Europa

Lo studio clinico ZUMA-5 ha dimostrato un tasso di risposta globale del 91% nei pazienti che hanno ricevuto il farmaco dopo tre o più linee di terapia 

Stockley Park (REGNO UNITO) – La Commissione Europea (CE) ha approvato la terapia CAR-T axicabtagene ciloleucel di Kite, società del gruppo Gilead, per il trattamento di pazienti adulti con linfoma follicolare (LF) recidivante o refrattario dopo tre o più linee di terapia sistemica. Axicabtagene ciloleucel ha mantenuto la designazione di medicinale orfano in questa indicazione.  

AIFA

Il farmaco ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva complessivo del 37% e una durata della risposta mediana di otto mesi

Milano - Nuova speranza per i malati di colangiocarcinoma, un tumore raro che si forma nel dotto biliare e che colpisce ogni anno circa 2.000 persone in Italia. L’AIFA ha infatti approvato la rimborsabilità della monoterapia con pemigatinib. Le opportunità offerte dal nuovo farmaco sono state recentemente presentate in una conferenza stampa al Nhow di Milano.

Uniti e Vicini ai Pazienti con Epatocarcinoma

Questa aggressiva forma di tumore rappresenta una delle prime cause di morti oncologiche nel mondo

Fare il punto sullo stato dell’arte della presa in carico del paziente con epatocarcinoma in Campania, evidenziare l’importanza del lavoro sinergico dei team multidisciplinari, individuare le zone d’ombra e le aree di miglioramento, confrontarsi sulle soluzioni per migliorare la conoscenza e l’informazione sulla patologia e sulle innovazioni diagnostiche e terapeutiche disponibili: sono questi gli obiettivi della tappa di Napoli di “Uniti e Vicini ai Pazienti con Epatocarcinoma”, il roadshow promosso da Roche con il patrocinio di EpaC Onlus.

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Le telecamere di OMaR al CNAO di Pavia, sotto la cui superficie è posto il sincrotrone che permette di eseguire l’adroterapia

È in una torrida giornata di maggio che arriviamo all’ingresso del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia per una speciale visita all’acceleratore di particelle con cui si effettuano la sedute di adroterapia per la cura di alcuni tumori solidi (clicca qui o sull'immagine dell'articolo per guardare il video). Fuori l’aria è rovente ma nei sotterranei di un edificio tutto nuovo, caratterizzato da una imponente facciata a specchi, la temperatura è decisamente più bassa: merito del sofisticato sistema di raffreddamento dell’aria necessario per garantire la buona funzionalità dell’acceleratore di particelle che rappresenta il cuore della struttura.

Donato

Una diagnosi precoce rappresenta la chiave per migliorare la prognosi dei pazienti: lo dimostra la storia di Donato, che ha scoperto per caso di avere questo tumore

È un tumore eterogeneo e complesso perché interessa le vie biliari e può quindi insorgere a livello dei dotti intraepatici o extraepatici. Non presenta sintomi particolari per cui è difficile stabilire quali siano i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione per individuarlo. Inoltre, la sua aggressività e la resistenza ai trattamenti fanno sì che in gran parte dei casi la prognosi non sia affatto buona. Come se tutto ciò non fosse sufficiente, da ormai un ventennio l’incidenza del colangiocarcinoma è in netta crescita, arrivando a farne il secondo tumore epatico primitivo più comune.

Dottoressa Maria Vinci

La dott.ssa Maria Vinci: “Parliamo di neoplasie aggressive che colpiscono soprattutto in età pediatrica. Non esistono ancora trattamenti efficaci ma la ricerca punta sulle terapie avanzate”

Tra i tumori dell’età pediatrica, quelli di cui meno si vorrebbe porre diagnosi sono i gliomi, che rappresentano un vasto gruppo di patologie comprendente astrocitomi, oligodendrogliomi e glioblastomi. Ognuna di queste forme tumorali viene distinta sulla base del grado di aggressività e in cima alla lista ci sono i gliomi diffusi della linea mediana (DMG, Diffuse Midline Glioma), a cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità non attribuisce quasi mai un grado inferiore a III o IV: ciò significa che essi infiltrano in profondità i tessuti di aree molto delicate del cervello, lasciando pochi margini di guarigione ai pazienti.

Tumori AIL

Il sondaggio di AIL e Doxa Pharma ha raccolto le esperienze di pazienti, caregiver, ematologi e volontari 

Una diagnosi che arriva presto, entro due settimane dal primo accesso del paziente al centro di cura ed è accompagnata da emozioni quali paura, sconforto, rabbia, preoccupazione. Un'assistenza sempre più integrata e multidisciplinare, che, insieme alle figure dell'ematologo e dell'infermiere, comprende ormai spesso anche lo psicologo e il nutrizionista. Una serie di bisogni ed esigenze legati alla qualità di vita che cercano nuove risposte, come il potenziamento dell'assistenza domiciliare, il supporto psicologico, la puntualità di visite e controlli e il trasporto in ospedale. Sono queste le principali tappe nel viaggio di diagnosi e cura dei pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA) raccontate attraverso l'indagine “Leucemia mieloide acuta. Un viaggio da fare insieme”, promossa da AIL-Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, realizzata da Doxa Pharma con il supporto non condizionante di AbbVie.

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