La società biofarmaceutica Biogen Idec Inc. ha dichiarato di essere attualmente impegnata in attività di ricerca nell'ambito di una malattia che ancora oggi, nonostante colpisca all'incirca 150.000 americani, non presenta uno specifico trattamento: l'atassia.
L'atassia è una malattia neurologica che causa difficoltà nel camminare, nel parlare e nell'esecuzione di attività quotidiane e che, nei casi più gravi, può portare addirittura a completa immobilità e ad una durata di vita ridotta.

Al via il primo modello integrato di trattamento riabilitativo del danno cranio encefalico e delle gravi patologie neurologiche degenerative

Verrà inaugurato sabato 29 Marzo presso l’Ospedale Moriggia-Pelascini di Gravedona ed Uniti il primo centro in Italia interamente dedicato alla riabilitazione dei pazienti con Gravi Cerebro Lesioni Acquisite (GCLA): danni cerebrali di origine traumatica o vascolare che determinano una condizione di coma e disabilità gravi. Un individuo affetto da GCLA necessita di ricovero ospedaliero per trattamenti rianimatori o neurochirurgici di durata variabile da alcuni giorni ad alcune settimane (fase acuta). Dopo questo stadio, sono in genere necessari interventi medico-riabilitativi di tipo intensivo, anch’essi da effettuare in regime di ricovero ospedaliero, che possono durare da alcune settimane ad alcuni mesi (fase post-acuta o riabilitativa).

Questo è quanto si chiede UNIAMO FIMR onlus in una pagina su Il Sole 24 Ore

Domenica 30 marzo 2014, UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare onlus pubblicherà su Il Sole 24 Ore una pagina intera per ricordare al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin non solo l'impegno preso dall'Italia in sede europea di adottare il Piano Nazionale Malattie Rare entro il 2013, ma che questo piano deve essere aggiornato nei suoi contenuti prima di essere sottoposto al vaglio della Conferenza Stato-Regioni per essere realmente uno strumento chiave per una nuova e più efficace governance delle malattie rare.

Per i 300 urologi presenti all’Auditorium di GlaxoSmithkline a Verona nel fine settimana scorso la discussione sugli approcci terapeutici dell’iperplasia prostatica benigna (IPB) e l’importanza del counselling al paziente – due tra gli argomenti in agenda - non è terminata dopo le conclusioni del prof. Vincenzo Mirone, Segretario nazionale della Società Italiana di Urologia, ma avrà una coda sul social in un canale dedicato. Si tratta di uno dei primi esperimenti di interazione a lungo termine, che è partito prima del convegno, con la raccolta di domande dei partecipanti ai relatori tramite PC, Tablet e SmartPhone e grazie all’ausilio del portale aziendale e-Dott che ha fatto da collettore. Si è alimentata in sala con gli ormai conosciuti strumenti del televoter e dei microfoni aperti, ha ripreso vita attraverso la piattaforma twitter.

Il riconoscimento è stato istituito dall’Associazione Admor - Adoces, impegnata da vent’anni nella diffusione della conoscenza della donazione solidale di cellule staminali emopoietiche per i trapianti di midollo osseo, come presupposto di impegno civico e sociale.
L’obiettivo è stimolare l’interesse dei più giovani nei confronti del tema e dei valori del dono  intesi anche come legame tra individui ed etnie  diverse.
Il bando scadrà il 31 agosto 2014 e sono ammesse pellicole di durata inferiore ai 20 minuti.
Una giuria specializzata, composta anche da esponenti del volontariato e della sanità, valuterà l’originalità della proposta, la capacità di coinvolgimento del pubblico, l’efficacia del linguaggio, scegliendo in base a tali criteri il lavoro migliore.

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta  Ufficiale del 20 febbraio scorso la nuova indicazione e il relativo regime di rimborsabilità per il medicinale tossina botulinica, impiegato nel trattamento di pazienti affetti da “Vescica iperattiva idiopatica con sintomi di incontinenza urinaria, urgenza e frequenza in pazienti adulti che non abbiano una risposta adeguata o siano intolleranti ai farmaci anticolinergici”.
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale tossina botulinica é la seguente: uso riservato agli ospedali, alle cliniche e alle case di cura.

Il giornale on line "Quotidiano Sanità" ha pubblicato la notizia dell'avvio di una ricerca congiunta tra Fiaso (Federazione Aziende Sanitarie ed Ospedaliere) e la School of Management del Politecnico di Milano, volta a realizzare un quadro di riferimento sul contributo che l'informatica, con le sue applicazioni, può dare alla  gestione dei Percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (PDTA).
Secondo quanto riportato dall'articolo per quanto riguarda, nello specifico, l'ipotesi di adottare un Fascicolo sanitario elettronico a supporto della gestione dei PDTA, si potrebbero ottenere benefici come: la riduzione dei tempi di ricovero (rispettivamente del 18% nei PDTA per le infezioni e del 20% nei PDTA per la polmonite) e la riduzione delle complicazioni prevenibili in ospedale fino al 42%, correlata ad una diminuzione dei costi ospedalieri grazie ai miglioramenti nel trattamento delle infezioni, polmonite ed emorragie.

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