Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

Secondo la notizia resa ufficiale dalla compagnia farmaceutica Sanofi, la domanda per la commercializzazione negli Stati Uniti del farmaco Lemtrada è stata respinta dalla Food & Drug Administration (FDA).
Lemtrada rappresenta un farmaco sperimentale per il trattamento della sclerosi multipla prodotto da Genzyme , società acquistata da Sanofi nel 2011.
Genzyme ha dichirato di essere in forte disaccordo con le conclusioni dell'FDA e di avere  intenzione di appellarsi alla decisione presa dell'agenzia.

I risultati di uno studio italiano, coordinato da Giuseppe Matarese, pubblicato su Nature Medicine

In uno studio pubblicato su Nature Medicine, i ricercatori del Dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieos-Cnr) di Napoli, coordinati da Giuseppe Matarese, hanno caratterizzato le alterazioni metaboliche alla base della disfunzione immunitaria responsabile della sclerosi multipla.

Uno studio statunitense, realizzato dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, sostiene che la vitamina D può essere utile nel trattamento della sclerosi multipla. Pare infatti che la vitamina D sia in grado di bloccare la migrazione delle cellule immunitarie verso il cervello, evitando che lo attacchino.
Lo studio, pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS) è stato condotto su modello animale. L’osservazione ha permesso di comprendere che nei topi affetti da una forma di SM, la vitamina D pare bloccare le cellule immunitarie che causano danni con la loro migrazione al sistema nervoso centrale. Questo processo attuato dalla vitamina D potrebbe spiegare il perché proprio questa vitamina può prevenire o alleviare i sintomi della malattia.

Trenta consiglieri regionali chiedono di attuare il Piano sanitario regionale

Trenta consiglieri regionali della Sardegna chiedono la convocazione straordinaria della massima assemblea sarda per affrontare le problematiche legate alla sclerosi multipla. Questa malattia neurodegenerativa ha infatti un’incidenza di gran lunga maggiore rispetto ai dati registrati sul resto del territorio nazionale. Evidenze che – almeno sino a questo momento – non hanno costretto l’amministrazione ad intervenire con decisione per cercare di venire incontro alle esigenze di pazienti e medici specializzati.

Secondo i dati di uno studio internazionale, pubblicati sulla rivista specializzata “Multiple Sclerosis Journal”, i pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante (RRSM) trarrebbero simile beneficio terapeutico dall'uso di teriflunomide e interferone-beta-1a (IFN-beta-1a).

Secondo i risultati di uno studio, pubblicato sulla versione online della rivista “Pain Practice”, i ricercatori avrebbero indagato le proprietà analgesiche della duloxetina nei confronti del dolore causato dalla sclerosi multipla.

Secondo un articolo scritto dal Professor Gianluigi Mancardi, Ordinario di Neurologia e Direttore Dipartimento di Neuroscienze presso l’Università di Genova , e pubblicato su "Pharmastar", il lavoro dei ricercatori è continuamente teso alla scoperta di mezzi efficaci per controllare la Sclerosi Multipla, in particolare quando è presente nelle forme recidivanti. Una strada percorribile è il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche.

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