Con quali soldi sarà finanziato il potenziamento dei Lea?

Lo Stato e le Regioni decidono di non decidere sul Patto della salute e i tagli imposti dall'ultima legge di stabilità. Ieri, i governatori si sono resi protagonisti di un annuncio choc. Le Giunte sarebbero addirittura pronte a tagliare le somme destinate ai Sistemi sanitari per una cifra che si aggira intorno ai due miliardi di euro. “Abbiamo bisogno ancora di una settimana per discutere di alcuni punti” ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. “C'è ancora qualcosa da approfondire 4 punti su 5 sono condivisi. Sul resto, ci ritroviamo tra una settimana” ha aggiunto il presidente del Piemonte. “Dobbiamo trovare una soluzione che eviti tagli a carico delle fasce deboli”, ha dichiarato il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, abbandonando la riunione della Conferenza Stato-Regioni. Baretta si è detto fiducioso che l'intesa possa essere raggiunta la prossima settimana. “Serve un accordo quadro che definisca le voci su cui avverranno i tagli - ha sottolineato Baretta - tagli in sanità sono possibili, l'importante è che non siano sulle prestazioni”.

La bozza prevede l'inserimento di 110 malattie rare negli elenchi ministeriali. Oggi Lorenzin avrà un primo confronto con le Regioni

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato la sua proposta per l'aggiornamento dei Lea, Livelli Essenziali di Assistenza, che dovranno essere discussi e approvati dalle Regioni, prima di acquisire effettività, la settimana prossima. Già per la giornata di oggi è però previsto un primo incontro tra Lorenzin e Chiamparino, presidente della Regione Piemonte e presidente della Conferenza delle Regioni.
Nel piano ministeriale sui LEA entrano gli screening neonatali allargati per le malattie rare, la procreazione medicalmente assistita (sia omologa che eterologa), l'epidurale le vaccinazioni per varicella, pneumococco e meningococco e il vaccino contro l'hpv.

Mercoledì prossimo potrebbero arrivare i nuovi Lea. Lo Stato stanzia mezzo miliardo

La Giunta regionale del Molise ha rinnovato sino al 31 dicembre 2015 la gratuità dei farmaci di fascia C per i pazienti affetti da malattie rare. Il Servizio sanitario regionale dispenserà inoltre prodotti alimentari aproteici per i soggetti affetti da insufficienza renale cronica. Il servizio sarà reso possibile grazie ad uno stanziamento di centoventimila euro a favore dell'Azienda sanitaria regionale. Intanto i malati rari residenti in altre Regioni dovranno continuare a fare i conti con l'assenza di omogeneità delle prestazioni erogate nei loro confronti. Prosegue infatti il dibattito tra lo Stato e la Conferenza delle Regioni in merito al rinnovo dei Livelli essenziali di assistenza.

Fabio Rizzi, presidente della Commissione sanità del Pirellone, ci racconta lo spirito della riforma

Osservatorio Malattie Rare ha deciso di incontrare il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia, Fabio Rizzi, medico di Varese eletto nelle liste della Lega Nord. La massima assemblea lombarda sta infatti lavorando a una legge di riforma del Sistema sanitario regionale, da più parti riconosciuto come uno dei modelli più validi a livello europeo. La nuova normativa può quindi diventare “esempio” per gli altri ordinamenti regionali, spesso incapaci di raggiungere le performance di efficacia ed efficienza registrate a Milano e dintorni.

L'iniziativa migliorerà la qualità della vita di tanti malati rari “cronici”

Svolta sulla distribuzione dei farmaci in Sardegna. L'amministrazione regionale ha stretto un accordo con Federfarma che permetterà la distribuzione dei prodotti oggi dispensati solo dalle farmacie ospedaliere. Iniziativa che avrà indubbi benefici anche per la qualità della vita dei tanti malati rari residenti nell'Isola, nella quasi totalità dei casi costretti a presentarsi fisicamente nei Centri regionali di riferimento. Secondo la Regione si potrà anche maturare un risparmio non indifferente sul fronte della spesa sanitaria.

Il ministro Lorenzin riceverà entro oggi una relazione. Entrano nei Lea le cure per l'endometriosi

L'inizio del 2015 si annuncia carico di impegni per il ministero della Salute. Il dicastero guidato da Beatrice Lorenzin dovrà infatti dare attuazione a diverse norme e tramutare in provvedimenti concreti promesse fatte nel corso delle ultime settimane del 2014. L'esponente del Nuovo centrodestra ha confermato che entro il 15 gennaio si dovrebbe procedere all'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, il Sistema sanitario garantirà a tutti i cittadini i trattamenti per la fecondazione eterologa, la diagnosi della celiachia e le cure per l'endometriosi. Oggi il Ministro riceverà sulla sua scrivania una relazione completa sull'aggiornamento dei Lea. Per capire quale sarà l'impatto delle novità sui pazienti affetti da malattie rare bisognerà leggere con attenzione il provvedimento. Qualche innovazione di non poco momento potrebbe arrivare con la pubblicazione del “Piano nazionale delle cronicità”, atto atteso per lo scorso 31 dicembre ma bloccato dal serrato confronto tra lo Stato e le Regioni.


Dichiarazione congiunta di Filomena Gallo, Marco Gentili, Maria Teresa Agati, rispettivamente Segretario, co-presidente e membro di Direzione dell’Associazione Luca Coscioni

Finalmente il 31 dicembre verranno aggiornati i Lea (Livelli essenziali di assistenza) e il Nomenclatore tariffario? E’ la domanda che poniamo al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al premier Renzi a seguito delle loro dichiarazioni di intenti sul tema. Infatti, come ricorda oggi una interrogazione presentata dagli onorevoli  Argentin, Capone, D'Incecco, Patriarca, Grassi e Sbrollini proprio alla responsabile della Salute “in data 2 luglio 2014 in merito alla interrogazione n.?3-00914 sull'attuazione del Patto per la salute 2014-2016, il Ministro Lorenzin affermava che l'aggiornamento «dei livelli essenziali di assistenza, attesissimo da tutti gli operatori, ma anche dalle associazioni delle famiglie, dei malati, soprattutto di malattie rare, ormai da più di dieci anni, ... avverrà entro il 31 dicembre 2014. La stessa cosa per quanto riguarda il regolatore del nomenclatore tariffario per le protesi audiovisive che, ricordiamolo, non era aggiornato dagli anni Novanta, questo ovviamente in attuazione dei principi di equità, innovazione e appropriatezza e nel rispetto degli equilibri programmatici della finanza pubblica”;
lo stesso presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, lo scorso 17 settembre al programma televisivo «Le Iene», rispondendo ad un nostro appello dichiarava che  «il nomenclatore sarà aggiornato entro dicembre».

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