Ricercatori e medici dell’Università Cattolica e del Policlinico A. Gemelli di Roma hanno rinvenuto i geni che predispongono alla malattia da intolleranza al glutine in un reperto archeologico battezzato “ragazza di Cosa”

Roma – Ricercatori dell’Università Cattolica di Roma hanno ritrovato i "geni della celiachia" nelle ossa di una nostra antenata, lo scheletro di una ragazza risalente al I secolo A.C.,  rinvenuto negli scavi di Cosa ad Ansedonia. La scoperta, grazie all’estrazione e all’esame del Dna del reperto a opera dei genetisti del Centro di Antropologia Molecolare per gli studi sul Dna antico dell’Università di Tor Vergata, suggerisce che questa malattia abbia un’origine lontana e che abbia fatto parte della storia dell’uomo fin dall’introduzione del grano nella nostra alimentazione.

Il successo del Policlinico Santa Maria alle Scotte

Ottimi risultati al policlinico Santa Maria alle Scotte nell’impiego del gel piastrinico in ortopedia per particolari patologie. La tecnica utilizzata dall’Ortopedia dell’Azienda Ospedaliera,  ha permesso di trattare, dal 2009 al 2011, 53 pazienti con condropatie articolari, tendinopatie e lesioni della cuffia della spalla, per un totale di 224 prestazioni. A seguito degli esiti positivi per l’utilizzo del gel piastrinico, è stata attivata un’agenda specifica per le prenotazioni di visite ortopediche per quei pazienti che presentano patologie trattabili con tale metodica d’intervento

Roma - Affetta da glaucoma congenito bilaterale, una ragazza è stata operata dagli oculisti del Bambino Gesù, i primi al mondo ad utilizzare sui bambini moderne tecnologie di formidabile valore medico e scientifico.
Uno staff medico altamente specializzato, trattamenti di ultima generazione per il trapianto di cornea pediatrico, terapie per ridurre il ricorso alla chirurgia e per prevenire la cecità infantile, impianto di cellule staminali e diagnosi precoce sono gli strumenti all’avanguardia che sempre di più negli ultimi tempi stanno facendo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù un Centro di riferimento internazionale per la cura delle patologie della vista dei più piccoli.

La scoperta grazie ai ricercatori del Tigem di Napoli

La microftalmia con lesioni lineari della pelle è una rarissima malattia che colpisce le prime fasi dello sviluppo. E’ caratterizzata da un ridotto sviluppo degli occhi e dalla presenza di tipiche lesioni della pelle, a cui possono aggiungersi altre anomalie a carico del cervello, del cuore, dell’apparato urinario e genitale.
Fino a oggi di sapeva poco sulle basi genetiche di questa patologia, ma d’ora in poi non sarà più così grazie a uno studio italiano a cura del gruppo di ricerca guidato da Brunella Franco dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli pubblicato sulle pagine della rivista American Journal of Human Genetics.

Nei pressi di Roma è stato ritrovato il primo scheletro completo di una persona affetta da gigantismo, risalente al III secolo d.C.. L’uomo, alto circa 202 centimetri, era sicuramente un gigante per la sua epoca in cui l’altezza media superava di poco il metro e mezzo. L’uomo più alto del mondo oggi è alto 251 centimetri.

Presentate le linee guida al Congresso dell'Associazione Ricerca Terapie Onlcologiche Integrate - ARTOI

A chiusura del IV Congresso Artoi, terminato qualche giorno fa, il presidente Massimo Bonucci ha affermato: "Si inseriscano nel Ssn le cure integrate in Oncologia. Tutti i pazienti affetti da tumore hanno diritto a integrare le terapie convenzionali con altre che ne riducono gli effetti collaterali, attivando un percorso terapeutico integrato e personalizzato. Integrare porta risparmio perché riduce il consumo di farmaci e il ricorso a ricoveri, migliorando l’appropriatezza terapeutica" e ha proseguito spiegando che: "L’integrazione in oncologia mette in moto un cammino virtuoso durante i trattamenti anticancro, che significa: meno sofferenza per la persona ammalata, quindi meno farmaci e meno ricoveri, e dunque, più risparmio per le casse pubbliche".

ROMA - Il problema dei risarcimenti alle persone che hanno contratto malattie infettive a seguito di terapie con sangue infetto, in modo particolare negli anni ’80, non è ancora del tutto risolto, o meglio, le soluzioni fino ad ora trovate, e stabilite per lo più nelle aule di tribunali, non lasciano soddisfatti una fetta di pazienti. Un gruppo di questi ci ha inviato una lettera per rendere nota la propria posizione e per avvertire che sono pronti a protestare a breve davanti a palazzo Montecitorio.

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