I coniugi GardI genitori del piccolo Charlie Gard hanno deciso di rinunciare alla lunga battaglia giudiziaria in corso per sottoporre il figlio a una possibile terapia, negli USA o in Italia, non ancora sperimentata sull’uomo. Le condizioni del piccolo ora sono troppo gravi, è arrivato il momento di stringersi intorno a lui e lasciare che la vita segua il suo corso naturale. Data la gravità delle attuali condizioni di Charlie, probabilmente non sopravviverà più di qualche settimana.

Roma – Strutture ambulatoriali dedicate esclusivamente ai pazienti che hanno superato un tumore, per seguirne il recupero funzionale in modo mirato: sono gli 'ambulatori dei guariti', che stanno nascendo nei Centri della Rete oncologica della Regione Lazio. Capofila l’Unità Operativa Complessa dell’A.O.U. Sant’Andrea, diretta dal Professor Paolo Marchetti. Un’iniziativa per prendersi cura delle persone che sono uscite dal tunnel del cancro ma che hanno comunque bisogno di attenzioni sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista strettamente clinico, per le complicanze tardive alle quali sono esposte. Tutto ciò attraverso la delocalizzazione dei pazienti dagli ambulatori dove sono assistiti i pazienti in trattamento, collocandoli in un ambiente diverso, con medici diversi che possono tenere sotto controllo le aree di fragilità post-terapia e indirizzarli verso stili di vita adeguati alla loro condizione.

Un panel di esperti impegnato in un think tank multidisciplinare ha messo a punto il documento con l’obiettivo di disegnare un nuovo approccio alla cura in oncologia

L’umanizzazione delle cure non è una semplice ‘attenzione’ del medico nei confronti del paziente, ma una vera e propria strategia di approccio alla cura, già utilizzata in altri Paesi, che nasce da un’esigenza di riorganizzazione dell’intero sistema sanitario e di adeguamento alle trasformazioni in atto in oncologia. Del delicato tema si è discusso qualche giorno fa in occasione della conferenza stampa di presentazione del ‘Manifesto per l’umanizzazione delle cure in oncologia’, promosso da associazioni, oncologi e altri professionisti coinvolti nel processo di cura oncologica, e dall’azienda farmaceutica Merck.

Milano – Stimolare e premiare le innovazioni che vanno al cuore dei bisogni delle persone con disabilità. Sostenerle e garantire loro un futuro. Ecco l’ambizione di Make to Care, il contest ideato lo scorso anno da Sanofi Genzyme che oggi rinnova il suo connubio con Maker Faire Rome - The European Edition 4.0, che torna quest’anno dal 1 al 3 dicembre.

Grazie alla collaborazione tra USL Umbria 2 e Roche, adesso possibili circa 8.000 prestazioni radiografiche all’anno sul territorio colpito dal sisma

Norcia – E’ nato in questi giorni il nuovo Modulo di Radiologia dell’Ospedale di Norcia, un importante risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra la USL Umbria 2 e Roche, insieme al contributo di BDA Solution srl di Campagnalupina (VE), che ha gratuitamente provveduto a disinstallare e spostare le apparecchiature di radiologia dal reparto ospedaliero al nuovo modulo, e alla collaborazione di altre aziende che hanno lavorato per la realizzazione e l’allestimento del prefabbricato che ospiterà il reparto.

Milano – L'italiana MolMed S.p.A. ha annunciato di aver siglato un contratto di licenza e distribuzione in esclusiva con TTY Biopharm Company Ltd, un accordo che definisce i termini e le condizioni per importazione, uso, commercializzazione, vendita e/o distribuzione di Zalmoxis nel trattamento di neoplasie ematologiche a Taiwan, Hong Kong, Singapore, Tailandia, Filippine, Vietnam e Malesia, come previsto nel term sheet firmato dalle due società il 7 febbraio scorso, in cui ne venivano definiti i contenuti principali.

I cortisonici sono il gold standard della terapia, ma le speranze arrivano dai nuovi farmaci biologici: si attendono i risultati del trial sul tocilizumab, mentre il teprotumumab ha già mostrato effetti sorprendenti sull'esoftalmo

MILANO – Hanno la tiroide che 'funziona troppo' e possono sviluppare il caratteristico 'gozzo': sono i pazienti con morbo di Basedow-Graves, che rappresenta il 60-80% dei casi di ipertiroidismo a seconda dei Paesi. La malattia, che colpisce l'1,8-3% della popolazione, ha un'origine autoimmune, causata dagli anticorpi diretti contro il recettore dell'ormone TSH. Questi stimolano un'esagerata produzione di ormoni tiroidei che mette sotto stress la ghiandola, costretta ad un superlavoro, e di conseguenza l’intero organismo.

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