Un recente studio pubblicato sulla celebre rivista Nature suggerisce che i glitazioni, classe di farmaci comunemente usata per il trattamento del diabete di tipo 2, potrebbe essere di grande utilità nel trattamento della leucemia mieloide cronica. Lo studio propone infatti il trattamento con questi farmaci, in combinazione con gli inibitori delle tirosin chinasi, per contribuire ad eradicare le cellule staminali leucemiche dei pazienti.

Contro il melanoma metastatico e il cancro alla prostata si sono già avuti buoni risultati, ora la speranza è poter attaccare i gliomi che colpiscono il cervello

Il gruppo dei tumori del cervello comprende un insieme eterogeneo di tipi tumorali, con caratteristiche istopatologiche e prognosi diverse. I tumori cerebrali più diffusi sono rappresentati dai meningiomi e dai gliomi che, insieme, arrivano a rappresentare quasi due terzi di tutti i cancri del cervello. In particolare, i gliomi affliggono le cellule gliali e comprendono gli astrocitomi (diffusi, pilocitici e anaplastici), gli oligodendrogliomi e i glioblastomi che, a loro volta, costituiscono la morfologia tumorale più frequente sia tra gli uomini che tra le donne. I glioblastomi colpiscono prevalentemente soggetti tra i 40 e i 70 anni e si caratterizzando per un alto grado di aggressività, al quale si accompagna spesso una prognosi sfavorevole.

La sopravvivenza per tumore in Europa, a 5 anni dalla diagnosi, aumenta costantemente. Lo rivela il programma di ricerca EUROCARE 5, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. I risultati sono stati presentati la settimana scorsa a Vienna in occasione dell’annuale appuntamento dell’European Cancer Congress (The European Cancer Congress is the 18th congress of the European CanCer Organisation, ECCO, e The 40th Congress of the European Society for Medical Oncology, ESMO). 

Darmstadt (Germania) – Merck ha annunciato i vincitori del Grant for Oncology Innovation (GOI) 2015, che riceveranno premi per un valore totale di 1 milione di euro.

La chirurgia è determinante per il successo globale del trattamento ai tumori solidi, i cui risultati sono espressi in termini di morbilità e mortalità. Un’importante valutazione delle criticità in chirurgia oncologica è stata compiuta nell’ambito del Programma Nazionale Esiti di AGENAS - Ministero della Salute. Nel Programma è stato preso in considerazione il rapporto tra volume di interventi eseguiti e mortalità entro 30 giorni, riferiti all’attività dei Centri Ospedalieri e Universitari nel 2013.

Milano - Una buona notizia per i pazienti colpiti da tumori della testa e del collo: in Europa migliora la sopravvivenza di quanti sono colpiti da neoplasie cervico-facciali per tutte le sedi, anche in quelle non correlate al Papilloma Virus (HPV) come, ad esempio, l’orofaringe. Sono ancora però presenti rilevanti differenze geografiche di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi tra i diversi paesi europei, con quelli dell’Est Europa che presentano i valori più bassi (<30%).

Partirà a Siena il primo studio al mondo di immunoncologia nel melanoma cutaneo che combina due farmaci innovativi mai associati tra loro: l'ipilimumab, che utilizzato da solo ha già dato ottimi risultati nella cura della malattia, e l'SGI-110, un nuovo farmaco epigenetico che modifica il DNA delle cellule tumorali.

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