Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

Mantova – Viene dalla ex miss di Mantova Leila Cattalini un messaggio di coraggio rivolto a tutte le persone affette da Sclerosi Multipla. La  Cattalini, colpita anch’essa dalla patologia, ha scritto il libro “La primaVera Leila”, che è stato presentato in questi giorni. Con la sclerosi, Leila convive da 21 anni ma non si è mai data per vinta. Oggi collabora con l’Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla per fondare un punto di riferimento a Mantova.

Un recente studio pubblicato su JAMA nega la correlazione tra vaccini e sclerosi multipla

Negli ultimi tempi si discute molto sull’ipotetica pericolosità dei vaccini il cui uso è, sempre più di frequente, messo in correlazione con l’insorgenza di alcune patologie, come la Sclerosi Multipla (SM) o  altre sindromi demielinizzanti acquisite del sistema nervoso centrale (SNC ADS).
E’ così che un gruppo di studiosi americani ha deciso, e portato a termine, uno studio volto a determinare se i vaccini, in particolare quelli per l’Epatite B (HepB) e il Papillomavirus Umano (HPV), aumentano il rischio di SM o altri ADS SNC.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (ottenute dal sangue degli stessi pazienti) sembra rappresentare un trattamento di successo per combattere la sclerosi multipla. A sostenerlo sono i dati pubblicati su JAMA Neurology in seguito a un trial clinico multicentrico di fase 2, che ha monitorato per 3 anni 24 pazienti affetti da sclerosi multipla sottoposti al trapianto di staminali. Passati 3 anni dal trapianto più dell'86% dei pazienti continua a non avere a che fare con alcuna ricaduta e che il 91% cerca non mostra alcun segno di progressione della malattia.

I risultati dello studio "Brave Dreams" saranno disponibili tra un anno. A coordinare lo studio è il S. Anna di Ferrara. Partecipano 6 centri clinici

E’ con soddisfazione che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara comunica che la fase di reclutamento e di intervento sui pazienti affetti da sclerosi multipla nell’ambito dello studio “Brave Dreams” e’ terminata.
Lo studio "Brave Dreams" prevedeva diverse fasi: il reclutamento, l’intervento e la valutazione, nel tempo, del risultato clinico (follow-up).
Il 31 dicembre 2014 il reclutamento e l’intervento sono stati eseguiti su tutti i pazienti selezionati in 8 centri italiani coordinati dal S. Anna di Ferrara.

La risposta del prof ferrarese su ‘Veins & Lymphatics. Associazione pazienti: Lancet tradisce correttezza scientifica

"The Lancet, questa volta ha tradito se stessa, ha avuto una cattiva condotta scientifica”: con il rischio che “suonino a morto le campane per la fiducia della gente” nella scienza. A scrivere questo e molto altro, chiedendo spiegazioni alla prestigiosa rivista scientifica britannica, e insistendo affinché dia risposte in nome di un dibattito scientifico trasparente, sono i malati di sclerosi multipla (SM) e insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) in una raffica di commenti delusi sui propri blog e sul sito della rivista dopo che, “inspiegabilmente”, questa ha rifiutato la replica di Paolo Zamboni (Università di Ferrara) a uno studio pubblicato sulle sue pagine oltre un anno fa, le cui conclusioni negano la sua  teoria sulla CCSVI nella sclerosi multipla, e in cui il ricercatore veniva più volte chiamato personalmente in causa. Di conseguenza, Zamboni ha pubblicato la sua risposta su ‘Veins & Lymphatics”.
Riportiamo di seguito la comunicazione dell'associazione CCSVI nella SM Onlus.

E' stato pubblicato su JAMA Neurology un documento di consenso per ridurre il rischio di infezione da varicella-zoster in seguito alla somministrazione di fingolimod a pazienti affetti da sclerosi multipla.

Nei trial clinici su pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) trattati con fingolimod (dose di 0,5 mg al giorno) i tassi di infezioni da virus varicella-zoster risultano bassi, ma superiori a quelli dei gruppi placebo. Casi gravi o complicati di herpes zoster sono però infrequenti.

Il documento consiglia di stabilire lo stato immunitario VZV del paziente prima di iniziare la terapia con fingolimod e l’immunizzazione nei pazienti a rischio di infezione da VZV primaria e di identificare i primi sintomi in modo da poter assumere un trattamento antivirale in modo tempestivo.

Anche se a livello di ricerca ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire, nella maggioranza dei casi le donne affette da sclerosi multipla possono affrontare in sicurezza una gravidanza, un parto e anche l'esperienza dell'allattamento. Tanto che, se in passato si tendeva a sconsigliare a queste pazienti di avere un bambino, oggi l'atteggiamento degli operatori sanitari è cambiato, diventando più incoraggiante. Ad affermarlo sono le conclusioni di un'accurata revisione sistematica della letteratura, pubblicata su Obstetrics & Gynecology dal Multiple Sclerosis Centre of Excellence in Reproductive and Child Health, una collaborazione internazionale di esperti sull'argomento guidata dalla canadese Dessa Sadovnick.

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