Fasola: “Troppi pazienti rischiano di non fare gli esami giusti, al momento giusto e nel centro adatto" 

“Si può fare ancora molto per ridurre la mortalità evitabile e rendere più umano ed etico l’approccio alle cure”, è quanto dichiarato dal Presidente CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri)  Gianpiero Fasola in occasione dell’odierna Giornata Mondiale Contro il cancro.

“Troppi pazienti rischiano di non fare gli esami giusti al momento giusto e nel centro adatto; spesso le sequenze diagnostiche dal sospetto alla diagnosi di cancro sono lunghe e affidate alla buona volontà di singoli professionisti se non  addirittura alla ricerca di pazienti e familiari. Organizzare in tutte le Regioni italiane Reti oncologiche e Percorsi  diagnostico-terapeutici ed assistenziali 'ingegnerizzati' può far viaggiare più rapidamente le conoscenze, muovere i medici tra i diversi centri per assicurare le migliori competenze,  spostare i pazienti solo quando necessario. Il Gruppo di lavoro nazionale promosso da Cipomo, assieme ad AIOM e Agenas, sta lavorando ad una specifica proposta".

Non solo timoma, anche neoplasie rare

Si stima che in Europa si ammalino di tumore al timo circa 1.4 persone per milione l’anno e che non esista una categoria particolarmente a rischio, in quanto queste neoplasie insorgono egualmente tra uomini e donne di età compresa tra i 30 e i 60 anni. I tumori del timo possono essere suddivisi in tre gruppi: la gran parte sono timomi (T) ed i fattori di rischio legati alla loro insorgenza rimangono ancora sconosciuti mentre è stato possibile osservare che questi tumori rimangono spesso confinati al timo e diffondono raramente, al contrario dei carcinomi timici (TC) i quali presentano un’architettura cellulare diversa ed un tasso di crescita incrementato, correlato anche alla tendenza a metastatizzare in altre sedi.

Novità peri pazienti affetti da adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea (GEJ) e adenocarcinoma gastrico in stadio avanzato; la Commissione Europea ha concesso l'autorizzazione all’immissione in commercio al farmaco ramucirumab in combinazione con paclitaxel. Tale combinazione è indicata per i pazienti che si sono precedentemente sottoposti a chemioterapia. La Commissione Europea ha concesso, inoltre, l’autorizzazione per l’uso di ramucirumab in monoterapia, per i pazienti il cui trattamento in combinazione con paclitaxel non risulti adeguato.

Il gruppo di lavoro di Giovanni Grignani dell’IRCCS di Candiolo (Torino) ha recentemente coordinato uno studio che ha valutato una nuova combinazione di farmaci a bersaglio molecolare nei pazienti affetti da osteosarcoma. Il lavoro è stato pubblicato su The Lancet Oncology.
I ricercatori hanno dapprima identificato alcuni oncogeni coinvolti nella proliferazione dell’osteosarcoma. Successivamente uno studio clinico ha sperimentato che il sorafenib può rallentare la progressione della malattia, in una significativa percentuale di pazienti privi di altre opzioni terapeutiche.
In seguito i ricercatori hanno compreso che la resistenza al sorafenib coinvolge un’altra via metabolica (mTOR), che può essere efficacemente inibita dall’utilizzo concomitante dell’everolimus.

Si chiama IART, ‘Italian Association Rare Tumors’, è presieduta dal Prof. Cirillo e si occuperà di formazione

I tumori rari rappresentano circa il 20% del totale delle neoplasie che ogni anno vengono diagnosticate in Italia. Si tratta spesso di patologie di difficile diagnosi, che richiedono elevate competenze anche per il trattamento. Per migliorare la conoscenza su queste patologie è nata IART, Italian Association Rare Tumor, presieduta dal prof. Fernando Cirillo, chirurgo oncologo agli Istituti Ospitalieri di Cremona. Ha sede nel quattrocentesco Palazzo Trecchi ed è inserita in un progetto più ampio coordinato dal “Centro di Formazione Medica Post Universitaria” (CEFME) che raccoglie associazioni mediche, odontoiatriche e veterinarie.

Seattle Genetics e Takeda presentano i dati dello studio clinico di fase 3 AETHERA su ADCETRIS® (brentuximab vedotin) su pazienti con linfoma di Hodgkin post-trapianto a rischio recidiva

Seattle Genetics, Inc. e Takeda Pharmaceutical Company Limited hanno presentato dati i quali dimostrano che i pazienti con linfoma di Hodgkin (HL) a rischio di recidiva in seguito a trapianto autologo di cellule staminali (ASTC), che hanno ricevuto ADCETRIS (brentuximab vedotin) come terapia di consolidamento immediatamente in seguito ad ASCT, hanno avuto un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione (PFS) in confronto ai pazienti che hanno ricevuto placebo (valore mediano rispettivamente di 43 mesi contro 24 mesi; hazard ratio=0,57; p-value=0,001).

Seattle Genetics e Takeda presentano i dati sulla sopravvivenza a quattro anni dello studio clinico pivotale su ADCETRIS® (brentuximab vedotin) nel trattamento del linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico recidivante o refrattario

Seattle Genetics, Inc.  e Takeda Pharmaceutical Company Limited  hanno presentato i dati relativi alla sopravvivenza globale (OS) dello studio clinico pivotale di fase 2 su ADCETRIS (brentuximab vedotin) nel trattamento del linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico recidivante o refrattario (ALCL). ADCETRIS è un anticorpo coniugato a farmaco (ADC) che ha come bersaglio il CD30, espresso nel linfoma di Hodgkin (HL) classico e nel ALCL sistemico, un tipo di linfoma a cellule T. In un follow-up mediano a 46,3 mesi, l'indice stimato di sopravvivenza a quattro anni era pari al 64%.  I dati sono stati presentati al 56° Annual Meeting and Exposition dell'American Society of Hematology (ASH) che ha avuto luogo a San Francisco, CA, dal 6 al 9 dicembre 2014.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni