Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Un gruppo di esperti della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha raccomandato l’approvazione del farmaco sperimentale vedolizumab per il trattamento dei pazienti affetti da malattia di Crohn o da colite ulcerosa che siano stati precedentemente sottoposti senza successo alle terapie attualmente disponibili per le due patologie. Il profilo di efficacia e sicurezza di vedolizumab è stato dimostrato da due studi clinici recentemente pubblicati sul “New England Journal of Medicine”.

Presentato il XII Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità di Cittadinanzattiva

E' stato presentato a Roma il XII Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità, dal titolo 'Permesso di cura', presentato a Roma dal Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva, che analizza nel dettaglio i costi a carico delle famiglie in cui ci sono pazienti affetti da malattie croniche. Il responso è quantomeno drammatico: i pazienti spendono più di 1.000 euro in un anno per visite ed esami a domicilio e circa 650 euro per farmaci non rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Curarsi o curare un paziente malato di patologie croniche o rare, è quasi un 'lusso' che non ci si può permettere, perché molte spese sono a carico dei pazienti e molto spesso sono insostenibili.

I risultati di uno studio italiano, coordinato da Giuseppe Matarese, pubblicato su Nature Medicine

In uno studio pubblicato su Nature Medicine, i ricercatori del Dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieos-Cnr) di Napoli, coordinati da Giuseppe Matarese, hanno caratterizzato le alterazioni metaboliche alla base della disfunzione immunitaria responsabile della sclerosi multipla.

Uno studio statunitense, realizzato dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, sostiene che la vitamina D può essere utile nel trattamento della sclerosi multipla. Pare infatti che la vitamina D sia in grado di bloccare la migrazione delle cellule immunitarie verso il cervello, evitando che lo attacchino.
Lo studio, pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS) è stato condotto su modello animale. L’osservazione ha permesso di comprendere che nei topi affetti da una forma di SM, la vitamina D pare bloccare le cellule immunitarie che causano danni con la loro migrazione al sistema nervoso centrale. Questo processo attuato dalla vitamina D potrebbe spiegare il perché proprio questa vitamina può prevenire o alleviare i sintomi della malattia.

Ancora 7000 pazienti l’anno in attesa di trapianto e stimati in circa 3 anni i tempi di attesa media. Ma ad accedere a questa metodica anche in Sicilia, in linea con il trend nazionale, è ancora solo 1 paziente su 10

Il trapianto rappresenta il trattamento preferenziale per pazienti affetti da insufficienza renale cronica, in quanto è capace di restituire una normale funzionalità renale e permettere alla maggior parte dei pazienti il ritorno a una vita socialmente produttiva, “Ma è pure vero che ogni  anno i pazienti in lista d’attesa sono circa 7.000 a fronte dei 2.000 interventi effettuati, senza contare che il tempo  medio per un trapianto è di più di tre anni. Ecco perché la dialisi dovrebbe essere sempre garantita ai pazienti e offerta con elevati standard di qualità”, ha fatto presente Valentina Paris, Presidente Aned (Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto Onlus) nell’incontro scientifico che si è tenuto ieri, 19 dicembre, a Caltanissetta: “L’insufficienza renale cronica: Governance della malattia e sostenibilità economica”, realizzato con il contributo incondizionato di Baxter.

Medici, pazienti e istituzioni protagonisti del “Multidisciplinary Italian LDR Expert Panel Group” organizzato dalla SIMIT per proporre un nuovo modello di cura centrato sui bisogni specifici delle persone con HIV

Si sta da ieri, 17 dicembre, svolgendo a Milano il 'Multidisciplinary Italian LDR Expert Panel Group', organizzato da SIMIT e sostenuto da AbbVie, che riunisce alcuni tra i più importanti esperti infettivologi, infermieri, microbiologi, psicologi, farmacisti ospedalieri e farmacoeconomisti insieme ai rappresentanti delle persone con HIV e delle istituzioni sanitarie, con l’obiettivo di delineare l’applicazione nella pratica clinica di strategie personalizzate di ottimizzazione e semplificazione terapeutica.
“Questo importante appuntamento promosso dalla SIMIT si caratterizza nella proposta di un modello di cura centrato sui bisogni specifici delle persone con HIV. - Dichiara il Prof. Massimo Andreoni, Presidente SIMIT e Primario di Malattie Infettive al Policlinico Universitario Tor Vergata di Roma -

Il centro si occupa anche di Encefalomielite Mialgica Benigna e Sensibilità Chimica Multipla

BELLUNO,  dicembre 2013 – Apre a Borgo Roma (Vr) il primo centro nazionale specializzato per i malati affetti da fibromialgia (FM), encefalomielite mialgica benigna (ME/CFS) e sensibilità chimica multipla (MCS). Il centro, che vedrà operare specialisti in diverse discipline, sarà ospitato all’interno del reparto di terapia antalgica del Policlinico Universitario di Borgo Roma e aprirà ufficialmente i battenti all’inizio del prossimo anno.

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