San Antonio (USA) - Nell’epoca delle terapie target, disegnate su uno specifico obiettivo terapeutico, l’oncologia medica si trova di fronte alla necessità di individuare nuove vie per combattere tumori caratterizzati dalla presenza di cellule prive di marcatori specifici verso cui indirizzare l’azione dei farmaci. In questo senso, la ricerca italiana punta ad aprire una strada innovativa per il tumore della mammella triplo negativo, che rappresenta circa il 15% dei casi di tumore della mammella. L’obiettivo di questo approccio è agire sul microambiente in cui si riproducono le cellule staminali tumorali, il possibile bersaglio delle terapie oggi allo studio.

Nasce l’alleanza fra Italia e Stati Uniti per combattere i tumori del sangue. Un ponte della ricerca e dell’assistenza per definire strategie comuni fra le due sponde dell’Atlantico. L’intesa è stata siglata fra la Società Italiana di Ematologia (SIE) e quella americana (ASH, American Society of Hematology) a Orlando (USA) durante il 57° Congresso ASH che si è svolto in Florida dal 5 all’8 dicembre.

L’Fda ha ampliato le indicazioni di nivolumab per includere i pazienti con carcinoma renale metastatico (RCC) che hanno ricevuto un certo tipo di terapia precedente. Insieme a temsirolimus (approvato in Usa nel 2007), nivolumab è l'unico farmaco approvato dalla Fda che ha dimostrato la sopravvivenza globale nel carcinoma renale.

La somministrazione di vitamina K a pazienti affetti da un carcinoma epatocellulare al momento del trattamento con sorafenib migliorerebbe sia la sopravvivenza globale (OS) sia la sopravvivenza libera da progressione (PFS). Lo ha dimostrato uno studio giapponese presentato in occasione del recente Liver Meeting, a San Francisco.

Le case farmaceutiche Pfizer e Servier hanno siglato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di UCART19, una nuova e promettente immunoterapia che si basa sulla tecnologia dei cosiddetti 'linfociti T CAR' e che è già in fase di sperimentazione clinica per il trattamento della leucemia linfatica cronica (CLL) e della leucemia linfoblastica acuta (ALL).

In base ai risultati di uno studio di Fase II pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, il trapianto di cellule staminali ematopoietiche preceduto da un 'regime di condizionamento' di intensità ridotta sembra rappresentare una procedura abbastanza ben tollerabile ed efficace per il mantenimento della remissione in pazienti anziani affetti da leucemia mieloide acuta (AML).

Roma – MSD ha annunciato i risultati di tre studi di ricerca sull’utilizzo della terapia anti-PD-1 pembrolizumab in combinazione con altre tre immunoterapie, epacadostat, talimogene laherparepvec e ipilimumab, in pazienti con melanoma avanzato. I risultati, che sono stati esposti durante diverse presentazioni al Congresso internazionale della Society for Melanoma Research (SMR) a San Francisco, hanno mostrato una forte attività anti-tumorale con pembrolizumab in tutte e tre le combinazioni studiate.
L’innovativa terapia anti PD-1 per il trattamento del melanoma avanzato negli adulti è stata anche insignita del prestigioso Premio Galeno sia negli Stati Uniti che in Italia, Premio che promuove i progressi più significativi in campo farmaceutico.

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