Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

La Food and Drug Administration ha approvato una nuova formulazione da 40 mg/mL di glatiramer acetato che richiede tre sole somministrazioni la settimana per la terapia di pazienti affetti da Sclerosi Multipla Recidivante Remittente (SMRR).
La dose attualmente approvata è di 20mg/1mL, da somministrarsi con una iniezione sottocutanea quotidiana. La nuova formulazione del farmaco riduce di circa il 60% il numero di iniezioni necessarie per un regime terapeutico a base di glatiramer acetato.

La seconda fase della sperimentazione clinica del vaccino terapeutico AT20 su pazienti affetti da HIV si è conclusa con successo. La sperimentazione è condotta dal gruppo di ricerca del prof. Arnaldo Caruso, docente di Microbiologia del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con prestigiosi gruppi di ricerca inglesi, tedeschi e americani.

Il Comitato per i farmaci ad uso umano dell'EMA (Chmp) ha rifiutato la raccomandazione del farmaco orale laquinimod per la terapia della sclerosi multipla. Secondo il Comitato di esperti, i benefici di laquinimod nei pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente non superano i potenziali rischi associati al medicinale.
La decisione del Chmp si basa sui dati degli studi condotti su animali che avevano mostrato un aumento dell’incidenza di tumori associati all’uso prolungato del farmaco.

All’Università Cattolica di Roma due giornate dedicate alle malattie respiratorie. Riuniti in un convegno  internazionale molti esperti mondiali sul tema, per parlare delle cure più innovative

Dai farmaci di nuova generazione per asma e bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e altre malattie respiratorie a terapie innovative da impiegare quando i farmaci più comuni non hanno effetto, fino alle nuove tecniche diagnostiche sempre più sofisticate che permettono di tracciare l’identikit molecolare della malattia per ogni singolo paziente, arrivando a personalizzare sempre di più le cure e a massimizzarne i benefici per i  malati.
Di questo e molto altro si parlerà venerdì  24 e sabato 25 gennaio in occasione del Convegno “Aspetti clinici e farmacologici in medicina respiratoria”.

Nato dalla partnership di Sda Bocconi e Biogen Idec, il “Management Lab” è il promo laboratorio dedicato ai professionisti coinvolti nella cura della sclerosi multipla, vertente su tematiche di management e organizzazione.
Il progetto, che vedrà il coinvolgimento di neurologi, farmacisti ospedalieri e manager sanitari, sarà volto all’individuazione di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (i cosiddetti PDTA), l’individuazione di modelli per la cronicità ad alta complessità e all’analisi delle resti cliniche regionali.

La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione per l’immissione in commercio delle compresse da 400 mg di Sovaldi® (sofosbuvir), un analogo nucleotidico inibitore della polimerasi in mono-somministrazione orale giornaliera, per il trattamento dell’infezione cronica da epatite C (CHC) in soggetti adulti, in associazione con altri agenti antivirali: ribavirina (RBV) e interferone pegilato alfa (peg-IFN). L’autorizzazione giunge in seguito ad un processo di valutazione accelerato da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali, una designazione concessa a nuovi farmaci considerati di grande interesse per la salute pubblica e consente la commercializzazione di sofosbuvir in tutti e 28 paesi dell’Unione Europea (UE).

Uno studio clinico condotto da un team di ricercatori dell’Università di Yale avrebbe dimostrato come una singola dose dell'ormone ossitocina, somministrato sotto forma di spray nasale, sia in grado di portare ad una temporanea normalizzazione delle regioni cerebrali responsabili dei deficit sociali osservati nei bambini affetti da autismo. Lo studio, diretto dal professor Ilanit Gordon, è stato pubblicato sulla rivista scientifica “PNAS”.

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