Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

#ToiletThink è la nuova campagna online promossa dall’associazione in occasione della Festa della Donna

Milano 4 marzo 2013 – Sieropositivo.it, associazione di volontariato a cui aderiscono professionisti e volontari a sostegno delle persone affette da HIV-AIDS e attiva su tutto il territorio nazionale, lancia in occasione della Festa della Donna, venerdì 8 marzo, la nuova campagna www.ToiletThink.it, rivolta a sensibilizzare in particolare le donne (ma non solo) sulla prevenzione dell’infezione.

La scoperta dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

Roma, 27 febbraio 2013 – Un team di ricercatori dell’Università Cattolica di Roma ha scoperto che il virus dell’Aids compromette anche la capacità dei pazienti/delle persone con Hiv di riconoscere le emozioni sul volto degli altri, in particolare le espressioni facciali che rivelano paura e felicità.
È il risultato di un lavoro pubblicato sulla rivista open access BMC Psychology e condotto dalla dottoressa Eleonora Baldonero, dottoranda presso l’Istituto di Clinica delle Malattie Infettive dell’Università Cattolica di Roma. La ricerca è stata coordinata dalla professoressa Maria Caterina Silveri, responsabile dell’Ambulatorio Clinica della Memoria – Unità Operativa Day Hospital Geriatria dell’Università Cattolica - Policlinico A. Gemelli di Roma.

Si potrebbe usare anche per controllare gli effetti collaterali della Levadopa, ora che si è stabilito che interrompere il trattamento non è consigliabile

Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine la stimolazione elettrica del nucleo cerebrale subtalamico ridurrebbe la disabilità motoria nei pazienti affetti da malattia di Parkinson con gravi complicanze, insorte anche a seguito del trattamento con il farmaco Levodopa. I ricercatori hanno ipotizzato che la neurostimolazione sarebbe utile se applicata nella fase iniziale della malattia di Parkinson.

La società intende depositare le domande preliminari presso gli enti normativi competenti nel secondo trimestre del 2013

Gilead Sciences  ha comunicato in data odierna i risultati salienti emersi dallo studio di Fase III 3 FUSION inteso a valutare l'efficacia dei regimi terapeutici della durata di 12 e 16 settimane a base del nucleotide a somministrazione monogiornaliera sofosbuvir in combinazione con ribavirina (RBV) in pazienti con infezione cronica da virus dell'epatite C (HCV) di genotipo 2 o 3 precedentemente trattati senza successo.

La denuncia di Cittadinanzattiva e EpaC Onlus

Dopo 2 mesi dalla (teorica) possibilità di accedere ai nuovi farmaci salvavita contro l’epatite C, e 18 mesi di attesa perché questa decisione venisse presa, i cittadini non possono ottenerli se non a fronte di forti limitazioni. A denunciare la situazione sono Cittadinanzattiva e Epac: "La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco è infatti avvenuta due mesi fa - spiegano le associazioni - e prevede la rimborsabilità a carico del Servizio sanitario nazionale. Questa decisione,  giunta dopo un’attesa di 18 mesi, avrebbe garantito ai cittadini l’accesso gratuito a una terapia rivoluzionaria e salvavita."

I pazienti ora costretti a percorrere anche 100 km per ottenere i medicinali

La Regione Veneto ha stabilito, con delibera del 31 dicembre 2012, che i nuovi farmaci per l'epatite C (Boceprevir e Telaprevir) saranno dispensati ai pazienti unicamente da Centri di Riferimento, individuati in base a criteri "tecnico-scientifici" e "logistici". I Centri attualmente designati sono i solo i reparti di Malattie Infettive, Gastrenterologia e Medicina situati presso i capoluoghi di provincia, escludendo tutti quelli che operano in periferia, nonostante il grande bacino d’utenza al quale si riferiscono (si pensi a Bassano, Castelfranco Veneto, Cittadella, Conegliano, Legnago, San Donà di Piave).

Nel paese scandinavo, con alta incidenza della malattia, l’indicazione è nelle linee guida per la nutrizione infantile

SVEZIA - La celiachia, nota anche come intolleranza al glutine, è una malattia cronica il cui unico trattamento è una permanente e rigorosa dieta priva di glutine, che comporta dunque l'esclusione dall'alimentazione di tutto ciò che contiene frumento, segale o orzo.
La malattia celiaca è molto più comune in Svezia che nel resto d'Europa e negli Stati Uniti. Fino al 1970 la celiachia era insolita e diagnosticata solo nello 0,001per cento dei bambini, ma tra il 1984 e il 1996 si è diffusa in Svezia una epidemia di malattia celiaca che ha colpito i bambini sotto i 2 anni di età.

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