L’8 settembre 2015, scatta lo sciopero ad oltranza del personale dei servizi di sportello per l’accesso alle prestazioni sanitarie ambulatoriali nelle ASL e negli Ospedali pubblici del Lazio: oltre 3000 operatori e cittadini con una petizione chiedono a Zingaretti e Cantone l’annullamento della gara d’appalto per i Cup delle Asl e delle AO della Regione.

Previsti 2,35 miliardi di razionalizzazioni

Viaggia verso l'approvazione definitiva il disegno di legge di conversione del decreto-legge Enti locali. L'aula della Camera ha dato il semaforo verde alla questione di fiducia apposta dal governo con 374 sì e 185 no. Il provvedimento recepisce il taglio da 2,35 miliardi di euro al Servizio sanitario nazionale. Razionalizzazioni della spesa che saranno gestite dalle Regioni a livello territoriale, così come deciso dalla Conferenza Stato-Regioni. I sistemi sanitari regionali saranno inoltre chiamati a ricontrattate il prezzo dei farmaci e dei dispositivi medici. Sull'intera procedura vigilerà il ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco, che sarà potenziata attraverso un massiccio piano di nuove assunzioni. Il decreto prevede anche una modifica delle procedure di accreditamento delle strutture sanitarie private con meno di 40 posti letto.

I suggerimenti per Ministero e Regioni prevedono aggiornamento LEA ed elenco malattie, allargamento screening, attenzione ai famarci orfani

La commissione Affari sociali della Camera ha approvato il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle malattie rare. Procedimento durante il quale sono stati auditi i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, le case farmaceutiche produttrici di farmaci orfani e il direttore di Osservatorio Malattie rare. Tutti i gruppi rappresentati in Commissione si sono trovati d'accordo sul contenuto dell'atto conclusivo. I commissari hanno licenziato all'unanimità il testo proposto da Paola Binetti, deputato di Alleanza popolare.

Confermati tagli per 2,35 miliardi al Fondo sanitario nazionale. Rinviati investimenti e aggiornamento Lea

Il Senato ha rinnovato la fiducia al governo licenziando il ddl di conversione del decreto-legge in materia di Enti locali. Testo in cui sono presenti diverse norme relative al Servizio sanitario nazionale. Il provvedimento approvato dal Senato – che ora dovrà essere esaminato in seconda lettura dalla Camera – recepisce l'ormai famoso accordo raggiunto dalla Conferenza Stato-Regioni: i tagli da 2,3 miliardi di euro al Fondo sanitario nazionale.

Nessuno stanziamento per i farmaci innovativi. Rivisti tetti di spesa e pay-back

Il governo prevede di potenziare l'Agenzia italiana del farmaco. In base a un emendamento presentato ieri al disegno di conversione del decreto-legge Enti locali l'Aifa dovrà bandire per il prossimo triennio, nel limite dei posti disponibili, concorsi per titoli ed esami per assunzioni a tempo indeterminato con riserva di posti, non superiore al 50%, per il personale non di ruolo che, al momento del bando, presta servizio da almeno sei mesi nell'Agenzia. L'emendamento stabilisce inoltre che per ogni anno non possano essere assunte più di 80 persone.

Probabile approvazione entro la settimana prossima. Binetti soddisfatta

La commissione Affari sociali della Camera ha avviato l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle malattie rare. Attività durante la quale è stato audito anche “Osservatorio malattie rare”, i principali produttori di farmaci orfani, specialisti, Aifa, Istituto superiore di sanità e associazioni dei pazienti. Il presidente Pierpaolo Vargiu vorrebbe arrivare all'approvazione dell'atto finale entro la prossima settimana.

Nessun intervento dedicato alle malattie rare. Situazione potrebbe migliorare nel 2016

Dopo lunghissimi mesi di serrate trattative è arrivato l'accordo sui tagli da 2,35 miliardi al Fondo sanitario nazionale. Nell'ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni i rappresentanti delle Giunte regionali hanno raggiunto l'intesa con il ministero della Salute. Uniche voci fuori dal coro il Veneto e la Lombardia, territori che non hanno mandato giù il mancato finanziamento del Fsn. I due esecutivi a guida leghista ritengono infatti che il taglio delle risorse sia un grave errore.

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