I risultati dello studio “L’epilessia nella sindrome Ring14” aprono un fronte importante: la gravità dell'epilessia incide sullo sviluppo cognitivo e sul comportamento dei pazienti affetti da Ring14

L’Associazione Internazionale RING14 Onlus è sempre al fianco della ricerca scientifica. I finanziamenti che, da oltre 10 anni, eroga a favore di ricercatori italiani e a livello internazionale puntano verso nuovi risultati nella lotta contro le malattie genetiche rare e i loro sintomi e, in particolare, contro la sindrome Ring14. Il 28 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, RING14 festeggia un nuovo traguardo: l’articolo pubblicato sull’importante rivista internazionale "Epilepsia" illustra i risultati dello studio “L’epilessia nella sindrome Ring14: uno studio clinico e dell’EEG su 22 pazienti” condotto dal Dott. Giuseppe Gobbi, Primario di Neuropsichiatria Infantile presso l’Ospedale Bellaria di Bologna, e dalla Dott.ssa Simona Giovannini, Neuropsichiatra Infantile, grazie a un finanziamento erogato da RING14 Onlus con il sostegno di Fondazione Manodori di Reggio Emilia.

Sperimentare farmaci innovativi tutelando i diritti di sicurezza e benessere dei pazienti coinvolti: e' l'obiettivo dell'intesa siglata ieri, 17 febbraio, tra Farmindustria e Regione Liguria, che si impegnano reciprocamente a stabilire rapporti sia di collaborazione e di condivisione delle conoscenze sia di sviluppo delle attivita' formative in tema di ricerca clinica in ambito farmaceutico.
L'accordo prevede poi la realizzazione di comuni percorsi formativi per il personale nelle strutture del servizio sanitario che si occupano di sperimentazione clinica e la possibilita' di avviare ulteriori collaborazioni con le singole aziende farmaceutiche.

Già 6 i pazienti trattati con successo e altri 4 programmati

La Chirurgia dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino si è recentemente arricchita di una nuova tecnica per l’asportazione mininvasiva di un intero lobo polmonare. Si chiama “VATS Lobectomy” (Video Assisted ThoracoScopy), cioè “Toracoscopia Video Assistita” e viene eseguita presso la Chirurgia Generale e d'Urgenza, diretta dal Dr. Renzo Leli, dai chirurghi toracici Diego Fontana e Vittorio Della Beffa, appositamente addestrati con uno stage in Danimarca, effettuato direttamente in sala operatoria con uno dei maggiori esperti europei del settore, il Dr. Henrik J. Hansen di Copenhagen.

Secondo i risultati ottenuti da una revisione della letteratura e pubblicati sulla rivista “Hindawi publishing corporation”,  la metilcobalamina (forma attiva della vitamina B12) presenta numerosi effetti analgesici ed è in grado di agire su diverse tipologie di dolore, tra cui quello lombalgico aspecifico, al collo, neuropatico diabetico, nevralgia erpetica subacuta, nevralgia glossofaringea e nevralgia del trigemino.

Secondo quanto dichiarato dal Prof. Maurizio Cutolo, attuale presidente dell'EULAR, i risultati ottenuti negli studi clinici PALACE suggeriscono che, con un trattamento continuato, la risposta precoce ad apremilast, impiegato nel trattamento dell'artrite psoriasica è durevole. Il Professore ha aggiunto: “L'artrite psoriasica è una malattia cronica debilitante che richiede un trattamento a lungo termine".

La leucemia mieloide acuta (AML) è una forma tumorale maligna caratterizzata, oggi, da una prognosi favorevole quando la diagnosi è tempestiva. Sotto questo aspetto, però, è necessario fare ancora molta strada.
Attualmente, infatti, la diagnosi viene effettuata tramite rilevazione di tracce di specifici biomarkers, come quello WT1. Il problema è che i test attualmente utilizzati sono in grado di rilevare soltanto concentrazioni superiori al livello minimo di soglia. I rischi a cui si va incontro sono due: una diagnosi tardiva di malattia o una non diagnosi di malattia residua.
A breve, però, grazie ad un nuovo test ideato dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi, con la collaborazione dell'oncoematologo dell’ospedale San Raffaele di Milano Fabio Ciceri, sarà possibile rilevare la presenza del biomarcatore WT1 anche a basse concentrazioni.

Secondo i risultati di uno studio americano pubblicati su “Otology and Neurotology”, l’uso di aspirina sarebbe correlato ad un'interruzione della crescita del neurinoma del nervo acusticotumore a carico delle cellule di Schwann dell'ottavo nervo cranico, che causa perdita dell’udito e tintinnio.

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