L’intesa permetterà di promuovere a livello informativo l’adroterapia con ioni carbonio e protoni, forma avanzata di radioterapia

La Fondazione CNAO e la Marina Militare si alleano per promuovere collaborazioni scientifiche nei settori della ricerca e della formazione e favorire la conoscenza dell’adroterapia con ioni carbonio e protoni, forma avanzata di radioterapia, disponibile in soli altri 5 Paesi al mondo (Italia, Germania, Austria, Cina, Giappone), che sfrutta l’azione di particelle di nuclei atomici pesanti per sconfiggere tumori inoperabili e resistenti alle cure tradizionali. Il CNAO è l’unico centro italiano in grado di effettuare l’adroterapia con ioni carbonio e protoni, grazie a un acceleratore di particelle simili a quelli utilizzati al CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare).

L'espressione “fake news” è ormai entrata nel linguaggio comune. Nonostante la moltitudine di articoli sul tema della disinformazione, perché continuiamo a "cascarci"? La colpa - almeno in parte - è del nostro cervello. Durante l'evento della City University of London, intitolato "False, fake and fibs: The science behind misinformation" (Falso, finto e mendace: La scienza dietro la disinformazione) e svoltosi a novembre, in occasione del Festival delle scienze sociali 2018 dell'Economic and Social Research Council (ESRC), l'argomento delle fake news è stato affrontato da un punto di vista originale: quello psicosociale e neuroscientifico.

Roma - 350 milioni in tutto il mondo, 30mila in Europa e oltre 1 milione in Italia. Sono questi i numeri delle persone affette dalle circa 7.000 malattie rare identificate fino ad oggi. Raccontare la storia di ognuno sarebbe impossibile, ma alcune immagini possono colpire più di tante parole. È per questo motivo che quest’anno Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare organizzerà a Monza, presso l’Ospedale “San Gerardo” (atrio del piano -1, nuova Palazzina Accoglienza), l’esposizione di alcuni scatti tratti dal reportage “Rare Lives. Il significato di vivere con una malattia rara”, del fotoreporter Aldo Soligno, realizzato con il supporto incondizionato di Sanofi Genzyme, divisione specialty care di Sanofi.

In vista del voto al Parlamento europeo previsto per questa settimana, Science for Democracy, la piattaforma trans-nazionale lanciata dall’Associazione Luca Coscioni, ha contattato i parlamentari europei invitandoli ad emendare l’Articolo 14 della proposta della Commissione Europea per Horizon Europe. In un comunicato stampa, l’associazione Luca Coscioni scrive: “Sosteniamo, in particolare, che la correzione terapeutica della linea germinale vada finanziata in caso di malattie genetiche gravi, e che il finanziamento debba anche essere permesso per attività che intendono crescere embrioni umani, anche con il solo fine della ricerca e per la produzione di cellule staminali”.

Il sistema ha ottenuto il marchio per la commercializzazione europea e permette di diagnosticare anche le sindromi di Edwards e di Patau

La sindrome di Down rappresenta una delle prime cause in assoluto di ritardo mentale ed è anche la più comune delle cosiddette malattie cromosomiche, ossia le malattie che sono dovute a un'anomalia genetica che determina cambiamenti nei cromosomi a livello strutturale o numerico. In particolare, la sindrome di Down si caratterizza per la presenza di un cromosoma 21 in più, motivo per il quale la condizione è tecnicamente definita con il nome di trisomia 21.

Secondo i dati riportati dal Centro Europeo Malattie Infettive (ECDC), durante la recente Giornata Mondiale sulla Consapevolezza degli Antibiotici, ogni anno, nell’Unione Europea, sono circa 33mila le persone che muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, la maggior parte contratte in Ospedale, di cui circa un terzo solo nel nostro Paese: rispetto all’indagine precedente, emerge dunque un incremento del tasso di prevalenza delle infezioni. Ma quello che emerge in maniera altrettanto evidente dallo studio dell'ECDC, è che oggi, in Italia, la probabilità di contrarre infezioni durante un ricovero ospedaliero è del 6%, con 530mila casi ogni anno: dati che pongono l’Italia all’ultimo posto tra tutti i Paesi in Europa.

L’assemblea dei soci di Takeda ha dato il via libera all’acquisizione di Shire. Il colosso farmaceutico giapponese punta quindi a rafforzare la sua posizione nel campo delle terapie destinate alle malattie rare inglobando la rivale irlandese, da sempre attiva in questo settore. Il costo dell’operazione è stimato in circa 52 miliardi di euro: si tratta della più grande acquisizione nella storia dell’economia del Sol Levante.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni