia cronica e il 70% ne ha due o più, principalmente patologie cardiovascolari, tumorali e metaboliche, responsabili di circa il 70% delle cause di morte in Italia.

Il farmaco ha il vantaggio di dover essere somministrato sottocute con minore frequenza

Lo studio ADVANCE1 ha portato all'approvazione del peginterferone beta-1a per la cura della Sclerosi Multipla. L'Ema (Agenzia Europea per i medicinali) ha infatti autorizzato l’immissione in commercio di un nuovo farmaco a base di peginterferone beta-1a per il trattamento di pazienti adulti affetti da SM recidivante-remittente (SM-RR).

“L’approvazione di questo farmaco dimostra il nostro impegno a migliorare la vita dei pazienti – ha detto George A. Scangos, Ph.D., Chief Executive Officer di Biogen Idec – offrendo terapie innovative in grado di rispondere alle loro personali esigenze, inclusa la flessibilità nella gestione della malattia”.

I ricercatori della Boston University School of Medicine (BUSM) riferiscono i risultati di un innovativo studio. Secondo la loro analisi, due rare varianti nel gene AKAP9 aumentano significativamente il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer (AD) per le persone afro-americane.

Questa scoperta favorisce la comprensione del ruolo dei fattori genetici nello sviluppo della sindrome di Alzheimer, tant'è che si pensa che ben il 75 per cento dei casi del morbo possa avere base genetica. Fondamentale pare dunque essere l'etnia, poiché in base ad essa i geni “in questione” sono più o meno presenti. Secondo i dati riportati dallo studio, gli afro-americani sono meno soggetti all'azione del gene rispetto ai caucasici nonostante il fatto che sia maggiore la percentuale di afro-americani affetti dal disturbo rispetto ai caucasici.

In America una persona su 100 è affetta da Epatite C cronica, ma secondo un nuovo studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, i costanti progressi e gli innovativi trattamenti renderanno questa malattia una “patologia rara” entro il 2036.

Secondo le previsioni, per quella data sarà affetta da Epatite C solo una persona su 1.500. I ricercatori hanno anche aggiunto che questa eventualità si potrebbe verificare dieci anni prima se le procedure di diagnosi e le terapie migliorassero ulteriormente.

Bayer HealthCare ha annunciato che EYLEA® (soluzione aflibercept per iniezione oculare) è stato approvato dalla Commissione Europea per il trattamento della diminuzione visiva causata da edema maculare diabetico (DME).
La nuova indicazione si affianca all’utilizzo, già approvato, nella degenerazione maculare correlata all’età (AMD) e nell’edema maculare conseguente a occlusione venosa retinica.

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