Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

Il prof. Giancarlo Comi, ordinario di Neurologia dell’Università ‘Vita-Salute San Raffaele’ e direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSPE) dELL’IRCCS Ospedale San Raffaele spiega i risultati degli studi OPERA I e II su ocrelizumab per il trattamento della sclerosi multipla recidivante remittente, recentemente pubblicati.

Ancora delle importanti novità per i malati di sclerosi multipla: quanto è importante proseguire la ricerca in quest'area  per migliorare la qualità della vita e le prospettive dei pazienti?
Questa è una malattia per la quale c’è stata un’evoluzione incredibile sotto il profilo terapeutico, almeno per le forme a ricadute e remissioni di malattia, tuttavia non siamo ancora al pieno controllo della malattia, quindi qualsiasi sviluppo in questa direzione è assolutamente rilevante.

Monza - Sono positivi i risultati dei due studi chiave (OPERA I e OPERA I, entrambi studi di Fase III) per la valutazione del farmaco sperimentale ocrelizumab di Roche, rispetto a interferone beta-1a (attuale standard terapeutic), in persone con sclerosi multipla recidivante remittente, la forma più comune della malattia. Il farmaco ha infatti, in entrambi gli studi, raggiunto gli endpoint primario e secondari più importanti.
“I risultati emersi dagli studi clinici con ocrelizumab ci rendono particolarmente orgogliosi. – commenta Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche S.p.A. - Roche è un'azienda che considera la Ricerca un vero e proprio imperativo, reinvestendo ogni anno circa il 20% del proprio fatturato e con questa convinzione ha contribuito a cambiare il corso di gravi forme neoplastiche, portando un'innovazione terapeutica capace di fare la differenza nella vita delle persone. La stessa determinazione e impegno continuo ci stanno guidando nell'area del sistema nervoso centrale, dove possiamo contare su una delle pipeline più ricche e promettenti del settore.”

Cambridge, Mass. - Genzyme, Società del Gruppo Sanofi, si è unita nei giorni scorsi alla Comunità Sclerosi Multipla (SM) nel mondo, per celebrare la settima edizione del World MS Day, celebrata in tutto il mondo il 27 maggio. L’azienda è infatti costantemente impegnata, oltre che in programmi di ricerca, di sviluppo clinico e nel rendere disponibili terapie per la grave malattia neurologica, anche in progetti finalizzati a migliorare la qualità di vita delle persone che ne sono colpite attraverso il supporto ai caregivers e con attività di sensibilizzazione a livello globale.

USA - Genzyme, società Sanofi, ha annunciato che i dati sul trattamento della sclerosi multipla recidivante con Aubagio ® (teriflunomide) e Lemtrada ® (alemtuzumab) sono stati presentati durante il meeting annuale del Consortium of Multiple Sclerosis Centers (CMSC)  appena concluso a Indianapolis (USA)
I dati presentati hanno fornito ulteriori indicazioni sul grande impatto clinico dei due farmaci sulla grave patologia.

In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla che si terrà il 27 maggio e della Settimana di Informazione sulla Sclerosi Multipla (dal 23 al 30 maggio), AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha presentato giovedì 21 maggio l’Agenda della Sclerosi Multipla. L’evento si è svolto presso il Senato della Repubblica, a Roma. Presenti il Sen. Emilia Grazia De Biasi - Presidente della Commissione Sanità, l’On Maurizio Sacconi - Presidente Commissione Lavoro (appuntamento in agenda) e l’On. Davide  Faraone  - Sottosegretario MIUR.

Milano – Taglio del nastro per i risultati del lavoro dell’MSMLab, Multiple Sclerosis Management Lab - nato nel 2013 dalla collaborazione tra SDA Bocconi School of Management e Biogen Italia. Obiettivo: promuovere iniziative di ricerca su temi di management per la sclerosi multipla e di creare occasioni di dibattito e confronto tra neurologi, farmacisti, direttori di aziende sanitarie e referenti delle istituzioni (dalle società scientifiche al Ministero della Salute) sulle modalità di presa in carico della patologia.

Milano – Uno studio dei ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato, in collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha individuato una particolare variante genetica associata alla risposta all’interferone beta, uno dei farmaci usati nel trattamento della Sclerosi Multipla.

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