Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Obiettivo della pagina, promossa dalla Fondazione Cesare Serono, è quello di rispondere ai dubbi di malati, familiari e caregiver

Roma – Attese interminabili e visite troppo brevi con lo specialista: queste le difficoltà cui va incontro il malato di Sclerosi Multipla nel suo consueto appuntamento ospedaliero con il medico di fiducia. Per venire incontro, quindi, alle esigenze di tutti i malati si Sclerosi multipla, Fondazione Cesare Serono – da anni impegnata nella ricerca di nuove soluzioni a favore della centralità della persona – ha presentato oggi la Facebook Fan Page “La mia vita Con(tro) la Sclerosi Multipla”. La prima pagina di un social network curata interamente da un panel di specialisti pronti a risolvere velocemente dubbi e quesiti dei malati e dei loro familiari.

Il farmaco viene somministrato con inizezione intraoculare

Berlino– VEGF Trap-Eye (aflibercept per iniezione oftalmica) di Bayer HealthCare è stato raccomandato per essere approvato dal European Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) per il trattamento dei pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età, nella forma umida. La decisione della Commissione Europea è attesa nel quarto trimestre 2012.

La causa della fibromialgia non è tuttora nota. Per questo motivo l’Università di Modena e Reggio Emila ha attivato un progetto di ricerca sulle basi neurali della patologia caratterizzata da dolori cronici diffusi, affaticamento intenso e disturbi del sonno, che spesso si associano ad ansia o depressione. Il progetto coinvolge donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni ed è rivolto ad indagare i meccanismo neurali del dolore e della sua riduzione mediante tecniche cognitive, cioè senza l’uso di farmaci.

Un gruppo di ricercatori e rappresentati dai pazienti ha pubblicato un documento di consenso sulla rivista Alzheimer’s and Dementia

Gestire i pazienti affetti da Alzheimer può essere davvero difficile. Per questo un gruppo di ricercatori, clinici e rappresentanti dei pazienti ha redatto un nuovo documento di consenso dedicato proprio alla gestione clinica della patologia. Il documento, pubblicato sulla rivista Alzheimer’s and Dementia contiene un elenco di obiettivi prioritari e di raccomandazioni per la gestione clinica dell’Alzheimer.

Sono la degenerazione maculare neovascolare, l’edema maculare diabetico e secondario.
Il trattamento si può fare con poche iniezioni

Sono tre le indicazioni oftalmiche per il farmaco Ranibizumab, terapia anti-VEGF in grado di fornire un miglioramento della visione mantenuto nel tempo con un basso numero di iniezioni. Parliamo di degenerazione maculare neovascolare (Wet –AMD), edema maculare diabetico (DME) e edema maculare secondario a occlusione venosa retinica (RVO), tutte condizione che portano a cecità totale se non trattate.
In occasione del congresso del Congresso EURETINA 2012 tenutosi a Milano dal 6 al 9 settembre, Novartis – produttrice del farmaco – ha diffuso nuovi dati sull’efficacia e la sicurezza del farmaco.

Studio della Lancaster University mostra legame tra vista e compromissione della memoria nei pazienti affetti da Alzheimer

Uno studio pubblicato il 22 agosto sul "Journal of American Aging Association" , svolto alla Lancaster University del Regno Unito, mostra come un semplice test di eye-tracking (registrazione del movimento oculare) potrebbe essere la chiave per la diagnosi precoce dell'Alzheimer.

Con questo primo farmaco Genzyme entra nel mercato delle terapie contro la malattia. Ora si attende l’ok per l’Europa

USA – L’autorità statunitense per i farmaci (FDA) ha detto sì ad un nuovo farmaco per la terapia della Sclerosi Multipla recidivante: si tratta di una terapia ora che richiede l’assunzione di una sola compressa al giorno, il teriflunomide di Genzyme (gruppo Sanofi), noto con il nome commerciale di AUBAGIO. L’approvazione è arrivata dopo che il farmaco ha mostrato una significativa efficacia rispetto ai parametri chiave di attività di malattia, compresa la riduzione delle recidive, il rallentamento della progressione della disabilità fisica e la riduzione del numero di lesioni cerebrali rilevabili attraverso risonanza magnetica (MRI).

 

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