Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

Bayer presenta il nuovo autoiniettore BETACONNECT

Diventa finalmente automatizzata e interamente elettronica – grazie all’autoiniettore BETACONNECT – l'iniezione di Betaferon per chi è affetto da sclerosi multipla: un nuovo approccio che aiuterà i pazienti a migliorare l’aderenza al trattamento. La nuova tecnologia offre infatti una personalizzazione dell’iniezione attraverso promemoria di iniezione visivi e sonori e la possibilità di modificare la profondità e la velocità di iniezione in base alle esigenze del paziente. Inoltre, i pazienti avranno la possibilità di condividere le loro informazioni di iniezione elettronicamente e in tempo reale con gli operatori sanitari attraverso la tecnologia Bluetooth o USB. La possibilità, poi, di collegarsi via Bluetooth è una caratteristica unica di BETACONNECT, non essendo attualmente disponibile in altri autoiniettori per il trattamento della patologia.

Da quanto si legge sul sito del Sole 24 Ore, sembra assolutamente promettente il trattamento a base di cellule staminali mesenchimali per la cura della sclerosi multipla, testato su 81 pazienti, di cui 28 italiani, grazie al progetto internazionale Mesems, che si concluderà nel 2016, e che è coordinato dal neurologo Antonio Uccelli dell'Università di Genova. I risultati sono stati annunciati a Boston al Congresso mondiale sulla patologia. Il coordinamento del progetto è tutto italiano, ma coinvolge ricercatori di Spagna, Francia, Inghilterra, Svezia, Danimarca, Svizzera, Canada e Australia. Nel dettaglio, Mesems è il primo studio internazionale di fase II, effettuato in doppio cieco e impegnato a sperimentare la sicurezza di un trattamento con cellule staminali mesenchimali su pazienti con sclerosi multipla.

Secondo una notizia apparsa su Multiple Sclerosis News Today la società farmaceutica Genzyme (Sanofi) ha presentato al 30° Congresso del Comitato Europeo per la Ricerca e la Cura nella Sclerosi Multipla (ECTRIMS), tenutosi a Boston tra il 10 e il 13 settembre scorso, la sua nuova pipeline rivolta al trattamento della patologia.
Al congresso sono stati presentati gli ultimi risultati degli studi di estensione CARE-MS 1 e CARE MS 2 su Lemtrada (alemtuzumab) e i risultati degli studi condotti su Aubagio® (teriflunomide), tra cui quello pubblicato recentemente su The Lancet.

Cambridge, Mass. 12 settembre 2014 – Genzyme, Società del Gruppo Sanofi, annuncia nuovi positivi risultati relativi al secondo anno di estensione dello studio di alemtuzumab nella sclerosi multipla. Tra i pazienti che, negli studi clinici di fase III CARE-MS I e CARE-MS II, erano stati trattati con alemtuzumab mediante due cicli annuali - il primo all’inizio dello studio e il secondo 12 mesi più tardi - i tassi di recidive e l’accumulo della disabilità rimangono bassi.
Circa il 70% dei pazienti trattati con alemtuzumab negli studi pivotal non ha ricevuto alcun ulteriore trattamento durante il secondo anno di estensione dello studio e non si sono evidenziate nuove e diverse indicazioni sulla sicurezza del farmaco.
I nuovi dati su alemtuzumab sono stati presentati ieri durante il Congresso ECTRIMS (Commissione Europea per la Ricerca e il Trattamento della Sclerosi Multipla) a Boston.

Secondo l’annuncio dato dall’Azienda farmaceutica Novartis sono ormai più di 100.000 i pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) che, nel mondo, vengono trattati con fingolimod. Fingolimod è un farmaco assunto per via orale la cui efficacia e tollerabilità sono state dimostrate in diversi trial clinici.
Queste le parole di Carlo Pozzilli, Professore Ordinario di Neurologia, Sapienza Universita' di Roma e Responsabile del Centro Sclerosi Multipla, Azienda Ospedaliera S.Andrea di Roma: “Le evidenze sulla sua efficacia e tollerabilità sono consolidate e arrivano da studi clinici registrativi che sono in fase di estensione I risultati a dieci anni dimostrano che fingolimod è in grado di rallentare la progressione della malattia. La Risonanza Magnetica ha evidenziato la riduzione di nuove lesioni e il rallentamento del processo di atrofia cerebrale".

Pubblicati i dati delle ricerche AISM, 2,5 miliardi la spesa complessiva

Un preciso studio patrocinato dall'Associazione italiana sclerosi multipla ha spiegato quante risorse deve impiegare il Sistema sanitario per il contrasto della malattia. Il costo medio annuo è di 38mila euro a persona a cui si sommano 15 mila euro di costi intangibili. Il costo sociale annuo per il 2011 è stato stimato di 2,5 miliardi di euro. Numeri contenuti in un articolo pubblicato dalla rivista internazionale Neurological Science.
La ricerca è stata condotta dalla Aism e dalla sua Fondazione in collaborazione con le Università di Genova, Pavia e Siena, ed è stato finanziata dal ministero della Salute.

Questo farmaco è caratterizzato da un'efficacia dimostrata su più studi clinici, associata a un profilo di sicurezza documentato su oltre 2500 pazienti-anno e ad un’agevole modalità di somministrazione orale

Genzyme, società del Gruppo Sanofi, annuncia che è da ieri, primo settembre, disponibile e prescrivibile anche in Italia teriflunomide, terapia orale per il trattamento dei pazienti adulti affetti da sclerosi multipla recidivante remittente.
Teriflunomide, già utilizzato in diversi Paesi europei fra cui Germania, Austria, Olanda e Svizzera, potrà essere prescritto da tutti i Centri Nazionali per il trattamento della Sclerosi Multipla definiti a livello regionale in base alla nota AIFA 65.

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