I tumori rari vengono definiti così in quanto colpiscono un numero molto ristretto di persone. Sono a tutti gli effetti delle malattie rare, ma per definirli non si utilizza il criterio scelto dall'Unione Europea per queste patologie (una prevalenza inferiore ai 5 casi su 10.000 persone). Il criterio per identificare un tumore raro si basa invece sull'incidenza, e la soglia è di 6 casi su 100.000 nella popolazione europea.

Questo criterio, ormai accettato da tutti a livello internazionale, è stato proposto nel 2011 dal progetto RARECAREnet, supportato dalla Commissione Europea e coordinato dall'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Applicando questa soglia, i ricercatori hanno individuato esattamente 198 tumori rari (qui la lista).
Secondo i più recenti studi (Gatta G. et al.), i tumori rari rappresentano il 24 per cento di tutti i nuovi casi di tumore e riguardano circa 5 milioni di persone nell'Unione Europea e 900mila in Italia. Il fatto che un tumore sia raro non significa che sia incurabile o che le possibilità di guarigione siano più limitate rispetto a quelle di un tumore più comune: alcune neoplasie rare hanno infatti percentuali di guarigione o di controllo della malattia superiori a quelle di tumori molto più diffusi.

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Fino al 19 giugno 2014 un mese di visite gratuite in oltre 7.000 studi dentistici di tutta Italia. Una campagna della Fondazione ANDI onlus

Sono oltre 7.000 gli studi dentistici ANDI che fino al 19 giugno saranno aperti per effettuare visite di controllo gratuite per la prevenzione, ed eventuale diagnosi, del tumore del cavo orale, la neoplasia che interessa gengive, lingua e tessuti molli della bocca.
L’iniziativa si colloca nell’ambito dell’Oral Cancer Day organizzato da Fondazione ANDI onlus per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e della salute orale per la salute generale.

Bayer HealthCare e Onyx Pharmaceuticals, Inc., società del gruppo Amgen , hanno annunciato oggi che la Commissione Europea (EC) ha approvato il farmaco orale inibitore multichinasico Sorafenib per il trattamento dei pazienti con tumore differenziato della tiroide (papillare/follicolare/a cellule di Hurtle) localmente avanzato o metastatico, in progressione, refrattario al radio-iodio (RAI). Nel novembre 2013, Sorafenib è stato approvato negli Stati Uniti nella stessa indicazione. Sorafenib aveva precedentemente ottenuto la designazione di farmaco orfano per il trattamento del tumore della tiroide follicolare e papillare negli Stati Uniti.

La rivista on-line Pharmastar ha pubblicato un articolo guida su prevenzione, diagnosi e trattamento del melanoma, forma tumorale che nel nostro Paese colpisce 9 mila persone.
Secondo quanto riportato dall’articolo tra le principali cause del melanoma c’è l’esposizione intensa e intermittente della pelle alla luce del sole, soprattutto in quei soggetti che generalmente trascorrono molto tempo in ambienti chiusi e la cui pelle non è abituata all’esposizione solare.

Di fronte all’allarmante crescita del numero di pazienti affetti da forme maligne di tumore dobbiamo ammettere che il sistema sanitario nazionale non è, ad oggi, in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze che si presentano. Soprattutto, come riportato dalla rivista on-line Pharmastar, sono ancora troppe le discrepanze territoriali.
Ogni anno quasi 800mila italiani colpiti dal cancro sono costretti a cambiare Regione per curarsi.

Durante il meeting annuale dell’American Society for Microbiology è stato presentato un nuovo test, realizzato dai ricercatori della San Diego State University, che si effettua su campioni di saliva dei pazienti e permetterebbe di nell’identificare con anticipo e con maggiore precisione il tumore al pancreas.
Secondo i ricercatori, infatti, nella bocca di chi soffre di questa patologia sono presenti concentrazioni di specifiche quantità di alcuni particolari batteri, che una volta identificati permettono una diagnosi precoce del tumore.

MolMed S.p.A. (MLM.MI) ha annunciato oggi i risultati dello studio in doppio cieco, controllato con placebo di Fase III su NGR-hTNF verso la migliore opzione terapeutica in 400 pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno che avevano fallito la chemioterapia di prima linea.
Pur non avendo raggiunto l'endpoint primario sulla sopravvivenza globale (OS) in tutta la popolazione, lo studio ha mostrato un aumento statisticamente significativo (non stratificato p=0,02; stratificato p=0,01) del 40% della sopravvivenza globale nei pazienti con prognosi peggiore, che erano andati in progressione durante o subito dopo la chemioterapia di prima linea.

L'iniziativa di Ail, Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, realizzata grazie al contributo di Celgene

L’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma (Ail) ha promosso, con il contributo di Celgene, il progetto 'Io e la mia storia'. Un modo per impiegare l’arte come arma contro la malattia. Partecipano al progetto i pazienti onco-ematologici 'over 60' per raccontare, attraverso diverse attività artistiche (dalla pittura alla fotografia, da una ricetta ad un disegno)  la loro lotta contro il cancro.

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