Si chiama “Ospedale senza dolore”. E’ la nuova campagna di comunicazione sociale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per informare e sensibilizzare sul tema della sofferenza dei bambini in Ospedale e delle sue ripercussioni sull’intero nucleo familiare.
La campagna si propone di raccogliere fondi, 1 milione di euro, per acquistare tecnologie diagnostiche di ultima generazione con le quali prevenire l'insorgenza del dolore, ridurre al minimo la sua percezione e contenere paura, ansia e stress sia nei piccoli pazienti che nelle famiglie.

In occasione della Giornata Mondiale del Neonato Pretermine, l’augurio del Presidente SIN Costantino Romagnoli a questi “Piccoli grandi guerrieri” per cure sempre più adeguate

“L’assistenza neonatale italiana ha raggiunto livelli qualitativi non inferiori a quelli di altri Paesi europei e Oltreoceano. Resta, invece, il problema delle diseguaglianze regionali”. Lo afferma il Presidente della SIN Società Italiana di Neonatologia, Costantino Romagnoli in occasione della Giornata Mondiale del Neonato Pretermine. In Italia ogni anno nascono poco più di 500mila bambini di cui circa il 7% prematuri. Un numero in aumento, anche se i nati diminuiscono (a novembre 2014 a fronte di poco più di 509mila nati, circa 35.600 sono pretermine, saranno circa 40mila a dicembre). Per questi bimbi ancora oggi l’assistenza non garantisce gli stessi standard qualitativi tra regione e regione, tra Nord e Sud del Paese, tra grandi Città e piccoli centri.

Il Lions Club Vigonza – 7 Campanili (Padova), con la partecipazione dei Lions Clubs di Cadoneghe, Camposampiero, Cittadella, Mestrino, Piazzola sul Brenta e Liquentia S. Stino di Livenza, istituisce tre premi di 2.000, 1.000 e 500 Euro per le tre migliori tesi di laurea nel campo delle “Malattie Rare-Ereditarie-Metaboliche”.
Possono partecipare tutti coloro che si sono laureati in Medicina e Chirurgia nell’anno solare 2014.
I premi verranno assegnati previa selezione operata da una commissione costituita da esperti nella disciplina del concorso.

Nella suggestiva cornice dell’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana, in Vaticano, consegnati i riconoscimenti nell’ambito della XIII edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”, manifestazione che ogni anno premia persone che abbiano saputo distinguersi nel proprio campo di lavoro o di studio.
Vincitore Assoluto è il 16enne Jacob Barnett, americano, affetto da autismo, che si è iscritto all’università quando di anni ne aveva 10, si è laureato e sta per conseguire un dottorato: dopo aver realizzato importanti pubblicazioni ora sta elaborando uno studio sulla teoria della relatività di Einstein.

Finalmente il 16 ottobre scorso la Conferenza Stato–Regioni ha approvato il Piano Nazionale Malattie Rare (PNMR) 2013-16: una tappa necessaria ma purtroppo non sufficiente per dare risposte al delicato mondo delle centinaia di migliaia di pazienti colpiti da queste patologie. La CNdMR ricorda che i Disegni di legge sulle malattie rare a tutt’oggi “dormono” alla Camera e in Senato.
La Consulta Nazionale delle Malattie Rare (CNdMR) ha contribuito con sue osservazioni e proposte alla redazione del testo approvato dalla Conferenza Stato – Regioni, ma deve costatare che non tutte le sue osservazioni sono state accolte dal PNMR nella sua versione definitiva. Tuttavia il rischio maggiore è che non siano attuate le disposizioni positive ivi contenute.

67% in meno di infezioni associate all’utilizzo del catetere venoso centrale. Dati dimostrano il valore aggiunto del ‘sistema chiuso’

Roma, 13 Novembre 2014 - Sono circa 8.500 i casi di infezioni del sangue registrati ogni anno negli ospedali italiani per motivi legati a contaminazioni di varia natura. Come conseguenza, la degenza ospedaliera viene prolungata di circa 13 giorni  con costi sanitari pari a circa 13.000 euro per singolo caso . A questi dati si associa anche un aumento dei costi sociali indiretti.  Almeno il 27% delle gravi infezioni del sangue è associato all’utilizzo del catetere venoso centrale  tramite una somministrazione a “sistema aperto”,  modalità che, necessitando l’immissione di aria nel flacone per consentire il deflusso della soluzione, comporta potenziali rischi in termini di sterilità.

Riconoscimento ufficiale della rete dei laboratori italiani esistenti e inquadramento normativo – Queste alcune delle proposte avanzate nel corso del convegno L’ematologia italiana sulla via dell’eccellenza: dalla ricerca al paziente, risultati e prospettive” tenutosi a Roma – Ematologia italiana prima in Europa e seconda solo agli USA a livello mondiale

La via per perseguire l’eccellenza dell’ematologia italiana passa attraverso la rete. Una via che l’ematologia italiana ha cominciato a imboccare circa vent’anni fa, grazie al Prof. Franco Mandelli, con la costituzione del gruppo cooperativo GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche nell’Adulto), e che ha già permesso di ottenere grandi risultati sia dal punto di vista scientifico sia assistenziale. Basti pensare che l’ematologia italiana è oggi per produttività e per impatto della propria produzione scientifica prima in Europa e seconda al mondo dietro gli Stati Uniti. Ma oggi è necessario più che mai proseguire con nuova energia in questa direzione per allargare il numero di patologie trattate in rete, occupandosi anche di alcune molto complesse come la leucemia mieloide acuta.

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