Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Dal 1993 l'Unità operativa di Gatroenterologia dell'Ausl di Forlì si occupa con successo del registro delle malattie croniche intestinali.
Le malattie croniche intestinali sono caratterizzate da un'infiammazione cronica della mucosa della parete intestinale. Colite ulcerosa, Morbo di Crohn, Colite indeterminata, sono patologie che si manifestano spesso sin dall'età giovanile con sintomi intestinali ed extratestinali. Esistono attualmente terapie farmacologiche e trattamenti chirurgici per curarle.
Nel 1993 è stato creato, presso l'Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Ausl di Forlì, un registro Italiano dedicato alla malattie croniche intestinali con l’obiettivo di effettuare una ricerca epidemiologica su tali patologie.

La Commissione Europea ha approvato dolutegravir, inibitore di un particolare enzima del virus HIV chiamato integrasi, indicato per il trattamento di adulti e adolescenti con infezione da virus HIV di età superiore ai 12 anni. Il farmaco è indicato in combinazione con altri  antiretrovirali.
Il programma di sviluppo clinico di dolutegravir è stato di amplissima portata, ed ha compreso sia pazienti naive (cioè mai sottoposti a cure antiretrovirali), sia persone già trattate, sia soggetti con infezione da virus HIV che hanno sviluppato resistenza a precedenti trattamenti ad altri inibitori dell’integrasi.

Sulla rivista "Multiple Sclerosis Journal" sono stati pubblicati i dati ricavati dalla fase di estensione di uno studio clinico in cui il farmaco fingolimod è stato sperimentato, in dosaggi superiori a quello approvato (0,5 mg), su pazienti affetti da sclerosi multipla (SM). In base ai risultati di questo studio di Fase II, i soggetti, sottoposti a trattamento mediante fingolimod per 5 anni, hanno mostrato una ridotta attività della malattia rilevata tramite risonanza magnetica (RM), un basso rischio di recidiva e un modesto tasso di progressione della disabilità.

L'Istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano ha recentemente reso noti i buoni risultati ottenuti dalla sperimentazione preliminare triennale del primo modello italiano integrato di diagnosi, trattamento e gestione dei malati di Alzheimer, realizzato dallo stesso centro medico in collaborazione con la Regione Lombardia e l’ASL locale.

Dalla Sicilia, precisamente da Alcamo, arriva la notizia della fondazione di una nuova associazione a tutela dei malati di sclerosi multipla.
L'"Associazione Sclerosi Multipla Sacro Cuore" è un'associazione di volontariato che si propone di assistere moralmente e scientificamente i pazienti affetti da clerosi multipla. E' nata dall'idea di alcuni pazienti che, circa due mesi fa, durante una cerimonia nel monastero “Sacro Cuore” di  Alcamo si sono trovati a condividere e a parlare della propria esperienza con questa grave malattia.

Potrebbe essere utile nel trattamento dell'Alzheimer

Un gruppo di ricercatori dell'azienda farmaceutica Roche ha individuato un nuovo metodo per coadiuvare il passaggio di anticorpi attraverso la barriera emato-encefalica. Questa tecnica  potrebbe essere utilizzata, in futuro, nel trattamento del morbo di Alzheimer . In effetti il passaggio di molecole appartenenti al sistema immunitario attraverso la barriera emato-encefalica rappresenta da sempre un'importante sfida per il mondo scientifico. Tale barriera e' un'interfaccia selettiva che limita il movimento delle molecole tra il sistema nervoso centrale e il flusso sanguigno, impedendo contemporaneamente il passaggio di molecole-farmaco. Questo aspetto complica lo sviluppo di terapie efficaci per le malattie neurologiche.

Secondo stime recenti il 10% della popolazione del mondo occidentale soffrirebbe di patologie a carico dei reni.
La causa risiede nel fatto che, allungandosi la vita media, si verifica il progressivo invecchiamento della popolazione. Inoltre stanno aumentando le malattie metaboliche come il diabete. Basandosi su questi dati si stima che, da qui al 2020, il numero complessivo di persone che saranno costrette a sottoporsi a trattamenti sanitari come la dialisi e i portatori di trapianto renale, saranno addirittura raddoppiati.

 

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