Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

Dr. Gasperini: “Il percorso è costruito intorno alle esigenze dei pazienti e potrà essere un modello nazionale. Grande risultato della partnership pubblico-privato”

Roma – E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BUR N. 94 del 25 Novembre) il decreto che istituiscenella Regione uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale (PDTA) per le persone affette da Sclerosi Multipla (SM). Per le circa 8.000 persone che nel Lazio sono affette da Sclerosi Multipla questo PDTA, unico esempio in tutte Italia di percorso istituzionalizzato, significherà avere a disposizione un nuovo modello assistenziale, innovativo ma sostenibile, capace di garantire una presa in carico globale ed ottimale su tutto il territorio grazie anche all’integrazione e il coordinamento degli interventi necessari e a una presa in carico multidisciplinare. Questo importante traguardo è il frutto di due anni di lavoro della Regione Lazio in collaborazione con il Tavolo Tecnico Neurologico e il contributo delle associazioni dei cittadini e dei pazienti – in primo luogo Aism e Cittadinanzattiva  - con la consulenza del CERGAS della Bocconi. Il decreto in realtà era già stato firmato dal commissario Ad Acta lo scorso 13 novembre e importanti anticipazioni sul contenuto erano stato date nel corso del convegno, svoltosi pressi la Regione Lazio, “Sostenibilità e innovazione: la quadratura del cerchio è possibile? L’esempio della Sclerosi Multipla nella Regione Lazio”, realizzato con il supporto non vincolante di Biogen Idec.

"Non avrei mai pensato che facendo il comico un giorno avrei aperto un convegno medico. È la prima volta che parlo di sclerosi multipla. Per quattro anni l'ho tenuta nascosta, quasi vergognandomi." Il famoso e bravissimo attore romano, Rodolfo Laganà, ha iniziato così a raccontare per la prima volta quello che sta affrontando da alcuni anni e lo fatto intervenendo al Convegno "Sclerosi multipla: stare bene è un diritto, realizzarlo un dovere", organizzato dalle associazioni Anima, Aism e l'Università Tor Vergata.

Uno studio spagnolo, pubblicato on-line sul Multiple Sclerosis Journal, ha mostrato che nei pazienti affetti da Sclerosi multipla (SM) in seguito all’inizio del trattamento con natalizumab l’infiammazione presente al basale influisce sulle misure del volume del cervello fino a 24 mesi e sembra poi diminuire. E' inoltre presente solo un’associazione marginale tra modificazioni del volume del cervello e disabilità.

"Questo è il primo studio longitudinale di 3 anni di durata - ha affermato Jaume Sastre-Garriga del Centre d’Esclerosi Múltiple de Catalunya - che riporta i dati sul volume cerebrale di pazienti trattati con natalizumab.

Secondo i risultati di uno studio, pubblicati sulla pagina on line di Multiple Sclerosis Journal, le persone affette da sclerosi multipla (SM) mostrano un significativo miglioramento della qualità di vita e una riduzione della fatica correlata alla patologia, se trattati con l’alfacalcidolo, un analogo della vitamina D.
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Alemtuzumab ha ottenuto l’ok dalla Food and Drug Administration per trattare la sclerosi multipla recidivante remittente, la forma più comune della malattia. "L'approvazione di oggi è il culmine di oltre un decennio di lavoro svolto da Genzyme per sviluppare Lemtrada," ha detto David Meeker, presidente e chief executive officer di Genzyme.

Claudio Gasperini, Neurologo del Centro SM dell’Az. Osp. S. Camillo-Forlanini, è il resposabile scientifico del convegno "Sostenibilità e innovazione: la quadratura del cerchio è possibile? L’esempio della sclerosi multipla nella Regione Lazio” svoltosi a Roma

Roma - I pazienti che nel Lazio sono affette da sclerosi multipla (SM) avranno a loro disposizione un nuovo modello assistenziale, innovativo ma sostenibile: il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la sclerosi multipla. Questo importante traguardo è il frutto di due anni di lavoro della Regione Lazio in collaborazione con il Tavolo Tecnico Neurologico e il contributo delle associazioni dei cittadini e dei pazienti, con la consulenza del CERGAS della Bocconi per il disegno del progetto e la definizione degli indicatori di processo. La sclerosi multipla è ancora una patologia con cui convivere per tutta la vita. Oggi le terapie sono più evolute: aiutano ad avere meno riacutizzazioni, a rallentare la progressione della disabilità e a migliorare la qualità della vita delle persone affette da SM. Tuttavia siamo pur sempre di fronte a pazienti che hanno bisogno di essere seguiti costantemente, dalla fase di accertamento della diagnosi e poi per tutto il percorso della loro vita. "Nell’ambito del PDTA - spiega Gasperini - è stato fatto uno studio di farmacovigilanza che ha rilevato nel Lazio una prevalenza pari a 150 per 100.000 abitanti nelle donne e di 90 su 100.000 negli uomini.  Sono dati che collocano la nostra Regione tra quelle a più altro rischio in Italia, per dare un numero assoluto possiamo stimare circa 7.000 – 8.000 pazienti nel Lazio."

Dr. Gasperini: “Potrà essere un modello per un PDTA nazionale, costruito intorno alle esigenze dei pazienti. Grande risultato della partnership pubblico-privato”

Roma, 14 novembre 2014 - Le circa 8.000 persone che nel Lazio sono affette da Sclerosi Multipla (SM) avranno a loro disposizione un nuovo modello assistenziale, innovativo ma sostenibile, capace di garantire una presa in carico globale ed ottimale su tutto il territorio grazie anche all’integrazione e il coordinamento degli interventi necessari e a una presa in carico multidisciplinare, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la Sclerosi Multipla. Questo importante traguardo è il frutto di due anni di lavoro della Regione Lazio in collaborazione con il Tavolo Tecnico Neurologico e il contributo delle associazioni dei cittadini e dei pazienti, con la consulenza del CERGAS della Bocconi per il disegno del progetto e la definizione degli indicatori di processo.

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